ALT! CHI LO DICE CHE CON UNA TETTA SOLA NON SI PUO’ ANDARE IN SPIAGGIA? IN SCANDINAVIA ARRIVA LA COLLEZIONE “MONOKINI 2.0” PER DONNE CHE HANNO SUBITO UNA MASTECTOMIA E NON VOGLIONO RICOSTRUIRSI IL SENO
Il progetto si chiama "Monokini 2.0" e intende rivedere l'idea di bellezza femminile. Come? Disegnando i costumi per le donne che hanno subito una mastectomia.
Un team di stilisti finlandesi ha creato modelli per donne che, a causa di cancro al seno, hanno perso una mammella. Si sono ispirati alla storia di Elina Halttunen, che si è rifiutata di ricorrere alla chirurgia ricostruttiva e ha deciso di abbracciare la forma che ha preso il suo nuovo corpo.
Nei dieci anni seguiti all'operazione, ha faticato a trovare vestiti che le si addicessero, così la sua richiesta è stata presa in considerazione dagli stilisti. Lei stessa ha disegnato il suo modello arancione: «Non voglio nascondermi, non voglio rinunciare a nuotare e nemmeno essere costretta a mettermi delle protesi in spiaggia» ha dichiarato coraggiosamente.
Sono dieci le modelle che partecipano alla mostra speciale, che si tiene in Scandinavia, ognuna con un costume diverso e unico, tacchi alti, trucco rifinito e acconciatura professionale.
Negli anni Sessanta il monokini di Rudi Gernreich era rivoluzionario perché metteva in mostra entrambi i seni, parlava di libertà ed emancipazione. La nuova versione ha lo stesso obiettivo, solo con un seno di meno.
Solja nel progetto monokini Milsse modella per le stiliste finlandesi Elina posa col il suo monokini Kritstiina in abito metallico