ernesto mauri scott jovane

SCOTT JOVANE, PROFESSIONE: LIQUIDATORE - DOPO AVER SVENDUTO RCS LIBRI A MONDADORI, VUOLE APPIOPPARE A SEGRATE PURE I SITI DI BANZAI, DI CUI HA APPENA PRESO IL COMANDO: ''GIALLO ZAFFERANO'', ''PIANETA DONNA'' E ''STUDENTI.IT'', PER 50 MILIONI - IL MOTIVO? CRESCONO POCO, MEGLIO L'E-COMMERCE - CON QUESTA PREMESSA, MAURI SGANCERÀ?

 Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri. Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.

Federico Fornaro e Fernando Pineda per www.formiche.net

 

“Dopo aver venduto i libri Rcs a Mondadori ora venderà all’azienda di Segrate alcuni siti di Banzai?”. E’ la battuta ironica, o forse anche maliziosa, chissà, che circola in ambienti finanziari milanesi da giorni viste le indiscrezioni di fine 2015 del Sole 24 Ore, secondo cui il gruppo editoriale guidato da Marina Berlusconi pensava di acquisire alcuni siti di news dalla società Banzai che da poco è guidata dall’ad, Pietro Scott Jovane, già amministratore delegato di Rcs Mediagroup.

SCOTT JOVANE A BAGNAIA SCOTT JOVANE A BAGNAIA

 

Le indiscrezioni sono state corroborate oggi sempre dal quotidiano diretto da Roberto Napoletano con un altro articolo di indiscrezioni a firma di Carlo Festa. Il giornalista finanziario del Sole ha scritto oggi che “venerdì scorso l’azienda di Segrate avrebbe presentato al gruppo presieduto da Paolo Ainio un’offerta non vincolante per i portali del gruppo attivo nell’e-commerce: cioè per alcuni siti  verticali, tra i quali Giallo Zafferano e Pianeta Donna”.

 

Resterebbe, secondo Festa, una divergenza sull’importo dell’operazione: “La valutazione data da Mondadori per queste attività sarebbe attorno ai 42 milioni di euro, ma resta da capire se il consiglio di amministrazione di Banzai valuterà o meno l’offerta in modo positivo: infatti la stima che, secondo i rumors, avrebbe in mente la società guidata da Pietro Scott Jovane sarebbe più elevata, cioè attorno ai 50 milioni di euro”. Comunque “in campo, secondo le indiscrezioni, ci sarebbero dunque anche L’Espresso e un gruppo estero”.

 

MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI  MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI

Sta di fatto, sottolinea un analista che intende restare anonimo, che il gruppo fondato da Paolo Ainio e quotato in Borsa (quando Il Sole 24 Ore gli dedicò un articolo non troppo benevolo sottolineando i conflitti di interesse in fase di quotazione da parte delle società di Matteo Arpe) non prevede per i siti oggetto del deal con Mondadori una crescita dirompente.

 

In effetti, se si va a leggere la relazione sul resoconto intermedio al 30 settembre di Banzai, nella parte “sull’evoluzione prevedibile della gestione”, è scritto che non tutte le due aree di business del gruppo avranno uno sviluppo uguale. Andrà di certo meglio l’e-commerce, a differenza del comparto news: “Relativamente all’area di business e-commerce si prevede di accelerare la crescita nelle categorie di prodotti di riferimento come gli elettrodomestici e l’elettronica. Lo sviluppo del “3P Marketplace” amplierà la gamma di prodotti offerti in grado di soddisfare una clientela sempre più vasta e articolata”, hanno scritto gli amministratori.

PaoloAinio PaoloAinio

 

Mentre, per quanto riguarda l’area di business Vertical Content, “si prevede – si legge – una crescita più contenuta dovuta alle condizioni generali del mercato della pubblicità, incrementando comunque la quota di mercato grazie alla strategia di focalizzazione nei segmenti verticali della Cucina, della Donna, dei Giovani e delle News”.

 

Tendenza confermata dai risultati preliminari del 2015 diramati in un comunicato stampa, dove si sottolinea che “Banzai chiude l’anno con un fatturato in crescita del 27% e supera gli obiettivi di ricavi prefissati”. “Con 210,6 milioni di euro di ricavi nei FY15, in crescita del 28,5% sul FY14, la divisione e-Commerce – è scritto – si conferma il principale driver di crescita del Gruppo, trainata dalle categorie core2 . La divisione Vertical Content, con ricavi pari a 24,2 milioni di euro derivanti principalmente da vendita di pubblicità, ha registrato una crescita del 15% rispetto al FY15″.

paolo ainio contro i brand x paolo ainio contro i brand x

 

Ma gli indicatori di performance nel Vertical contest – si legge nel comunicato – hanno fatto registrare nel 2015 una crescita dei visitatori unici mensili pari allo 0,4%.

 

 

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…