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CIME DI RAPPER - J-AX: "LA POLEMICA NO EXPO? CON FEDEZ CI SIAMO SENTITI QUASI AL GOVERNO - FAREI UN VIDEO CON LA BOSCHI VESTITA COME CRISTINA D’AVENA - RENZI? COME UNA 'FLUFFER' NEI PORNO. PENSAVA DI DARLO A TUTTI E INVECE LO STA SOLO PRENDENDO"

Selvaggia Lucarelli per il “Fatto Quotidiano”

 

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Vende un sacco di dischi, ha tre società, è un’instancabile fabbrica di retweet, puzza di zolfo ma fa vincere un talent alla suora che sa di incenso ed è l’unico uomo capace di produrre più metafore in una diretta di The Voice che la Mazzantini in uno qualunque dei suoi best-seller. Nel frattempo litiga con Salvini, con gli haters , con gli haters di Fedez ma non risparmia qualche mitragliata a cantanti e giornalisti di passaggio. Perché “Il bello di esser brutti”, come dice lui spiegando il suo ultimo disco, è che devi esercitare lo stile. Il bello di essere J Ax è quello di dare sempre l’impressione di essere preparato, sia che dica no a un cantante che un no all’Expo.

 

A leggere i giornali negli ultimi tempi pare che in questo paese gli unici artisti ad avere una coscienza politica siano i rapper. Che succede?

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Succede che esporsi comporta un rischio e quel rischio per chi vive vendendo dischi si chiama fatturato. Io invece credo che un artista debba porsi delle domande in più, per questo con Fedez spesso ci esponiamo. Durante la polemica sui suoi tweet no Expo, per un paio di giorni io e lui ci siamo sentiti quasi al governo.

 

Di’ la verità, la cosa vi gasava.

No, ci sembrava e ci sembra assurdo che l’unica vera opposizione a Salvini dovessimo essere noi. È un momento in cui sono tutti contenti perché Salvini ha indebolito Grillo, ma nessuno si accorge che il leader della Lega rimette in discussione dei punti fermi che in un paese civile sono conquiste definitive. I diritti umani, per esempio.

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Sallusti dice che tu e Fedez non potete protestare contro le multinazionali perché le multinazionali come Sky vi danno da mangiare.

Questa storia mi ricorda il processo proletario a De Gregori, quello “Se sei un compagno lascia qui l’incasso. Prima si fa la rivoluzione, poi la musica!”. Peccato che chi pronunciò quelle parole, Gianni Muciaccia, poi finì nei salotti con i socialisti della Milano bene. Sallusti può dire quel che vuole, ma alla fine tanta gente ha capito il nostro messaggio, sui social abbiamo avuto 29.000 like, per cui abbiamo vinto noi, le nostre idee.

 

Beh, di insulti però ve ne siete presi parecchi.

Quelli che ci insultano sono come quelli che hanno scritto quelle cose orribili sul barcone affondato: una minoranza rumorosa. Io credo che il target di Salvini che in parte non è scolarizzato, alla fine sia più buono di quello che sembra. È gente che non ha potuto istruirsi, evolversi. Se io avessi fatto l’operaio 10 ore al giorno non avrei avuto il tempo per leggere sei giornali e farmi un’opinione.

mattia sangermanomattia sangermano

 

Da Formigli hai difeso Mattia, quello “Sì, cioè, bordello!”, il ragazzo simbolo della protesta No Expo.

Io sono stato Mattia, da ragazzo ho protestato un sacco di volte senza sapere contro cosa e contro chi. Provavo rabbia, sentivo che da qualche parte c’era un cortocircuito, ma non riuscivo a definirlo perché non avevo i mezzi culturali. A dire il vero ancora oggi ho quell’impulso di spaccare tutto, ma ora sono un Mattia civilizzato, lui è ancora Tarzan. O come ha detto bene il padre solo “un gran pirla”.

parodia di mattia sangermano  5parodia di mattia sangermano 5

 

 

A proposito di padri. Non fai un po’ troppo il papà di Fedez? Ogni volta che si mette nei casini arrivi tu a difenderlo.

È che io rispetto a lui sto meno sui social, magari mi distraggo e scopro che ha fatto casini. Lui è così, passionale, ma la verità è che quando lo vedo così incazzato capisco che si incazza perché gli interessa quello che succede in questo paese e alla fine trascina anche me. In mezzo a tanta gente a cui non fotte nulla, Fedez è uno a cui fotte. Dovremmo essere tutti come lui, appassionarci, farci domande, protestare.

 

Vi accusano di farvi pubblicità parlando di politica.

Non siamo i primi coach che parlano di politica con un disco fuori. Lo ha fatto anche Pelù l’anno scorso al primo maggio. Lo stimo, ma questo non ha influito sulle sue vendite. Io ogni volta che mi espongo poi devo pagare uffici stampa o beccarmi valanghe di insulti. Sono passato da Suor Cristina al mattone sulla vetrina. Da servo del Vaticano a black bloc, mica poco.

 

E tu l’hai mai fatto il bullo sui social?

