AMANDA, LA VENERE TELEVISIVA - DELIRIO SUI NETWORK AMERICANI, TUTTI INNOCENTISTI, VA IN ONDA UN “PORTA A PORTA” A STELLE E STRISCE (IN INGHILTERRA, TIFAVANO CONTRO) - TRA ACCUSE AL SISTEMA GIUDIZIARIO ITALIANO E MORBOSITÀ VARIE, SOLO UNA CERTEZZA: IERI SERA C’ERA L’INTERVISTA AL POVERO OBAMA SU ABC: NON SE L’È FILATA NESSUNO, PERFINO ABC L’HA PIAZZATA DOPO I SERVIZI DA PERUGIA (E POI CI LAMENTIAMO DI VESPA)…
1 - IL TIFO DEGLI STATI UNITI E LA REALTÃ SU MISURA
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"
Tutto in diretta. L'ultimo appello di Amanda Knox e Raffaele Sollecito è avvenuto davanti a una telecamera, l'immagine un po' sgranata, come se ci trovassimo di fronte a un video di sorveglianza. Anche la sentenza è stata celebrata nel cuore della prima serata, dopo che il presidente della Corte d'Appello di Perugia, Claudio Pratillo Hellmann, aveva in mattinata messo le mani avanti: «Non c'è spazio per tifoserie contrapposte».
Eppure mai come in questo processo (ieri c'erano circa 400 giornalisti accreditati, molti dei quali americani), l'aspetto mediatico ha sopravanzato di gran lunga quello giudiziario. E il caso è diventato internazionale. I media inglesi, che stanno dalla parte della vittima, la povera Meredith Kercher, hanno ribattezzato la bella Amanda «Foxy Knoxy», giusto per sottolineare la sua sfuggente furberia.
I media americani, invece, sono tutti per lei. Giorni fa, Rai News24 ha trasmesso un'antologia delle trasmissioni popolari che negli Usa si occupano del caso. Credevamo di essere noi, con il «Novi Ligure Show», il «Cogne Show», l'«Erba Show», il «Garlasco Show», l'«Avetrana Show», ad aver toccato il fondo della morbosità e cavalcato, senza vergogna e senza misericordia, ogni dettaglio delle tristi storie. In America fanno le stesse cose. Anzi, di più: fanno il tifo per l'American Beauty.
La Cnn ha messo in campo tutti i suoi mezzi per seguire il destino della connazionale. L'Abc ha dedicato la più importante trasmissione del mattino ad Amanda che «combatte per la sua salvezza». Anche la Cbs non è stata da meno: grandi collegamenti con gli inviati a Perugia. Ancora una volta ci troviamo di fronte a uno dei grandi dilemmi della modernità : la sovrapposizione dei racconti e la loro lotta, la «realtà » che diventa un format, a secondo del contenitore in cui finisce.
Del resto, la vicenda sembrava fatta apposta per avere un destino televisivo: i giovani amanti, la ragazza bellissima, la «Venere in pelliccia», il sesso, la droga, l'assassinio di un'amica, le notti brave della Perugia by night... Per contrastare i media italiani e inglesi, la famiglia Knox si è fatta aiutare da un ufficio stampa e negli Usa è rimbalzata solo l'immagine della ragazza americana vittima di un'ingiustizia.
Se a questo si aggiunge il pasticcio delle indagini e la sconfessione dei periti, si capisce quanto la storia sia sfuggita ai binari del procedimento giudiziario per imboccare quelli più fantasiosi e pop della tv. Tanto non è l'esito del processo che interessa (Meredith è stata quasi del tutto dimenticata), quanto la seducente ambiguità effusa mediaticamente dall'immagine di Amanda.
2 - AMANDA E BARACK
Andrea Salvadore per il suo blog, www.americanaTVblog.com
Le tre televisioni allnews ( Fox, CNN, MSNBC ) hanno seguito per ore nel pomeriggio l'attesa, il verdetto e il postgiudizio alternando i collegamenti tra Perugia e Seattle, la citta' di Amanda. Per piu' di tre ore non ho sentito fare il nome di Meredith. Molte considerazioni sulla giustizia italiana e le differenze con il "sistema" americano.
