ATTACCATEVE A ‘STO FONTANA (LORENZO) - “I FIGLI DI COPPIE GAY? SI RISPETTI LA LEGGE: NO ALL'UTERO IN AFFITTO” – IL MINISTRO CATTO-LEGHISTA DELLA FAMIGLIA: “ALLE DONNE CHE INTENDONO ABORTIRE, VORREI DIRE CHE I FIGLI È MEGLIO FARLI" – LA STIMA PER PUTIN E PER ORBAN: “ALLE ELEZIONI EUROPEE MI ASPETTO UN TERREMOTO”
Sarina Biraghi per La Verità
«Non si possono riconoscere i figli di coppie dello stesso sesso nati all' estero grazie a pratiche vietate in Italia come la maternità surrogata. Va fatto rispettare il divieto, evitando che il ricorso a queste pratiche all' estero si traduca in un aggiramento del divieto in Italia». È l' ultima uscita del leghista, cattolico, ultrà dell' Hellas Verona Lorenzo Fontana, ministro per Famiglia e disabilità del governo gialloblù che quando tocca l' ideologia gender, tra coppie gay e utero in affitto, scatena polemiche.
Ma non ci sono rischi per l' alleanza di governo?
«È il sistema mediatico che non apprezza determinati argomenti. Finora non ci sono state polemiche né screzi con il M5s. Anzi, io non conoscevo i pentastellati ma ho imparato a conoscerli: è un movimento molto eterogeneo, con alcuni c' è comunanza di idee e con altri no, ma sono brave persone. Non so quanto durerà l' alleanza, ma mi auguro di riuscire a fare le cose che abbiamo inserito nel contratto. Su questo c' è vera compattezza».
luigi di maio, giuseppe conte, lorenzo fontana e paolo savona
Non a caso, ministro alla Famiglia e non alle famiglie.
«Chiaro, perché il nostro compito sarà quello di valorizzare la famiglia composta da una madre e un padre, per creare un' inversione del calo demografico. Senza figli non c' è futuro e mai come oggi è vero. Il calo demografico del nostro Paese è allarmante».
Come si favorisce la natalità?
«Correggendo le storture del sistema fiscale. Non è giusto che le famiglie che hanno figli siano trattate fiscalmente come le famiglie che non ne hanno. Questo penalizza di fatto le famiglie monoreddito e porta a far percepire i figli come un peso, una spesa, quando invece rappresentano un investimento non solo per il futuro della famiglia ma per il benessere e l' economia del Paese».
LORENZO FONTANA E L AMBASCIATORE USA LEWIS EISENBERG A VILLA TAVERNA
Lei contribuirà dando dei fratellini alla sua piccola Angelica?
«Certamente, non poniamo limiti alla provvidenza».
Farà qualcosa per le famiglie numerose?
«Le famiglie numerose sono poche e quindi il costo delle operazioni attuabili non dovrebbe essere elevato. Ho già incontrato l' Associazione nazionale e mi dicono che i nuclei con tre o più figli sono circa 800.000. Purtroppo, in questo momento quando si superano i tre figli il rischio di povertà è molto elevato. Un' assurdità, considerato che fare tanti figli è un bene per lo Stato. Bisogna trovare il modo per assicurare adeguati sgravi fiscali».
Figli e lavoro difficili da conciliare per le donne.
«Per la donna è fondamentale poter godere della propria maternità senza dover rischiare carriera o lavoro. I dati confermano che se una donna diventa mamma mantenendo il proprio lavoro, non solo tende ad avere una seconda maternità ma contribuisce attivamente ad aumentare la produttività dell' azienda. Bisogna far capire alle imprese che il welfare è positivo per l' azienda stessa».
Il futuro è legato ai figli ma l' aborto è o no un diritto delle donne?
SALVINI SULL ACQUASCOOTER DELLA POLIZIA
«C' è da dire che in molti casi è per una preoccupazione economica che alcune donne decidono di non avere figli. Mi piacerebbe che lo Stato fosse più vicino a queste donne per far capire loro che, nel dubbio, un figlio è meglio farlo».
