AUSCHWITZ NON ERA UN GIOCO – BUFERA SU “HUNTERS”, LA SERIE DI AMAZON CON AL PACINO CHE RACCONTA LE AVVENTURE DI UN GRUPPO DI ANTI-EROI CHE DÀ LA CACCIA AI NAZISTI NELL’AMERICA DEGLI ANNI ’70 – OLTRE ALLA VIOLENZA, C’È STATA UNA SCENA CHE HA FATTO INCAZZARE L’"AUSCHWITZ MEMORIAL MUSEUM": I NAZISTI COSTRINGONO I PRIGIONIERI DI UN CAMPO A DISPORSI SU UNA GRANDE SCACCHIERA E… - VIDEO
Nico Di Manno per "serial.everyeye.it"
La nuova serie di Amazon Prime con Al Pacino ha già fatto discutere. Alle critiche alla violenza in Hunters si aggiunge ora la condanna dell'associazione polacca Auschwitz Memorial Museum, che si occupa di conservare il campo di concentramento e di tutelare il ricordo delle vittime dell'Olocausto.
La serie parla di un gruppo di anti-eroi che dà la caccia ai nazisti nell'America degli anni '70. In una particolare scena vediamo alcuni di questi spietati nazisti mentre costringono i propri prigionieri ad un gioco perverso, all'interno di un campo di concentramento. I carnefici hanno costruito una scacchiera su di un prato e costringono le vittime ad impersonare i pezzi degli scacchi, in tutto e per tutto: quando uno di loro viene sconfitto va incontro ad una morte reale.
Un gioco molto sadico, ma che a quanto pare tradisce l'autenticità storica ed esagera in maniera grottesca la realtà dei fatti, almeno stando a quanto dichiarato su Twitter dall'associazione: "Auschwitz era piena di terribile dolore e sofferenze documentate dalle testimonianze dei sopravvissuti. Inventare un gioco finto di scacchi umani per Hunters non è solo pericolosamente sciocco e caricaturale. Apre anche il fianco a futuri negazionisti. Noi onoriamo le vittime preservando l'accuratezza dei fatti"
L'argomento è senz'altro delicato, ed entrambe le posizioni sembrano toccare dei punti condivisibili. Gli sceneggiatori della serie hanno cercato di rendere attraverso una violenza, talvolta esagerata e ostentata, gli orrori perpetrati dai nazisti.
Di sicuro non era nella loro intenzione alterare la realtà storica in maniera avventata o con particolari fini. L'associazione ha però rilevato come la mistificazione di una tragedia possa risultare offensiva nei confronti delle vittime.