1. IL ‘’BERSANONI’’ C’È GIÀ, MA NON SI DICE. LA TRANQUILLITÀ CON LA QUALE IL BANANA HA PARLATO CON “REPUBBLICA” E' FORSE IL SEGNALE CHE HA GIÀ PORTATO A CASA QUALCOSA 2. UN ALTRO INDIZIO DI UNA TRATTATIVA BERSANI-BERLUSCONI GIÀ ANDATA IN PORTO È LA PRIMA PAGINA DEL ‘’GIORNALE’’ DI OGGI: “GIOCHI SPORCHI SUL QUIRINALE. DOPO I VELENI DEL CORRIERE SU D’ALEMA, SANTORO RICICLA LE MINORENNI CONTRO BERLUSCONI. COSA C’È DIETRO?”. RISPONDE SALLUSTI: LA VOLONTÀ DI COLPIRE UN BERLUSCONI “AL CENTRO DELLE TRATTATIVE CON UN RUOLO DECISIVO, EVIDENTEMENTE TROPPO”

a cura di Colin Ward e Critical Mess (Speciale guest: Pippo il Patriota)

1 - SILENZIO, PARLA B.
Ansioso di far capire che è molto in partita, il Banana si fa intervistare da Claudio Tito di Repubblica e detta le sue condizioni. "Il salvacondotto non esiste, va bene un pd per il Colle, ma solo se si fanno le larghe intese'. Berlusconi: per i miei processi mi affido alla Cassazione. "Un democratico sul Colle? Siamo pronti a discuterne. A noi non hanno ufficializzato niente. Quando ci presenteranno la rosa di candidati, allora decideremo. Se concordiamo una strada per il Quirinale, si deve trovare un raccordo in un esecutivo di larghe intese. Altrimenti niente" (p. 3).

Piccolo particolare, il Pd ha praticamente i numeri per eleggersi da solo il sostituto di Re Giorgio. Ma è vero che poi bisogna fare un qualche governo e allora ecco che ci vuole l'accordo con il Cainano. E se l'accordo ci fosse già? La tranquillità e la lucidità con le quali il Banana ha parlato con Repubblica sono forse il segnale che ha già portato a casa qualcosa. Insomma, il Bersanoni c'è già, ma non si dice.

E un altro indizio di una trattativa già andata in porto è la prima pagina del Giornale di oggi: "Giochi sporchi sul Quirinale. Dopo i veleni del Corriere su D'Alema, Santoro ricicla le minorenni contro Berlusconi. Cosa c'è dietro?". Risponde Sallusti: la volontà di colpire un Berlusconi "al centro delle trattative con un ruolo decisivo, evidentemente troppo".

2 - QUIRINAL PARTY
E ora un po' di toto-Quirinale in ordine sparso, tanto per rendersi conto del casino in cui nuotano i giornaloni. "Bersani vede Maroni, vertice per il Quirinale. La Lega boccia Amato" (Corriere, p. 6). "Bersani, c'è il sì della Lega. ‘Io però non sono candidato, serve un altro po' di fantasia'. Doppia rosa di nomi. Finocchiaro in pole position" (Repubblica, p. 2). Sulla Stampa, "Cancellieri, la ‘ragazza di una volta'. Un nome bipartisan per la presidenza. Per la sua candidatura scende in campo Saviano: "Conosco la sua sensibilità antimafia" (p. 7). Ah, se scende in campo Saviano allora è fatta.

3 - UN, DUE, TRE, GRILLINO!
Mentre giocano con le "Quirinarie" via web, gli adepti di Grillomao ci regalano sempre nuove emozioni. "Lombardi, nuova gaffe della ‘cittadina'. ‘Napolitano? Deve fare il nonno'. La temuta portavoce aveva detto di Grillo: ‘Il suo metodo mi fa schifo'. Audio della contestata capogruppo. Poi la smentita: ‘Colpa dei giornalisti'" (Corriere, p. 13).

