winston reyes manuel chi l'ha visto? delitto olgiata

L’ASSASSINO È SEMPRE IL MAGGIORDOMO – ALDO GRASSO SU QUEL GRAN FEUILLETON POLIZIESCO CHE È DIVENTATO “CHI L'HA VISTO?”: “ERA GIUSTO INTERVISTARE WINSTON REYES MANUEL CHE HA UCCISO LA CONTESSA ALBERICA FILO DELLA TORRE? LE LOGICHE TELEVISIVE NON CONOSCONO L'OBLIO, MA DIMENTICARE È NECESSARIO QUANTO RICORDARE. IL RUOLO DELLA RIPARAZIONE (DELLA VENDETTA COME DEL PERDONO) È SEMPRE E SOLO ASSUNTO DALL'OBLIO…”

Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

 

winston reyes manuel a 'chi l'ha visto'' 1

Era giusto intervistare Winston Reyes Manuel, il cameriere filippino che il 10 luglio del 1991 ha ucciso la contessa Alberica Filo della Torre? Dal punto di vista di «Chi l'ha visto?» era giusto, ovviamente (Rai3, mercoledì). Da anni, la trasmissione è come un grande feuilleton poliziesco che si occupa non solo di scomparsi, ma di delitti irrisolti, di processi in corso, di sentenze non condivise, di ristabilimento della Giustizia Televisiva. Figuriamoci poi se l'assassino è il maggiordomo.

aldo grasso

 

Come ha scritto Matteo Marchesini, «oggi quasi tutti siamo delle tricoteuses della nera, che ci raggiunge con una potenza e capillarità inaudite. Non per caso è dilagata a partire dagli Anni 90, col crollo delle grandi narrazioni ideologiche e la drastica diminuzione della vita attiva, militante: le semplificazioni del giallo, che non finisce mai di complicare paradossalmente le cose per aggiungere una puntata in più, sono diventate la nostra Weltanschauung (e alcuni magistrati ne hanno preso atto)».

 

winston reyes manuel 1

Certo, la storia del delitto dell'Olgiata ha dell'incredibile. Per scoprire l'assassino ci sono voluti vent' anni. Cinque lustri in cui la fantasia dei cronisti e l'incapacità degli investigatori non si sono fatte mancare niente: oscure trame, servizi segreti, fondi neri, serial killer, collegamenti con l'altro grande giallo estivo di un anno prima: quello di via Poma. Mancavano solo i riti satanici.

 

federica sciarelli

Manfredi Maffei, il figlio della contessa, ricostruisce in studio tutti gli errori e le negligenze dell'indagine e ascolta la reticente intervista che «Chi l'ha visto?» ha fatto a Winston Reyes Manuel (appena dieci anni di carcere) che nel frattempo aveva ha battezzato la figlia col nome della donna che aveva ucciso. Le logiche televisive non conoscono l'oblio, ma dimenticare è necessario quanto ricordare. Il ruolo della riparazione (della vendetta come del perdono) è sempre e solo assunto dall'oblio.

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