AHI! TECH - BOMBA-CARTA: 50 SFUMATURE DI KINDLE

A cura di Andrea Andrei per Dagospia
(Twitter: @andreaandrei_ )

Del fenomeno degli e-book si potrebbe parlare all'infinito. Si può essere favorevoli o contrari, spiegare il perché della propria presa di posizione e in questo modo esprimere il proprio concetto di "libro" o di "cultura" più in generale. Si potrebbe fare, insomma, lo stesso discorso che fu fatto anni fa per la musica quando uscirono i primi lettori Mp3.

Che un lettore di e-book non sia la stessa cosa di un libro cartaceo, è evidente. Qualcuno, oltre al rapporto tattile con l'oggetto-libro, lamenta delle sottili tavolette elettroniche il fatto che non abbiano lo stesso odore della carta che viene sfogliata.
Ciò che però è altrettanto sicuro è che gli e-book reader hanno avuto una diffusione enorme, e che ormai sono talmente ben fatti da rendere l'esperienza di lettura se non uguale perlomeno simile a quella dei cari vecchi volumi cartacei.

Nel vastissimo mercato dei lettori e-book, alcuni si sono imposti sulla concorrenza e hanno raggiunto una maggiore popolarità. Si pensi ad esempio ai Kobo, ai Sony o ai Cybook. Ma forse la linea più famosa di e-book reader, che poi è anche quella che ha in un certo senso aperto la strada al fenomeno dei libri elettronici in Italia, è il Kindle di Amazon.

Il primo lettore Kindle uscì alla fine del 2007. Da allora sono state prodotte varie versioni della tavoletta, che si è distinta da subito per la tecnologia "E-ink", a inchiostro elettronico: niente schermo retroilluminato, quindi niente luce negli occhi, e ottimo contrasto. Insomma, proprio come un libro stampato.

Le due versioni più recenti sono il Kindle "basic" (giunto alla quinta generazione) e il Kindle Paperwhite. Soprattutto quest'ultimo è stato accolto con grande entusiasmo, non solo per il touchscreen, l'inchiostro elettronico migliorato e una risoluzione più alta, ma soprattutto per l'auto-illuminazione che permette di leggerlo anche al buio.

Ma esaminiamo con ordine le differenze fra il Kindle basic, il classico lettore Amazon (senza touchscreen), e il Paperwhite 3G, dotato, oltre al wireless, anche della connessione 3G gratuita.

DIMENSIONI E ASPETTO
Sebbene lo schermo sia di identica dimensione, e cioè di 6 pollici, il Paperwhite è leggermente più grande e più spesso, ma è questione davvero di pochi millimetri. La vera differenza è nel peso: 170 grammi il Kindle, 213 grammi il Paperwhite, che diventano ben 222 nel caso della versione con il 3G integrato. Questo è forse lo svantaggio più evidente del Paperwhite. Pesa solo pochi grammi di più, eppure è una differenza che si fa sentire parecchio: mentre il Kindle classico si può tenere con sole tre dita anche per un periodo di tempo prolungato senza affaticarsi, la stessa cosa non è possibile per il Paperwhite.

L'aspetto esteriore è gradevole in entrambi i casi: il Kindle basic ha nella cornice cinque tasti nella parte inferiore e due tasti per ogni lato per avanzare o sfogliare all'indietro le pagine. Sempre nella parte inferiore, in entrambii dispositivi sono posizionati il tasto d'accensione/stand-by e la presa micro-usb per la ricarica.

MENU E NAVIGAZIONE
Il menu principale del Paperwhite appare meglio organizzato del Kindle basic: nel primo compaiono le copertine dei libri, mentre nel secondo i titoli dei volumi sono ordinati in un elenco testuale. Navigare nel menu del Paperwhite, grazie al touchscreen, è ovviamente più agevole rispetto a quanto accade del Kindle basic, dove per muoversi fra le varie opzioni c'è un tasto direzionale non comodissimo da usare. La navigazione è in questo caso anche meno intuitiva rispetto al Paperwhite, e bisogna decisamente prenderci un po' la mano e imparare dei passaggi fondamentali, il che può essere abbastanza fastidioso, soprattutto per chi non si trova particolarmente a suo agio con la tecnologia.

