“SOGNAVO LE STELLE E HO CERCATO DI AFFERRARLE” - AMORI E CONFESSIONI DI ANIA PIERONI, LA DONNA CHE FECE PERDERE LA TESTA A BETTINO: “CHI MI HA VOLTATO LE SPALLE? TUTTI QUELLI CHE HANNO VOLTATO LE SPALLE A CRAXI" - “IN POLITICA OGGI HO FIDUCIA NELLA MELONI, CREDO CHE MERITI LA CHANCE DI GOVERNO” - I GUAI GIUDIZIARI PER GBR, LA TV DEL PSI E GLI ANEDDOTI: “QUANDO FECI FARE IL SALOTTO A MARTA MARZOTTO, INVITÓ I RAGAZZI DELL'ACCADEMIA SILVIO D'AMICO E, SBAGLIANDO, LI PRESENTÒ COME SILVIO PELLICO…”
Giovanni Terzi per “il Tempo”
ania pieroni oggi foto di bacco
La discrezione è il pudore della verità» così scriveva Roberto Gervaso qualche tempo fa. Oggi chi ha fatto della discrezione un proprio manifesto di comportamento è Ania Pieroni, bellissima donna, attrice e, negli anni ottanta e novanta, potente produttrice televisiva.
Da lì in poi Ania si è ritirata a vita privata coltivando pochi e importanti amici. L'ho cercata per un anno proponendole una chiacchierata da scrivere sul giornale e solo dopo la telefonata della mia fidanzata Simona Ventura si è concessa.
Innanzitutto come stai e come hai vissuto questo anno di pandemia?
«Dal punto di vista fisico sto bene ma ho inevitabilmente il pensiero ai tanti morti in questo anno di pandemia che non sono riusciti ad avere aiuto e assistenza. In salute fisica ma con il pensiero ai tanti morti senza aiuto e assistenza».
Dici questo perché anche tu hai avuto lutti in questo anno perdendo qualche amico?
ania pieroni enrico montesano il conte tacchia
«Una su tutti se ne è andata Fiorella Mancini una mia carissima, una grande donna, una meravigliosa arnica; con lei se ne va un pezzo della mia storia».
Credi che questo anno porterà a dei cambiamenti futuri nelle relazioni tra le persone? Se si quali?
«Credo che siano cambiate le persone, sono più impaurite e questo fa aumentare le distanze».
E nel lavoro?
«La digitalizzazione, lo smartworking, può essere una opportunità ma a volte nasconde delle criticità. Non dimentichiamoci che smart significa anche furbo».
Nasci da una famiglia borghese romana e ti diplomi al liceo classico come sei entrata nel mondo del cinema?
«Mi sono anche iscritta a scienze politiche perché mio padre sognava per me una carriera diplomatica e, forse, aveva ragione. Io so soltanto che sognavo le stelle ed ho cercato di afferrarle».
Che esperienza è stata per te fare cinema?
«Mi ha fatto crescere, maturare in quanto è un mondo difficile. Ho avuto la fortuna di interpretare ruoli in alcuni film importanti come "Tenebre" ,"Inferno", "Così come sei", "Conte Tacchia", "Fracchia contro Dracula" e molti altri ma erano più quelli che rifiutavo che quelli che accettavo. Posso dire con certezza che allora non era il mio ambiente».
Ad un certo punto diventasti direttore di una televisione locale GBR dal 1985 al 1991. Una emittente divenuta famosa per lo scoop del ritrovamento del corpo di Aldo Moro. In GBR hai fatto esordire importanti personaggi televisivi...
«C'era tanto tanto talento. Ricordo Liorni, Papi, Maria Rita Parsi nella trasmissione notturna "parlami di te". Io li ascoltavo, li guardavo negli occhi credo di aver avuto intuito! Ma con loro anche programmi innovativi come la Telecronaca allo stadio con in studio la mitica Simona Ventura, grande Simo, o Monica Leofreddi. C'erano tante donne, tanta femminilità e tanta dolcezza. Trovavo in ognuna di loro grande solidarietà unita alla caparbietà».
Che televisione era?
«Era una Tv di tutti, elegante e piena di armonia».
Qualche aneddoto divertente?
«Beppe Viola, che adorava invitarmi con lui allo stadio pensando che io fossi pazza del calcio , quando in realtà non ne capivo e non ne capisco niente perché me il calcio non è mai piaciuto. Però fingevo con rispetto!
Oppure Adelina Tattilo che buttata in trasmissione dalla sottoscritta, da sola, davanti alle telecamere in diretta nella attesa delle telefonate che ancora non arrivavano disperata non sapendo che dire e che fare si mise a parlare dei fatti personali dei suoi figli dai quali chiaramente dopo venne linciata.
