2020berlino d'innocenzo elio germano

BERLINALE, MICA MALE! – AL FESTIVAL TEDESCO L’ITALIA SBANCA CON ELIO GERMANO, CHE VINCE L’ORSO D’ARGENTO PER LA SUA INTERPRETAZIONE DI LIGABUE IN “VOLEVO NASCONDERMI”, E I GEMELLI D’INNOCENZO PREMIATI PER LA SCENEGGIATURA DI “FAVOLACCE” – L’ORSO D’ORO ALL’IRANIANO “THERE IS NO EVIL”, PARABOLA IN QUATTRO ATTI SU PENA DI MORTE E LIBERO ARBITRIO – L’ATTORE ROMANO DEDICA IL PREMIO AGLI “STORTI E AI FUORI CASTA” – VIDEO

 

 

1 – GERMANO-LIGABUE, IL CINEMA ITALIANO VOLA

Fulvia Caprara per “la Stampa”

jeremy irons consegna a baran rasoulof l'orso d'oro

 

Il grido di libertà dell' Iran oppresso dal regime ha squarciato il cielo della settantesima Berlinale chiusa dalla standing ovation per il regista Moahammad Rasolulof, vincitore dell' Orso d' oro con «There is no Evil», parabola in quattro atti su pena di morte e libero arbitrio: «Nessuna guerra - dichiarano emozionati i produttori - può bloccare le nostre vite, i nostri desideri. I muri eretti dai dittatori non potranno mai fermarci».

 

La squadra italiana intanto festeggia due premi importanti, per l' interpretazione di Elio Germano in «Volevo nascondermi» di Giorgio Diritti e per la sceneggiatura di «Favolacce», firmata dai gemelli D' Innocenzo. «Questo film è stato realizzato grazie al coraggio di persone che hanno messo in pericolo le loro vite - dice commossa la figlia del regista Baran Rasoulof che ritira il premio -. Siamo convinti che l' empatia con cui è stato girato possa servire a qualcosa, e saremmo contenti se quest' Orso servisse a far sapere al mondo che gli iraniani sono persone dolci e gentili, amanti della pace».

 

elio germano orso d'argento

Il regista Rasoulof non può varcare i confini dell' Iran, gli è stato ritirato il passaporto due anni fa e gli è stato anche vietato di fare il suo mestiere: «Siamo felici, ma anche molto tristi perchè Moahammad non può stare qui stasera, mentre aveva il diritto di esserci».

ELIO GERMANO LIGABUE IN VOLEVO NASCONDERMIELIO GERMANO LIGABUE IN VOLEVO NASCONDERMI 1

 

Felice anche l' Italia a Berlino. Sul palcoscenico della Berlinale, davanti alla giuria guidata dal presidente Jeremy Irons, il vincitore Elio Germano dedica il riconoscimento a «tutti gli storti, gli sbagliati, i fuori casta» e, naturalmente, a Antonio Ligabue «alla sua grandissima lezione, alla convinzione per cui, nella vita, vale quello che si fa. Lui diceva "un giorno faranno un film su di me" e infatti eccoci qua». In fondo, commenta Germano dopo aver mostrato sul palcoscenico la camicia indossata per l' occasione, con su stampata l' effigie del pittore, «gli artisti, prima di essere riconosciuti, sono tutti così. Persone fragili, che non nascondono la loro umanità, anzi, che la proteggono, per poi farne qualcosa.

 

i fratelli d'innocenzo orso d'argento

Gli artisti sono un po' tutti dei disadattati. Io mi sento in questo modo, e ho avuto la fortuna di poter trasformare tutto questo in un mestiere». La dedica, quindi, «è rivolta a quelli che non fanno finta di essere forti, un atteggiamento che ci rende infelici e che ci fa vivere male nel mondo».

 

Il film di Diritti sarebbe dovuto arrivare nei cinema giovedì, ma il Coronavirus ha fatto slittare la data: «Siamo pronti ad uscire in sala anche giovedì - fa sapere il produttore Carlo Degli Esposti (entrambi i film vincitori sono coprodotti daRaicinema) -, naturalmente se la situazione lo consente. Vogliamo contribuire, con questo riconoscimento e questa illuminazione legata ai premi, a far ri-affezionare il pubblico italiano ai film italiani, come è accaduto negli ultimi anni».

elio germano orso d'argento a berlino 3

 

Per i fratelli D' Innocenzo il premio è un fuori programma che li emoziona profondamente, si passano il microfono cercando di tenere a freno l' emozione, ogni tanto l' accento romanesco prende il sopravvento e ci scappa pure un intrattenibile «'mortacci tua»: «Non è per niente facile fare questo discorso, abbiamo scritto "Favolacce" a 19 anni e adesso siamo molto più vecchi, la commozione è inevitabile».