4 - LA BELLA POLITICA
Il mago Dalemix prova a fare il pompiere e ieri, pur essendo un rottamato, si è recato in visita dal Rottamatore. "D'Alema, faccia a faccia con Renzi. ‘E' un leader del Pd, assurdo escluderlo, ma non c'è nessuna scissione". Il sindaco: "Io candidato segretario? Non dico niet" (Repubblica, p. 6). Sul Corriere, "Democratici, tutti contro tutti. Il sindaco: sperano che vada via. E non esclude di candidarsi alla segreteria pd" (p. 9). Sfogo di Matteuccio con la Stampa: "Stufo di prendere schiaffi, se servo mi chiamino loro" (p. 3). Intanto il giornale diretto da Mariopio Calabresi lancia Barca alla segreteria del Pd con due paginone sognanti ("Il progetto-Barca. ‘Il pd che ho in mente", pp. 4-5)

5 - PIOVE SEMPRE SUL VERDINI
Uno dei grandi negoziatori dell'inciucio viene proditoriamente distratto dalle inchieste della magistratura. "Verdini, truffa nell'editoria'. Sequestrati 12 milioni. Il giudice: ‘Il coordinatore pdl ha agito da burattinaio'. L'accusa di fatturazioni false per ottenere finanziamenti illeciti. A bilancio figurano acquisti di foto e servizi che in realtà non sono mai stati effettuati" (Corriere, p. 20)

6 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Come segnalato ieri da questa modesta rassegna, c'è un problemino di finanza pubblica. Oggi il Corriere spara in prima pagina: "Conti pubblici, rischio manovra. Spese non rinviabili per 6-8 miliardi. Cassa integrazione e missioni militari da rifinanziare. E se sparisce l'Imu, interventi triplicati". Intanto arrivano sempre nuove statistiche de paura: "Disoccupazione, allarme Bce.

"Livelli senza precedenti". In Italia 5,8 milioni senza lavoro. Appello di Confindustria ai sindacati: insieme contro la crisi. Bankitalia: dal 2007 persi sette punti di Prodotto interno lordo e 600 mila occupati" (Repubblica, p. 10). Bella l'intervista di Federico Rampini a Joseph Stiglitz: "Più Europa o meno euro, se si resta in mezzo al guado l'Italia paga il prezzo più alto" (Repubblica, p. 13).

7 - TELEFONI A MANDORLA
Guerra sotterranea tra Bernabebè e i soci di Telco sul dossier H3g. "Telecom, Hutchison punta al controllo. Un comitato di cinque consiglieri valuterà la fattibilità dell'integrazione con 3 Italia. Dai soci spagnoli di Telefonica critiche aspre su gestione e risultati del gruppo" (Stampa, p. 31).

"Ma i soci di Telco restano freddi. ‘Operazione con tanti ostacoli'. Per gli azionisti della holding l'importante è la creazione di valore. I nodi delle reazioni del governo e di Telefonica. I consiglieri: ‘Verifichiamo di nuovo questo dossier, purchè si faccia in fretta" (Repubblica, p. 28). Anche sul Sole 24 Ore filtrano i malumori di Mediobanca e compagnia: "Soci Telco in campo per tutelarsi dalla carta cinese. Le posizioni degli azionisti sono sfumate, ma è opinione condivisa che la strada H3G sia una matassa difficile da gestire" (p. 27). Cercasi urgentemente ministero in governo tecnico per l'eterno ragazzo Bernabè.

8 - BENEDETTA SANITA'
Guerra in Vaticano intorno al business ospedali e una nuova grana per papa Francesco. "Bertone e il sogno del Policlinico di Dio, così in Curia è scoppiata la guerra della sanità. Dal blitz sull'Idi ai segreti di padre Decaminada. E spunta una lettera al Papa. L'obiettivo del segretario di Stato è affiancare al Bambin Gesù altre strutture d'eccellenza. Ma il progetto non piace a Cei e Opus Dei. La congregazione che ha gestito finora l'Istituto dermopatico di Roma scrive a Francesco: siamo stati espropriati" (Repubblica, p. 21)

9 - LA POLIZIA DI ALE'-DANNO
Altro scoop del Cetriolo Quotidiano sulla storia del figlio di Alè-danno. "Così la polizia ha coperto il figlio di Alemanno. Indagati gli agenti che nel 2009 aiutarono il ragazzo a evitare conseguenze imbarazzanti dopo un pestaggio. Uno gli faceva anche da autista ‘nel tempo libero'. Il giovane Manfredi, oggi 18enne, è stato ascoltato dai magistrati. Non è indagato. Il fascicolo al Tribunale dei minori" (CQ, p. 8)

10 - ULTIME DA UN POST-PAESE
"Bonifica fantasma a Bagnoli: disastro ambientale. Napoli, 21 indagati per l'area ex Italsider. ‘Spesi 107 milioni ma i veleni sono finiti sottoterra o in mare" (Repubblica, p. 19).

 

 

BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALISILVIO BERLUSCONI Claudio TitoBERLU E BERSANI ARRIVO ROBERTO MARONI CON LA SCOPA PADANA GIULIANO AMATO Massimo Dalema matteo renzi Cancellieri AnnaMaria Roberto Saviano grillo e crimi lombardi napolitano-grillo by benny.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...