katia svizzero

“ANCORA OGGI MI CHIAMANO PER SAPERE SE HO ANCORA VOGLIA DI CANTARE L'APE MAIA” – PARLA KATIA SVIZZERO, STORICA INTERPRETE DELLA SIGLA DEL CARTONE ANIMATO E UNA DELLE ULTIME "SIGNORINE BUONASERA" RAI – FINO ALLE TORRI GEMELLE LE GRANDI NOTIZIE LE DAVAMO NOI IN DIRETTA POI SUBENTRAVANO I TG PER APPROFONDIRLE. A ME TOCCÒ DI COMUNICARE LA NOTIZIA DELL'ASSASSINIO DI FALCONE NEL 1992 - A SAXA RUBRA AVEVAMO UN APPARTAMENTINO DEDICATO, ARMADI, ZONE TRUCCO, BAGNI, DOCCE. SONO RIMASTA MOLTO LEGATA A MARIA GIOVANNA ELMI E A ILARIA MOSCATO. OGGI FACCIO…”

 

 

Marco Menduni per “La Stampa – Specchio” - estratti

katia svizzero

 

La voce è squillante, il piglio ottimista e sorridente. «Sono una donna tranquilla e rilassata», racconta Katia Svizzero. Lei, una delle ultime "signorine buonasera", non ha interrotto il suo rapporto con la Rai: «Lavoro per la pubblica utilità, faccio speakeraggi delle audio descrizioni dei film per i non vedenti». Un impegno importante, spiega: «Ne sono orgogliosa, perché posso dedicarmi alle persone meno fortunate».

 

 

(...)

 

A 13 anni inizia a lavorare per la Rai («nel'91 entrerò come annunciatrice») in un programma di cabaret. Poi altri sceneggiati, fa radio, canta e presenta nei teatri. A 17 anni il provino per il regista Vito Molinari che la sceglie per cantare in diversi programmi tv.

 

C'è un evento che fa incontrare il suo destino con quello che diverrà l'insetto più popolare della Tv italiana: l'Ape Maia. È lei, Katia, che viene scelta per interpretare la sigla del cartoon.

 

katia svizzero

La Fonit Cetra era alla ricerca dell'interprete cui affidare il brano. La canzone viene incisa a Roma sotto la direzione del maestro e arrangiatore Gianni Mazza e insieme a un coro di bambini. È un successo clamoroso. «Un successo che sicuramente non rinnego – racconta ancora Katia Svizzero – quella canzone era una delizia, ancora di più per una come me, che ha sempre adorato i bambini». Rivela: «Ancora oggi mi chiamano per sapere se ho ancora voglia di cantare l'Ape Maia».

 

Il brano vola in cima alle classifiche, le trasmissioni tv fanno a gara per avere ospite Katia, verranno realizzate anche due sigle di apertura e di chiusura per la stagione successiva. L'ape rimane al primo posto delle hit parade per settimane, alla fine ne saranno vendute un milione di copie. È da quel momento che il simpatico insetto e le note che l'accompagnano si fissano nell'immaginario sonoro collettivo, ben al di là del mondo dei bambini.

katia svizzero

 

Da Milano a Roma. Nella capitale Katia incontra il gioielliere Duccio Brandizzi: «Il mio principe azzurro, stiamo insieme da 37 anni».

 

La coppia ha due figlie ma la carriera di annunciatrice tv non si interrompe. Il ricordo più forte?

«L'ambiente era bellissimo. A Saxa Rubra avevamo un appartamentino dedicato, armadi, zone trucco, bagni, docce. Praticamente vivevamo insieme sette colleghe». In quegli anni nascono amicizie che resteranno nel tempo:

 

«Sono rimasta molto legata a Rosanna Vaudetti, a Maria Giovanna Elmi e a Ilaria Moscato: le vedo e le sento con grande gioia». C'era il gruppo storico, nomi conosciuti da tutti i telespettatori come Nicoletta Orsomando, Rosanna Vaudetti, Anna Maria Gambineri, Maria Giovanna Elmi, Paola Perissi, Gertrud Mair, Marina Morgan, Beatrice Cori.

katia svizzero ape maia

 

Nel 2003 le signorine buonasera in attività sono rimaste solo in tre: Alessandra Canale, Maria Rita Viaggi e Katia Svizzero. Arriva il cambio di rotta della Rai: «Hanno preferito rimuovere noi e cambiare le figure delle annunciatrici». Arriveranno altre sei giovani, due per ogni rete, fino al 2016 quando la figura viene cancellata perché ritenuta anacronistica. Eppure ci sono momenti di tensione e responsabilità in una carriera in prima fila.

 

Così Katia annuncia i tre minuti di sospensione delle trasmissioni per il lutto dopo la tragedia dell'11 settembre. Racconterà: «Fino alle Torri Gemelle le grandi notizie le davamo noi in diretta poi subentravano i Tg per approfondirle. A me toccò di comunicare la notizia dell'assassinio di Falcone nel 1992. Fu il mio battesimo di fuoco; ero stata assunta da un anno e andavo in video la mattina e il pomeriggio in collocazioni minori per farmi le ossa. Capitai di turno in quel giorno tremendo».

 

Dopo quel 2003 Katia fa parte del cast di Cominciamo bene – Prima accanto a Pino Strabioli, nella stagione 2009-2010 conduce Mamme in blog.

 

katia svizzero

E ancora i programmi dedicati a un pubblico infantile: «A Rai Ragazzi, su Rai Yoyo e Rai Gulp mi sono divertita moltissimo come regista di servizi esterni in un programma sul cinema dal titolo Ciak Gulp". Insiste: «I bambini sono la passione della mia vita».

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…