Adozioni, lunghe e difficili sia in Italia sia all' estero.
«Per le adozioni internazionali cercheremo di sburocratizzare la procedura. Molti non sanno, e non lo sapevo neanch' io, che nel nostro Paese ci sono tante adozioni internazionali perché le famiglie italiane, con coscienza e volontà, adottano anche i bambini disabili, cosa evitata da altre nazioni. Questo mi rende molto orgoglioso e fiero di essere italiano».
E per i nostri 4,1 milioni di disabili poco assistiti e integrati che farà?
«Le disabilità sono diverse e per alcune ci sono cose da fare nell' immediato a costo zero: riconoscere la lingua dei sordi, applicare le nuove tecnologie, finanziare adeguatamente i caregiver affinché possano usufruire di agevolazioni per assistere le persone di famiglia. Bisogna però rivedere le leggi per favorire l' ingresso nel mondo del lavoro dei disabili e, più in generale, rendere più accessibile la vita. Anche con la vicinanza ai disabili uno Stato mostra il suo grado di civiltà».
Lei ha anche la delega sulle droghe.
«La lotta al traffico di stupefacenti, fatta con impegno dalle forze dell' ordine, è stata messa un po' in secondo piano dalla politica. Agiremo con i ministeri dell' Interno e dell' Istruzione per contrastare il consumo, che raggiunge livelli preoccupanti grazie anche alle nuove droghe sintetiche prodotte in casa, con l' aiuto di Internet, dagli stessi ragazzi. Faremo una campagna nelle scuole proprio per far capire gli effetti negativi e i danni alla salute che la droga provoca e che restano per tutta la vita».
Nel libro La culla vuota della civiltà, scritto con Ettore Gotti Tedeschi, considera le migrazioni un' invasione.
«Qualcuno dice che l' immigrazione ci serve per contrastare il calo demografico, ma alla lunga i costi sociali dell' integrazione sarebbe meglio finalizzarli all' aumento demografico già integrato. Poi quello che vedo è che c' è un progetto che usa l' immigrazione per avere manodopera a basso costo, favorendo la precarizzazione del lavoro. Si sradicano persone dalle proprie terre illudendole e non rendendo migliori né loro né il loro status. Ecco, questa non è la società che immagino e vorrei avere».
lorenzo fontana e giancarlo giorgetti
Ha tifato per Viktor Orbán.
«Orbán è un politico che non ha paura di essere politicamente scorretto per difendere i suoi connazionali. È coraggioso e apprezzo quello che fa per il suo Paese. Si dice che stare al governo faccia perdere voti, non sempre è così, e in Europa Orbán ha rivinto. È giunto il tempo di essere coraggiosi».
E cosa le piace di Vladimir Putin?
«Lui rappresenta uno dei primi politici che ha portato avanti la battaglia identitaria per difendere il proprio popolo, dimostrando che c' è una via diversa dalla felice globalizzazione che tanto felice non era.
È un esempio di politica alternativa. La guerra mediatica che si è scatenata contro di lui ha avuto il risultato di far apparire Putin il martire di un nuovo mondo».
Viene definito il ministro più di destra del governo.
(Sorride, ndr) «Non credo nella contrapposizione tra destra e sinistra ma credo nella divisione tra due civiltà: una incentrata sulla globalizzazione sfrenata, l' uomo singolo individualista, privo di legami, produttore e consumatore; l' altra fatta da comunità con identità, tradizioni, valori, che non vuole un modello economico disumano. Ecco, io in questa contrapposizione mi schiero sicuramente dalla parte comunitaria e identitaria, che mi sembra stia raccogliendo proseliti».
Da vice segretario, come spiega la costante ascesa della Lega?
«Per me, oltre alla bravura di Matteo Salvini, c' è anche la speranza di un cambiamento. Tanti non ci credevano più e invece sono tornati a sperare proprio grazie al coraggio di Matteo. Un cambiamento che passerà per le prossime elezioni europee, che saranno un terremoto».
tiziano ferro ministro fontana