AVVISATE LA SCHLEIN! FOLLI: “IL CENTROSINISTRA NELLA SUPER MEDIA DI 'YOUTREND' ACCORCIA LA DISTANZA RISPETTO ALLA DESTRA ATTRAVERSO UN TRAVASO DAI 5S AL PD. MOLTI ELETTORI SI RIFUGIANO NELL’ASTENSIONE, MA EVITANO DI RAFFORZARE I RANGHI DELL’OPPOSIZIONE. QUESTO VUOL DIRE CHE IL CAMPO LARGO NON È PERCEPITO FINORA COME UNA SERIA ALTERNATIVA DI GOVERNO - L’IMPRESSIONE È CHE L’ASSE PD-5S-AVS, AL DI LÀ DELLE RIVALITÀ, SIA ABBASTANZA COMPATTO NELLA SUA RADICALITÀ IL CHE TUTTAVIA GLI IMPEDISCE FINO A OGGI DI CONQUISTARE QUEI SETTORI MODERATI CHE FANNO LA DIFFERENZA. NON E’ UN CASO CHE…”
ELLY SCHLEIN - FOTO LAPRESSE
Il sondaggio politico pubblicato ieri da Repubblica, a suggellare l’anno che finisce, contiene utili indicazioni, ma anche motivi d’incertezza. Questo vale soprattutto per il centrosinistra: in due parole, è la tipica fotografia tra luci e ombre. Come tale va valutata.
Si tratta della “super media” di YouTrend, un meccanismo che si è creato nel tempo una credibilità non irrilevante. Per gli oppositori del governo Meloni, il bicchiere mezzo pieno descrive un centrosinistra che accorcia la distanza rispetto alla destra attraverso un travaso dai 5S al Pd.
ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
Ed è un dato che non va sottovalutato, benché non significhi abbastanza se non si precisa un’idea per il Paese. Ossia un progetto coerente per amministrare l’Italia di domani. La destra, come precisa Lorenzo Pregliasco, è ancora in grado di attrarre il suo elettorato, senza cedere nulla alla coalizione avversa. Forse proprio perché quest’ultima non è percepita finora come una seria alternativa di governo. Quindi molti elettori si rifugiano, sì, nell’astensione, ma evitano di rafforzare i ranghi dell’opposizione Schlein-Conte-Fratoianni e Bonelli.
Nei fatti il centrodestra, nonostante tutto, gestisce meglio i dissidi interni. Il centrosinistra ha ancora un buon tratto di strada da percorrere per arrivare allo stesso risultato.
ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE
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A sinistra è tutto più difficile, a meno di non accontentarsi di una linea impregnata di populismo e di facile radicalismo: utile per affermare un’identità anti-esecutivo, un po’ meno se l’obiettivo è spostare un pezzo di “blocco sociale”, come si sarebbe detto una volta, sottraendolo alla destra fino a impiantarlo saldamente a sinistra.
SCHLEIN, CONTE, BONELLI, FRATOIANNI
Ma quale sinistra? L’impressione è che l’asse Pd-5S-Avs, al di là delle rivalità, sia abbastanza compatto nella sua radicalità, il che tuttavia gli impedisce fino a oggi di andare oltre e di conquistare quei settori moderati che fanno la differenza, anche quando preferiscono astenersi per esprimere delusione. Non è un caso se YouTrend segnala un modesto 6,9 dei “centristi” inglobati in un modo o nell’altro nel recinto le cui chiavi sono nelle mani di Schlein e Conte.
RICCARDO MAGI - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - FOTO LAPRESSE
Viceversa nell’altro campo il solo Tajani, tipico centrista passato attraverso il berlusconismo nella sua versione stabilizzatrice, raggiunge il 9,1 per cento scavalcando i leghisti. Come dire che a destra c’è più spazio per un mondo che per brevità possiamo definire ex democristiano.
Quando invece a sinistra la scommessa è un’altra, sia che coinvolga Renzi, Calenda o i radicali di Emma Bonino e altri riuniti nella sigla di +Europa. Alla fine il quadro che emerge dall’analisi di Pregliasco parla di un certo immobilismo. Con una duplice responsabilità.
conte fratoianni bonelli schlein magi
Da un lato, il governo di centrodestra cammina con i piedi di piombo: attento a scansare i trabocchetti, molto meno a governare con il piglio che ci si attenderebbe da una coalizione solida nel Paese. Dall’altro lato, si suppone che l’opposizione sia la prima nemica dell’immobilismo, da cui ha tutto da perdere; invece anche lì si preferisce una certa monotonia, un piccolo cabotaggio in attesa di eventi. Convinti, tra l’altro, che le elezioni siano lontane, non prima del 2027. Ma anche questo punto, in realtà, sarebbe da verificare.
romano prodi elly schlein