 

miglior attrice paula beer berlino 2020

Nel racconto di violenza rabbiosa, celata dietro le esistenze apparentemente normali di una piccola borghesia oppressa da crisi e sogni infranti, i D' Innocenzo hanno scelto il punto di vista dei più piccoli: «Grazie ai bambini che recitano nel film e che ci hanno permesso di crescere, alla nostra famiglia e a tutti gli amori che contiene, e grazie a mio fratello».

 

ELIO GERMANO LIGABUE IN VOLEVO NASCONDERMI

La vittoria a Berlino, come ha detto la giurata Berenice Bejo nel consegnare il riconoscimento, indica che i due autori «sono sulla strada giusta» e, in effetti dall' esordio con «La terra dell' abbastanza», presentata alla Berlinale nel 2018 al premio di ieri, il passo è stato breve: «Abbiamo pensato fosse giusto, dopo il primo film, fare la cosa che avvertivamo più urgente, sentivamo di avere l' età giusta per farla adesso, di non avere lo sguardo inquinato e di trovarci in quel dolce dualismo tra infanzia e maturità».

 

favolacce 2

L' Orso d' argento della Giuria va a «Never Rarely Sometimes Always» di Eliza Hittman, cronaca palpitante del legame che unisce due cugine alle prese con una gravidanza indesiderata, mentre il coreano Hang Sangsoo vince il premio per la regia di «The woman who ran», descrizione minimalista di incontri al femminile nella Seul di oggi. La migliore attrice è Paula Beer che, in «Undine» di Christian Petzold, richiamandosi al mito wagneriano delle Ondine, dipinge il ritratto di un' eroina dell'«amour fou», sirenetta dei giorni nostri, condannata a vivere solo se amata, sullo sfondo di una città come Berlino che, sulle unioni e separazioni, ha costruito la sua storia. Il miglior documentario è «Irradiés» del cambogiano Rithy Panh, mosaico in fotogrammi che accosta gli orrori causati dalla bomba atomica a quelli dei lager nazisti: «E' un film difficile - ha detto il regista riferendosi alle durissime immagini dell' opera -, contro la violenza praticata da uomini su altri uomini. Dedico il premio a quelli che hanno resistito, grazie ai quali possiamo essere qui a testimoniare e raccontare. L' odio non serve a niente, crea solo guerre».

 

Carlo Chatrian

Il verdetto della prima Berlinale diretta da Carlo Chatrian conferma la possibilità di far convivere varie anime del cinema e, di sicuro, è stato importante, nel determinarlo, l' impeto del presidente Irons che ha voluto sottolineare quanto possa essere difficile «trovarsi a dover scegliere e valutare, avendo a che fare con così tanti talenti dello schermo. Abbiamo discusso e anche sofferto, consapevoli delle nostre responsabilità».

 

2 – «INTERPRETARE GLI ULTIMI INSEGNA A ESSERE GRANDI»

Flaminia Bussotti  per “il Messaggero”

 

L'Orso d'argento come migliore attore per la sua straordinaria interpretazione del pittore Ligabue nel film Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti non ha sorpreso nessuno: da giorni infatti la platea dei critici alla 70esima Berlinale aveva scommesso su di lui.

 

elio germano orso d'argento a berlino

A colpire è stata non solo la sua sensibilità interpretativa ma anche la sua impressionante metamorfosi nel sapersi calare sia fisicamente che interiormente nel personaggio. «Volevo ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a questo film, che è stato molto faticoso - ha detto dal palco del gala della Berlinale - E voglio dedicare questo premio a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue e alla grande lezione che ci ha dato, che è ancora con noi, che quello che facciamo in vita rimane. Lui diceva sempre Un giorno faranno un film su di me, ed eccoci qui».

 

Dopo Leopardi nel film di Martone del 2014 adesso Ligabue: due grandi personaggi tormentati. Come è riuscito a calarsi in questo ruolo così difficile?

elio germano orso d'argento a berlino 1

«Ogni personaggio ha la sua ricchezza. Anche interpretare personaggi sbagliati, diversi, quelli che non sono arrivati al successo, è emozionante. È una attività molto stimolante mettersi nei panni di un altro. È una cosa molto piacevole ed è anche consigliabile, perché ci insegna molte cose sull'umanità. È una opportunità che ci spinge a diventare più grandi. È un'avventura molto, molto ricca di esperienze».

gemelli d'innocenzo 1

 

Cosa ha significato per lei tutto il processo di gestazione del film?

«Paradossalmente la parte meno interessante è quando il lavoro diventa film. Questo progetto lo ricorderò per l'argomento, per il personaggio e per l'esperienza. Perché l'esperienza è alla fin dei conti la cosa che conta di più».

favolacce

 

Questo non è il suo primo riconoscimento come miglior attore

«No, c'è stata Cannes dieci anni fa (quando vinse la Palma d'oro per l'interpretazione in La nostra vita di Daniele Luchetti, ndr). Quello che conta, però, è l'esperienza fatta nei film. Poi certo, i premi valorizzano il lavoro fatto».

favolacce 1

 

Progetti ora?

«Intanto torno a casa con un Orso in cascina. Poi penseremo al prossimo Orso per un altro film italiano».

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!