Un altro aneddoto è quando feci fare il salotto a Marta Marzotto che invitó i ragazzi dell'Accademia Silvio D'Amico e, sbagliando, li presentò come Silvio Pellico!».
Fece una trasmissione con l'allora sindaco di Roma Franco Carraro
«Ricordo benissimo perché mi inventai un programma giornaliero chiamato "il sindaco risponde" riempiendogli la scrivania di sponsor lui con il volto teso rigido tra mille fiori. Come sempre si comportò da signore.
Mi ricordo quando Fiorella Mancini mi propose di fare una trasmissione sui morti e i funerali in versione pop. Oggi sarebbe impossibile; c'è meno libertà oggi di allora».
Hai avuto a che fare con la giustizia, sia nei tribunali (sei stata assolta con formula plena) che mediatica, dagli anni 90 ad oggi pensi sia cambiato qualcosa?
«Volevano attribuirmi a tutti i costi la proprietà della televisione GBR che è sempre appartenuta al Psi. Alla fine comunque sono riusciti a distruggere una bella realtà».
ania pieroni giovanni terzi foto di bacco
Sempre sulla giustizia credi sia necessaria una riforma ? E se si di che tipo?
«Il PSI di Craxi voleva il presidenzialismo, la riforma costituzionale. Sono passati tanti anni. Il tempo lascia il segno».
Parliamo d'amore: ad un certo momento ti sei innamorata del giornalista Osman Mancini, e poi ti sei sposata con Gennaro Moccia, che ruolo ha avuto nella tua vita l'amore.
«Sono stata una donna molto amata ho avuto lunghi matrimoni nel senso di relazioni importanti e di tanti anni. Mi copro di ridicolo se dico ancora oggi che 1 amore deve rimanere dove batte il cuore?»
Assolutamente no anzi. Un altro sentimento importante e' la riconoscenza, chi ti è sempre stato accanto?
«Della GBR Fabio Alescio e da allora nella mia vita Osman Mancini vicino a me per sempre».
Chi ti ha voltato le spalle?
«Tutti quelli che hanno voltato le spalle a Craxi».
Sei una persona riconoscente con chi ti ha sostenuto ?
«Certamente. Molta gente ha il complesso della riconoscenza perché a molti pesa dover dire grazie mentre a me no. È importante, che qualcuno riconosca il tuo valore e ti offra un opportunità per tirarlo fuori credendo in te. Sono momenti decisivi e come puoi non essere grata ...».
Hai vissuto la «prima repubblica» ed oggi sei un'attenta osservatrice di ciò che sta accadendo nel nostro paese. Quali sono le tue valutazioni sulla politica attuale italiana?
«Tra giustizialismo e qualunquismo la classe politica è impaurita e impoverita. Come l'Italia stessa. Gli italiani dovranno avere ancora molta pazienza. Altro che digitalizzazione e super bonus secondo me stiamo inseguendo le nostre arretratezze. Dobbiamo cambiare pagina, oggi il grande dramma dell'Italia è il corto circuito istituzionale tra Stato e Regioni emerso nella pandemia».
Cosa servirebbe?
«Convocare un'assemblea costituente che sia capace di ridisegnare il profilo politico ed istituzionale del paese. Sarebbe anche necessario puntare sulla ricerca scientifica, soprattutto quella pubblica, che è sempre stata all'ultimo posto nella nostra scala di valori».
C'è un leader che le place più di altri?
«Credo che Giorgia Meloni meriti la chance di governo. l'unica donna politica che negli ultimi anni è cresciuta e maturata. Occorre però che dia un giudizio storico di largo respiro sul ventennio fascista e sulla seconda guerra mondiale. Se oggi ci fossero le elezioni voterei per lei».
E sulla politica internazionale?
«Il nostro paese non regge il passo della globalizzazione soprattutto dal punto di vista tecnologico. Abbiamo tanto lavoro da fare. Inoltre sul piano internazionale sono molto dispiaciuta per la leader della Birmania costretta agli arresti e per la situazione di vita ad Hong Kong. Sono decenni che l'Occidente non risolve, o forse non vuole risolvere, il problema con i paesi dittatoriali»
ania pieroni ladies and gentlemen
A parte Giorgia Meloni, a chi affideresti il nostro paese?
ania pieroni inferno gbr tv ania pieroni inferno 2
«A chi ha memoria del nostro passato».
alessandra mariotti ania pieroni foto di baccoania pieroni tenebre. ania pieroni tenebre ania pieroni inferno copiaAnja Pieroni