Riassumo senza avere controllato l'esattezza delle affermazioni. 1) In Italia il 46 % dei verdetti verrebbero rovesciati in appello, "shocking percentage" per gli americani 2) l'accusa puo' fare appello, sempre in Italia e chiedere un aumento della pena 3) i quattro anni di detenzione in attesa dell'appello 4) Berlusconi ha "four pending cases" e non si e' dimesso.
E fin qui le differenze, poi sono arrivate le note a margine ( usi e costumi ) a rincarare la dose ma sempre con attenzione ( e rispetto) per il modo di operare della magistratura italiana. Non pochi hanno criticato l'enorme crocefisso alle spalle del giudice che ha letto la sentenza ( santi americani che mai hanno visto una scuola pubblica italiana ). E poi noi facciamo gli spiritosi sulla Bachmann.
I telegiornali della sera dei tre networks ( CBS, NBC e ABC ) hanno aperto con la liberazione di Amanda che e' sembrata simile a quella di un ostaggio, come i due giovani da poco arrivati dalle prigioni iraniane.
Molto si e' detto in questi giorni in Amerca del "public minister" Mignini, una figura ibrida di "detective and district attorney", per spiegare la funzione al pubblico a casa. Mignini era stato raccontato da Nathaniel Rich in un articolo su Rolling Stone dello scorso giugno, che evidentemente e' stato letto dai cronisti televisivi accorsi a Perugia.
Per dare il quadro del delitto Rich aveva scritto che " quando un'attraente giovane donna proveniente da una famiglia privilegiata inglese viene uccisa in Italia, allora ecco una storia criminale popolare. Quando la persona sospettata di averla assassinata proviene da una privilegiata famiglia americana, allora diventa oro per i tabloid. Quando il sostituto procuratore ipotizza che la vittima sia stata massacrata nel corso di un rituale satanico orgiastico, allora abbiamo il caso criminale del decennio.
Quando un senatore americano in carica dichiara che il caso " solleva domande serie sul sistema giudiziario italiano" e chiede se ci sia "antiamericanismo" da condannare e quando undici legislatori italiani della coalizione di Silvio Berlusconi chiedono un'indagine sull'ufficio del pubblico ministero, allora a questo punto, abbiamo una crisi internazionale".
Beh, caro Rich, almeno la "crisi internazionale" e' stata evitata. Quello che ha prodotto e' un terremoto nei notiziari e permesso alle cable news di dilagare e fare quello che fanno in caso di avvenimenti eccezionali. Diventano monotematiche. Amanda come Katrina, un uragano.
Basta vedere cosa e' successo al povero George Stephanopoulos che pensava di avere portato a casa lo scoop della settimana con l'intervista al presidente Obama, che ha dichiarato tra l'altro di considerarsi sfavorito ("underdog") nella corsa per la Casa Bianca 2012. L'intervista spalmata in due, nel telegiornale di stasera su ABC e su Good Morning America, arriva sempre dopo Amanda. Caro Barack, conti sempre di meno.
Per il resto la televisione americana dei grandi networks non si muove di un millimetro. Nella serata sono andati in onda il secondo episodio di Terra Nova, il primo della stagione di House, il terzo di The Playboy Club, ecc. Ci vuole altro per sconvolgere i palinsesti americani costruiti sulle solide fondamenta della Proctler & Gamble, Madison Avenue e sorelle. E chi li ammazza a loro.
I FAN DI AMANDA MEREDITH KERCHER GLI AMICI DI MEREDITH FOLLA DAVANTI AL TRIBUNALE DI PERUGIA IN ATTESA DELLA SENTENZA SU AMANDA E RAFFAELE CNN AMANDA THE TIMES AMANDA WASHINGTON POST AMANDA MAIL ON LINE AMANDA amanda raffaele GG