gino paoli elodie

GINO & VAGINA – ALDO CAZZULLO SI PROPONE COME PACIERE NELLA FAIDA TRA GINO PAOLI ("OGGI EMERGONO LE CANTANTI CHE MOSTRANO IL CULO") E ELODIE ("CI SONO ARTISTI CHE HANNO SCRITTO CAPOLAVORI, MA NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI SONO DELLE MERDE"): "PAOLI NON HA MAI NOMINATO ELODIE. CREDO VOLESSE STIGMATIZZARE UN COSTUME CHE NON È SOLO ITALIANO: GIUDICARE UN ARTISTA DALL’APPARENZA. CON QUESTO CRITERIO UN LUCIO DALLA NON SAREBBE MAI VENUTO FUORI. DAGOSPIA HA PUBBLICATO UNA DIVERTENTE COLLEZIONE DI MEME E TWEET SULLA VICENDA TRA CUI UNO IN PARTICOLARE..."

Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

meme elodie gino paoli

Le interviste si affidano al pubblico, moltiplicate dai siti che le riproducono a volte senza la cortesia o la decenza di citare la fonte, e il pubblico decide di cosa discutere.

 

In Rete si discute da tre giorni se abbia ragione Gino Paoli, quando dice che «Ieri avevamo Mina e la Vanoni, oggi emergono le cantanti che mostrano il culo», o se abbia ragione Elodie, quando replica: «Ci sono artisti che hanno scritto capolavori ma nella vita di tutti i giorni sono delle m., io preferisco essere una bella persona» .

 

Elodie non conosce Gino Paoli, altrimenti saprebbe che è una persona bellissima.

L’intervista è nata da cinque ore di conversazione, dalle otto di sera all’una di notte, durante le quali Paoli non ha mai nominato Elodie.

 

Né tantomeno altre donne di cui si è parlato sui social. Credo volesse stigmatizzare un costume che non è solo italiano: giudicare un artista dall’apparenza, una cantante dallo stacco di coscia, un chitarrista dall’allure demoniaca, un attore dall’occhio ceruleo; perché con questo criterio non solo un Lucio Dalla, anche una Liza Minnelli o un Al Pacino non sarebbero mai venuti fuori.

 

meme elodie gino paoli 6

Dagospia ha pubblicato una divertente collezione di meme e tweet dedicati alla vicenda. Un utente scrive: «Gino Paoli ha composto La gatta e Il cielo in una stanza 62 anni fa, e si cantano ancora. Quando il corpo di Elodie sfiorirà» (le parole non sono esattamente queste, il concetto sì) «nessuno ricorderà neanche il titolo di una sua canzone».

 

Sono ovviamente d’accordo sull’eternità dell’opera di Paoli; non sulla seconda frase. Elodie a mio avviso è un’artista bravissima. 

 

(...) Il paragone con Gino Paoli è privo di senso, come lo è qualsiasi paragone tra generazioni diverse. La modernità di Paoli nasce dal fatto di essere un precursore. 

 

(...)

 

Gli artisti da sempre si parlano, si ispirano l’un l’altro, a distanza di generazioni. I contemporanei guardano ai classici, Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto reinterpretano la Venere di Milo (che è più nuda di Elodie), Mimmo Paladino recupera il Rinascimento, che a sua volta aveva recuperato l’arte romana. Per carità, quelle di cui parliamo sono solo canzonette, ma Elodie non è sola, ci sono molte artiste di talento, quasi tutte proposte al grande pubblico da quel rabdomante che è Amadeus, accusato ogni anno di immoralità dalla destra largamente maggioritaria nelle urne, eppure ogni anno primatista di ascolti con i suoi Festival.

meme elodie gino paoli 4

 

E se oggi Madame, Levante, Ariete, Annalisa raccolgono un’attenzione sempre più vasta, è anche perché 62 anni fa Gino Paoli aprì una strada con la sua coetanea Ornella Vanoni (nata un giorno prima di lui) e con Mina, entrambe dotate di una voce e di una bellezza del tutto nuove, mai ascoltate, mai viste.

 

I partigiani e le foibe Qualcuno ha attaccato Paoli, oltre che per il passaggio sul culo, per aver ricordato la sua iniziazione nei bordelli («maschilista», «puttaniere»). Occhio all’abbaglio.

 

Paoli non appartiene alla generazione dei cantautori Anni 70, cresciuti in ambienti borghesi, che non avevano conosciuto la guerra, che quando i bordelli vennero giustamente chiusi andavano all’asilo, che la droga non la usavano o comunque — tranne Vasco — non ne parlavano. Paoli appartiene alla generazione precedente, che la guerra sa cosa sia.

aldo cazzullo foto di bacco

 

Quelli come lui giravano con la pistola, facevano a pugni con i malavitosi, provavano ogni droga arrivasse, cantavano spalle al pubblico, lo mandavano a quel paese, tentavano di suicidarsi e magari ci riuscivano.

 

Semmai ancora qualche anno fa, più che dei culi, si sarebbe discusso del suo racconto politico: la famiglia della madre finita nelle foibe, il falso mito della liberazione di Genova, la maestra umiliata e assassinata dai partigiani; tutto ricostruito da un uomo di sinistra, che è stato pure in Parlamento per il Pci.

 

meme elodie gino paoli 2

La verità è che gli artisti non si misurano con il metro della correttezza politica, altrimenti Michelangelo sarebbe solo un rissoso, Caravaggio un assassino, Céline un antisemita.

 

Chi siamo noi per evocare e accostare al presente simili nomi? Siamo nanetti sempre più piccoli, che però sulle spalle di tutti questi giganti possono vedere più lontano che in qualsiasi altro tempo.

meme elodie gino paoli 1gino paoli elodie1gino paoli elodie2gino paoli elodie3

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…