alessandro di battista sahra

“DI BATTISTA E LA SUA SAHRA HANNO CONFEZIONATO IL PROGRAMMA PIÙ BRUTTO DELL’ANNO” - ALDO GRASSO: “È FINTO E COSTRUITO COME I FILMATI SULLA QUINCEAÑERA. BRUTTO PERCHÉ PRETENZIOSO, PERCHÉ È UNA PARODIA INVOLONTARIA DI ‘PECHINO EXPRESS’: I DUE SONO VIAGGIATORI ALLA ROVESCIA, GUARDANO SOLO IL PROPRIO IO - PIENO DI BANALITÀ SCONFORTANTI DEL TIPO ‘IL VIAGGIO APRE LA MENTE’ O ‘IL TURISMO DI MASSA NON CI APPARTIENE’”

Aldo Grasso per il “Corriere della sera”

 

ALESSANDRO DI BATTISTA E IL DOCUMENTARIO L ALTRO MONDO

Lei: «Alessandro è una persona molto pura, questo viaggio lo ha riportato alle origini». Lui: «Sono bravo a raccogliere storie». Lei si chiama Sahra Lahouasnia (Sara con l'acca in mezzo, o Sahara senza la a), lui è Alessandro Di Battista. Insieme hanno confezionato il programma più brutto dell' anno: «In viaggio con», trasmesso inopinatamente da Sky Atlantic (domenica, ore 21.15).

 

Brutto perché finto e costruito come i filmati sulla quinceañera. Brutto perché pretenzioso, retto dall' idea di raccontare «on the road» l' America Centrale. Brutto perché è una parodia involontaria di «Pechino Express»: i due sono viaggiatori alla rovescia, guardano solo il proprio io. Brutto perché «Turisti per caso» era meglio (resta tuttavia indimenticabile il momento in cui Dibba spiega la giungla al figlioletto che muove i primi passi).

ALESSANDRO DI BATTISTA E IL DOCUMENTARIO L ALTRO MONDO

 

Brutto perché pieno di banalità sconfortanti del tipo «Il viaggio apre la mente» o «Il turismo di massa non ci appartiene» (detto da due populisti che girano con troupe al seguito!). Brutto perché lei è peggio di lui e insieme toccano vertici di crudeltà annientando lo spettatore con osservazioni scialbe e superflue. Brutto perché tutto il programma è un cimitero di definizioni. Lui dice che per conoscere i posti bisogna frequentare gli autobus, i mercati e i cimiteri.

 

Alessandro e Sahra non sono andati in America Centrale con una telecamerina, mossi dall' impazienza di decadere. No, al seguito avevano professionisti del luogo che li hanno seguiti e ripresi. E un montaggio finale ha invano tentato di metter in bella copia un compitino degno solo di una visione privata.

ALESSANDRO DI BATTISTA E IL DOCUMENTARIO L ALTRO MONDOALESSANDRO DI BATTISTA E IL DOCUMENTARIO L ALTRO MONDO ALESSANDRO DI BATTISTA E IL DOCUMENTARIO L ALTRO MONDO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…