AHI! TECH - APPLE “HA COMPLOTTATO PER ALZARE I PREZZI DEGLI EBOOK”, VIENE CONDANNATA E AMAZON GODE

A cura di Andrea Andrei per Dagospia
(Twitter: @andreaandrei_ )

1 - MICROSOFT, UNITI SI VINCE: L'AD STEVE BALLMER RIORGANIZZA L'AZIENDA

Per affrontare le sfide del progresso e soprattutto per fronteggiare l'agguerrita concorrenza c'è bisogno di portare una ventata di freschezza nell'azienda. Ecco perché l'amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer, ha annunciato una profonda riorganizzazione della casa fondata da Bill Gates.

Il problema di Microsoft, secondo Ballmer, è un'eccessiva frammentazione, ragione per la quale d'ora in poi l'azienda eliminerà le barriere e agirà secondo una strategia unica, per migliorare l'efficienza e puntare sui propri prodotti.

Fu lo stesso Ballmer, nel 2008, a dividere in tre distinte unità (Windows, Online Services e Server and Tools) la "Platform & Service division".

Il presidente della divisione Microsoft Office, Kurt DelBene, andrà in pensione, ma è probabile che questo non sia l'unico cambiamento ai vertici dell'azienda.


2 - APPLE "HA COMPLOTTATO PER ALZARE I PREZZI DEGLI EBOOK" E VIENE CONDANNATA: AMAZON GODE E SI PREPARA A DIVENTARE IL PADRONE DEL MERCATO DEI LIBRI (MA NON IN RUSSIA DOVE GLI EBOOK SI SCARICANO ILLEGALMENTE)

Dal "New York Times" (http://nyti.ms/13PVZT0) e "Mashable.com" (http://on.mash.to/150Y2jN)

Ora che un giudice di New York ha sentenziato che Apple è colpevole di aver complottato per far alzare i prezzi degli e-book, quello che era stato trattato finora come un forte sospetto diventa praticamente una certezza.

Nel 2010, in contemporanea all'uscita dell'iPad, Cupertino si sarebbe messa d'accordo con i principali gruppi editoriali per far lievitare il costo dei libri elettronici, andando a danneggiare il principale business di un rivale ancora piccolo ma con grandi potenzialità: Amazon. Quest'ultima si è trovata costretta a vendere i suoi e-book a partire da 9,99 dollari, cosa che, naturalmente, si è andata ripercuotere anche sugli utenti.

Ma adesso la situazione si è completamente ribaltata. Non solo perché Amazon nel frattempo, nonostante il colpo basso di Apple, si è fatta strada conquistando un primato mondiale nell'e-commerce, ma perché, quasi contemporaneamente alla sentenza contro Cupertino, la più grande catena di librerie fisiche d'America, Barnes & Noble, ha annunciato di non avere più un amministratore delegato, il che potrebbe portare a una sua molto prossima chiusura.

Due notizie, come fa notare il "New York Times", che sicuramente hanno rallegrato l'estate di Jeff Bezos, la cui azienda si trova praticamente senza più la concorrenza di due fortissimi rivali nel giro di pochi giorni. Amazon potrebbe così affermarsi presto come il padrone indiscusso del mercato dei libri.

Uno dei Paesi in cui il business degli e-book va meglio è sicuramente la Russia, dove si stima che circa il 70 per cento delle persone leggano libri elettronici. Peccato solo che il livello di pirateria sia fra i più alti al mondo: il 92 per cento dei lettori russi scarica e-book illegalmente, contro il 12 per cento degli americani.

E pensare che in Russia i libri costano meno che negli altri Paesi, circa 3 o 4 dollari l'uno. A favorire la pirateria c'è un problema di distribuzione: pare che il catalogo di e-book illegali sia molto più ampio di quello ufficiale.

 

STEVE BALLMER MICROSOFTAPPLE IBOOKS

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