AMMAZZA CHE LAZZA! IL RAPPER CHE HA STUDIATO AL CONSERVATORIO E CHE AMA CHOPIN E’ LA SORPESA DEL FESTIVAL CON IL SUO SECONDO POSTO – AL VERTICE DELLE CLASSIFICHE DA 19 SETTIMANE CON “SIRIO” E A “DOMENICA IN” HA DATO PROVA DI GRANDE PROFESSIONALITÀ QUANDO NON È PARTITA LA BASE DELLA SUA CANZONE E, ANZICHÉ PROTESTARE (COME BLANCO), HA IMPROVVISATO UN FREESTYLE PER OVVIARE AI PROBLEMI TECNICI – IL MAZZO DI FIORI REGALATO ALLA MAMMA – VIDEO
Andrea Laffranchi per corriere.it
Non ha vinto, ma festeggia lo stesso. E a «Domenica In», dove è stato ospite dopo Sanremo, ha dato anche prova di grande professionalità quando non è partita la base della sua canzone e, anziché fermarsi o protestare (come Blanco), ha improvvisato un freestyle per ovviare ai problemi tecnici.
«Ho organizzato un party a Milano per sottolineare un nuovo disco di platino in arrivo e le 19 settimane al numero 1 in classifica di “Sirio”: ho tanto da celebrare», dice Lazza, il rapper che si è piazzato al secondo posto dietro Mengoni. Il suo ultimo album è stato il più venduto del 2022 secondo le classifiche ufficiali Fimi e per trovare una permanenza così lunga in classifica bisogna risalire a 12 anni fa con «Vivere o niente» di Vasco Rossi.
Con questa partecipazione ha allargato la sua notorietà che è già enorme. E da un pubblico di Gen Z che vive sulle piattaforme streaming e sui social si è fatto conoscere anche dalla platea nazional-popolare di Rai1. Il salto è importante, ma diceva ieri, «cercherò di far diventare anche questo il mio mondo».
Per un attimo, lì sul palco dell’Ariston con a fianco Mengoni, Mr Rain, Tananai e Ultimo ha accarezzato l’idea di poter vincere. «A un certo punto ho pensato di potercela fare: il pezzo era cresciuto tanto e sentivo sempre più gente presa bene», commenta. Al momento della proclamazione ha sollevato di peso Mengoni: «Trovo giusto che sia finita così perché Marco ha gran pezzo ed è un grande interprete».
Lazza, vero nome Jacopo Lazzarini, è partito dal mondo trap. Rime fulminanti a base di autotune, ego trip e vita di strada. Con «Sirio» ha fatto un passo di lato e ha iniziato a guardare anche ai sentimenti. «Panico» è stata una hit che gli ha aperto una nuova prateria musicale. E con «Cenere» ha spostato ancora di più l’equilibrio verso il mondo urban.
Nella serata delle cover, assieme ad Emma, ha mostrato anche di conoscere la musica mettendosi a suonare al pianoforte. Lazza ha infatti studiato al Conservatorio, ha pubblicato delle versioni pianistiche dei suoi album e ha un tatuaggio di Chopin, il suo compositore preferito.
Un’altra fotografia del festival di Lazza è stata la discesa in platea nella terza serata alla ricerca di mamma. Voleva regalarle un mazzo di fiori e quando l’ha trovata lei si è nascosta dietro al bouquet per non farsi riprendere. «Lei è il mio contrario, odia telecamere e macchine fotografiche. Dopo 28 anni di disperazione un po’ di riconoscenza mi sembrava doverosa».
Intanto «Cenere» è in testa alla classifica dei pezzi più ascoltati su Spotify e viaggia a un ritmo di 2 milioni di stream al giorno. Anche le radio, che in genere sono più tiepide nell’accogliere brani che arrivano dal mondo hip hop nella loro playlist, hanno già messo in rotazione Lazza: per ora, secondo i dati EarOne, è al quarto posto fra i più trasmessi.
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