francesca cacace fran drescher la tata

BELLI I TEMPI IN CUI NON ERAVAMO SUCCUBI DI "APPROPRIAZIONE CULTURALE" E "CANCEL CULTURE" - LA RIVOLTA DEGLI ATTORI DI HOLLYWOOD, CAPITANA DA FRAN DRESCHER, PROTAGONISTA DELLA SERIE "LA TATA", “SBLOCCA UN RICORDO” AD ALDO GRASSO: “NELLA VERSIONE ORIGINALE DELLA SITCOM, LA PROTAGONISTA SI CHIAMA FRAN FINE ED È DI RELIGIONE EBRAICA. MA IN QUELLA ITALIANA E' CATTOLICA E SI CHIAMA FRANCESCA CACACE, ORIGINARIA DI FROSINONE. SENZA QUELLA DECONTESTUALIZZAZIONE LA SIT-COM NON AVREBBE AVUTO IL SUCCESSO CHE HA AVUTO DA NOI. MA OGGI AVREBBE POTUTO SOLLEVARE UNA GUERRA DI RELIGIONE"

 

Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

fran drescher 3

Lo sciopero degli attori di Hollywood, come si dice, ha «sbloccato un ricordo». A guidare il sindacato Sag-Aftra (sindacato statunitense degli attori cinematografici e televisivi e degli artisti radiofonici), c’è l’attrice Fran Drescher, nota in Italia per il ruolo di Francesca Cacace nella sitcom «La Tata».

 

Non erano ancora i tempi de «La fantastica signora Maisel» ma «La Tata», una sit-com proposta da Italia 1 nel 1995 (da lunedì al venerdì, alle 19.30), avrebbe anche potuto sollevare una guerra di religione.

 

fran drescher 2

La protagonista, che nella versione originale si chiama Fran Fine (l’attrice è appunto Fran Drescher) ed è di religione ebraica, nella versione italiana diventa invece Francesca Cacace e abbraccia in un baleno la fede cattolica. Alla Cacace vengono poi assegnati curiosi natali a Frosinone (lei che è di New York) ma soprattutto le viene sottratta la madre, Sylvia, una tipica yiddishe mame, e in cambio le viene assegnata una zia inesistente, zia Assunta (assunta in cielo, come la Madonna).

 

fran drescher 5

Anche il padre di Fran, sempre ripreso di spalle con vistoso parrucchino posticcio, diventa un fantomatico zio Antonio. E infine, tanto per gradire, la nonna originale, che si chiama Yetta, diventa la cognata di Assunta, e dunque zia Yetta. Lo stesso era accaduto qualche anno prima, nel 1992, con «Pappa e ciccia», in cui Roseanne Barr diventa Anna Rosa, non ebrea ma napoletana.

 

Naturalmente questi casi di riscrittura, oggi diremmo «politicamente scorretti» e molto disinvolti, non hanno nulla a che vedere con le ragioni dello sciopero [...] Resta comunque questo curioso paradosso: oggi un’operazione di riscrittura come quella de «La Tata» sarebbe impensabile (cancel culture?) eppure senza quella decontestualizzazione la sit-com non avrebbe avuto il successo che ha avuto da noi (ogni tanto va ancora in onda).

ALDO GRASSOALDO GRASSO

fran drescher 6fran drescher discorso per lo sciopero degli attori fran drescher discorso per lo sciopero degli attori fran drescher la tatafran drescher fran drescher fran drescher 4

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