Per connettersi alla rete e accedere allo store di Amazon, dal quale è possibile acquistare e scaricare e-book con pochissimi clic, il Kindle basic ha il wi-fi, mentre il Paperwhite 3G ha a disposizione anche una connessione telefonica gratuita, dal funzionamento immediato ed efficiente. Insomma, se dovesse venirvi una voglia irrefrenabile di acquistare un libro quando non siete in prossimità di un wi-fi point, in questo modo potrete farlo. Senza contare che entrambi i dispositivi sono dotati di un browser sperimentale, ovviamente in bianco e nero, che vi permette di collegarvi ai siti internet. Non è comodissimo (soprattutto in assenza del touchscreen) ma in situazioni ""d'emergenza" può rivelarsi utile.

Chiaramente si possono fare acquisti su Amazon anche da un pc o da un qualsiasi altro dispositivo, basterà sincronizzare il lettore e la lista degli acquisti sarà immediatamente scaricata. La memoria interna, in tutti e due i casi, è di 2 GB, solo che il Kindle basic può contenere fino a 1400 libri, mentre il Paperwhite un massimo di 1100. In ogni caso, comunque, parliamo di numeri molto abbondanti.

LA LETTURA
Ma veniamo alla lettura vera e propria. C'è da dire da subito che in entrambi i casi leggere un libro su Kindle è un'esperienza piacevole, che spesso non fa sentire nemmeno troppo la mancanza delle pagine di carta. Su Kindle basic bisogna necessariamente avere una fonte d'illuminazione esterna, proprio come per i libri tradizionali. L'unica differenza con la carta è che lo schermo del dispositivo può creare dei riflessi fastidiosi.

Il Paperwhite ha invece un sistema di illuminazione integrata pensato per non affaticare la vista dei lettori. In pratica la luce non colpisce direttamente gli occhi ma attraversa orizzontalmente la superficie del dispositivo. In realtà però è comunque consigliabile leggere in una stanza non completamente buia, perché alla lunga anche il Paperwhite può comunque affaticare lo sguardo. Il livello di illuminazione è regolabile per permettere di trovare la giusta intensità di luce per ogni situazione. In questo modo anche il problema del riflesso viene notevolmente ridotto.

La batteria ha una durata parecchio lunga, a patto però che i dispositivi non siano connessi alla rete. Sia il Kindle basic che il Paperwhite possono essere messi in stand-by semplicemente premendo brevemente il pulsante di accensione. Compariranno così diversi screensaver, uno più bello dell'altro.

Su entrambi i Kindle è possibile visualizzare molti tipi di file, dal .pdf al .doc passando per .jpeg e .txt. Ma solo il formato nativo del Kindle .azw, permette in realtà una fruizione davvero godibile, potendo in quel caso anche regolare la grandezza del carattere e lo spazio fra le righe (nel Paperwhite, anche i margini sono modificabili).

PREZZO E CONCLUSIONI
Il vero nodo cruciale, dove la sfida si consuma, è il prezzo. La differenza fra i due dispositivi è notevole: 79 euro per il Kindle basic, 129 euro per il Paperwhite, 189 euro per la versione con il 3G integrato.

Ebbene la domanda che a questo punto si pone è: vale la pena spendere tanto di più? Come al solito non esiste una risposta univoca. Il Paperwhite è un dispositivo decisamente superiore e molto più versatile (caratteristiche che però si ripagano con un peso un po' eccessivo).

Ma se si usa l'e-reader soprattutto in casa o comunque in ambienti nei quali non è un problema trovare delle buone fonti d'illuminazione, anche il Kindle basic (o, se proprio non si sopportano i pulsanti, il Kindle Touch) va più che bene. E il consiglio spassionato è di spendere i soldi della differenza nel fornitissimo catalogo Amazon, piuttosto che in una tecnologia che, per quanto bella, potrebbe alla fine rivelarsi poco utile.

 

KINDLE 4 VS KINDLE PAPERWHITEKINDLE PAPERWHITEKINDLE PAPERWHITEKINDLE 4

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