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Ho fatto un po’ il troll con i fan di Madonna quando ho detto che lei era Cindy Lauper a cui aveva aggiunto il sesso, che era la Belen della musica. O con Salvatori, il critico. Avevo detto che lui è come un satellite russo: costa meno tenerlo lì che buttarlo giù. Mi ha denunciato. Non ho capito perché un cantante può essere criticato e un critico no.

 

Perché tu e Fedez non fondate un partito?

Perché per fare un partito ci vuole un programma politico e per avere un buon programma politico ci vogliono anni. A meno che non si ipotizzi un colpo di Stato, ma la vedo dura. Per ora sono contento di aver votato il Pd e Grillo, mi spiace per chi trova che il suo aver rifiutato alleanze sia stata un’occasione persa. Per me è coerenza.

 

Sei ricco e con un discreto carico di privilegi, ti senti credibile a fare il grillino anti-casta? Pago le tasse e non sono neanche così ricco, ma ci sto lavorando. Ho tre ditte, un bel po’ di dipendenti, entrate e uscite. La gente pensa che i cantanti siano tutti ricchi, ma spesso non lo sono neanche quelli che vendono. Sai quanti ce ne sono alla canna del gas?

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C’è molta invidia sociale. Stai attento a esibire il benessere?

Quando c’è il panico i topi cominciano a mordersi l’uno con l’altro, la gente è arrabbiata, lo sento, però io credo di essere un giusto compromesso. Sono tarro e quindi magari mi faccio vedere con l’Harley, ma poi il Rolex non me lo compro.

 

E l’invidia dei colleghi?

Il successo ha rispolverato un antico algoritmo che avevo dimenticato: più le cose ti vanno bene e meno amici ti ritrovi intorno. Ho perso molti amici, molti di questi erano rapper o collaboratori, ma non solo.

 

Non c’è troppo buonismo a The Voice?

Per i coach i cantanti sono tutti bravi e belli. Dillo agli altri! Io sono l’unico che tenta di provocare un po’, poi arrivano Roby e Francesco Facchinetti e fanno venire le carie ai denti, anche se io amo Roby così com’è, mi fa spaccare dal ridere.

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L’anno scorso hai vinto con Suor Cristina, quest’anno potresti vincere con Carola, che pare Violetta. La trasgressione dov ’è?

Io faccio quello che posso con i cantanti che ho a disposizione e poi se il rap a The Voice era quello di AJ Summers, preferisco tutta la vita Carola, che ha una voce incredibile.

 

Sei sposato da anni, perché non fai figli? Non ho ancora smesso di crescere io, forse non è ancora il momento.

Lo so, è una risposta standard, ma faccio fatica a parlare del privato. Diciamo che un figlio per ora non lo cerco, ma se dovesse capitare non avrei problemi.

suor cristina the voicesuor cristina the voice

 

Ce l’hai un piano B nella vita?

Se qui le cose non dovessero andar bene mi trasferirei in uno Stato americano di quelli illuminati tipo la California. Mi aprirei un locale dove si suona rock ‘n’ roll. E comunque il declino nella musica prima della rottamazione è lungo, farei tante serate di piazza, tante sagre della salsiccia, poi magari l’Isola dei famosi. Oddio, solo se l’isola fosse la Jamaica perché io se non fumo posso uccidere.

 

Un tuo disco che ti fa schifo.

Sana pianta perché è stato un album scritto nel momento sbagliato. Era il mio esordio da solista dopo la fine degli Articolo 31, mi sentivo preoccupazione e aspettative addosso. Quello dopo, Rap n’ roll , l’ho scritto dopo, senza più nulla da perdere e ho spaccato.

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La tua rima peggiore.

Per me non esistono rime brutte, esistono solo rime che funzionano. Ho usato la rima più banale cuore/amore per “Ohi Maria” (“È una canzone d’amore che sale dal cuore…”) e poi rime più dure, poco poetiche.

 

Quando lavoravo con Neffa nei “Due di picche” discutevamo spesso di questo. Per lui certe parole non si potevano usare, per me anche “installazione “ o “acido lattico”

sono giuste se funzionano.

 

maria elena boschi attends 56th biennale darte  venice 7560029maria elena boschi attends 56th biennale darte venice 7560029

I video dei rapper sono pieni di gnocca. Chi metteresti in un tuo video se potessi?

Michelle Obama vestita da Beyonce e Maria Elena Boschi vestita da Cristina D’Avena.

 

Non esiste J Ax senza le sue metafore. Renzi è come?

Renzi è come una fluffer nei porno. Pensava di darlo a tutti e invece lo sta solo prendendo.

 

Salvini è come?

Salvini è come quei ragazzini di 11 anni che ridono dei doppisensi sugli ortaggi.

 

J Ax?

j ax 2j ax 2FEDEZ SOSTIENE I NOEXPOFEDEZ SOSTIENE I NOEXPOsuor cristina j axthe voicesuor cristina j axthe voicemalgioglio barbara durso fedezmalgioglio barbara durso fedezSCAZZO PORRO FEDEZSCAZZO PORRO FEDEZ

J Ax è il figlio malato di tutte queste cose, passando per Berlinguer e Drive in.

fedezfedezfedez per i noexpofedez per i noexpo

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