BASTA CON LA RAI IN PERDITA! ARRIVA LA CURA FUORTES PER VIALE MAZZINI: "INACCETTABILI 57 MILIONI DI DEFICIT. I CITTADINI PAGANO IL CANONE, DOBBIAMO PUNTARE AL PAREGGIO". SINDACATI SULLE BARRICATE: IL TIMORE È CHE LA GESTIONE VIRTUOSA SI TRADUCA ESCLUSIVAMENTE IN TAGLI – IL RENZIANO ANZALDI: “LA RAI HA ANCHE PERSO IN QUALITÀ. BASTA VEDERE COSA È SUCCESSO CON LE OLIMPIADI”
Alessandro Di Matteo per "la Stampa"
carlo fuortes foto di bacco (1)
Basta con la Rai in perdita. Il nuovo amministratore delegato Carlo Fuortes si presenta in consiglio di amministrazione con un piano che fa subito infuriare l'Usigrai - il sindacato dei giornalisti - e che attira le critiche del Pd Francesco Verducci, della commissione di Vigilanza.
Fuortes non usa diplomazia nel presentare il suo piano, definisce «inaccettabile» che la Tv pubblica abbia un bilancio che prevede «un forte disavanzo di circa 57 milioni di euro» per il 2021, tanto più - sottolinea che - «anche negli anni precedenti i budget erano in perdita». Non si può fare, per Fuortes, l'ad voluto dal premier Mario Draghi.
«È una cosa assolutamente inaccettabile per un'azienda che vive grazie al canone versato da milioni di cittadini. Come amministratori dobbiamo avere il massimo rispetto di questo denaro pubblico». Per il nuovo amministratore delegato «I conti della Rai devono essere sempre in utile, o come minimo, in pareggio», perché «una gestione economica virtuosa è una precondizione indispensabile per i grandi cambiamenti che la nostra azienda dovrà affrettarsi a intraprendere nel prossimo futuro».
Un piano di revisione del bilancio che il cda ha approvato con l'ok di tutti tranne che di Riccardo Laganà, il consigliere di amministrazione indicato dai dipendenti. «Non ho votato la proposta di revisione budget - spiega alla Stampa - perché preoccupato per eventuali impatti sul prodotto e sull'organizzazione aziendale. È necessario prima un progetto industriale ed editoriale basato su risorse congrue e certe». Un timore condiviso dall'Usigrai: «Preoccupa che il cda Rai decida tagli senza progetto: giusto l'obiettivo del pareggio, ma non tagliando il prodotto».
carlo fuortes foto di bacco (2)
Il timore è che la gestione virtuosa si traduca esclusivamente in tagli: «Zero notizie sul mandato. Zero notizie sulla missione. Zero notizie sul progetto. È giusto e doveroso che una azienda che vive grazie ai soldi dei cittadini debba avere bilanci in pareggio. Ma questo deve avvenire grazie a progetti di rilancio e sviluppo».
Stessa posizione prende Verducci, senatore Pd in Vigilanza Rai, che esprime «molta preoccupazione. Risanare la Rai è un giusto obiettivo, purché questo avvenga dentro una visione strategica di rafforzamento». Finora, invece, non si vede «un progetto di rilancio del servizio pubblico».
Applaude invece Michele Anzaldi, Iv: «Fuortes parte bene, speriamo che le parole si traducano in fatti. È quello che direbbe qualunque ad che arriva e trova quel debito. La cosa più grave è che il Parlamento all'unanimità aveva approvato il piano "news-room" che garantiva 70 milioni di risparmio già il primo anno Loro sono riusciti a non rispettare le norme che ha dato il Parlamento, non hanno risparmiato questi 70 milioni e la Rai ha anche perso in qualità. Basta vedere cosa è successo con le Olimpiadi». Fuortes verrà ascoltato dalla Vigilanza mercoledì prossimo e l'esordio si annuncia scoppiettante.