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FINO ALLA FINELCO - MENTRE PREGA CHE LA JUVE RESTI IN CHAMPIONS, MEDIASET SI BUTTA SULLE RADIO, UN MERCATO DA 9,5 MILIONI DI (PAIA DI) ORECCHIE, PER COMPENSARE IL MILIONE SCARSO DELLA CHAMPIONS - A REGIME, IL BISCIONE AVRÀ IL 30% DEGLI ASCOLTATORI ITALIANI

Andrea Montanari per www.milanofinanza.it

 

berlusconi radio 105berlusconi radio 105

In chiave prospettica, per Mediaset peseranno e saranno più strategici gli ascolti record registrati martedì sera dai canali Premium per la prima giornata dei gironi di Champions League (1,019 milioni di telespettatori, 800 mila dei quali solo per Manchester City-Juventus) o i 9,65 milioni di ascoltatori, nel giorno medio, di Radio105, Rmc, Virgin Radio e R101, ossia il nuovo fronte del business aperto dal Biscione? Il dubbio si pone.

 

Per una serie di ragioni. La prima è legata al successo della pay tv che ha investito 700 milioni per la massima competizione europea (oltre ai diritti per la Serie A e altri campionati in giro per l'Europa). Un pacchetto di diritti - in totale superiore al miliardo di euro - che va ammortizzato, ma soprattutto coperto con altrettanti ricavi. Obiettivo, quest'ultimo, non facile da centrare.

 

berlusconi hazan finelco radio berlusconi hazan finelco radio

Perché stando ai calcoli degli esperti del mercato, per compensare l'esborso servirebbero da subito, cioè da settembre, almeno 500 mila nuovi abbonati, da aggiungere gli attuali 1,74 milioni di clienti. E se al momento Mediaset  non ha fornito dati sul suo bacino utenti, gli ascolti diffusi ieri sono una cartina di tornasole tutta da decifrare. Il 4% di share è tanto per Premium, ma 1 milione di telespettatori non è un numero elevato rispetto al monte-totale di abbonati. E soprattutto, da questo primo dato non traspare il boom nell'acquisizione di nuova clientela.

 

Ecco perché, si dice, il gruppo tv di Cologno Monzese ha virato sulle radio. E ha investito 19 milioni per entrare nel capitale (19% con diritto di voto oltre al 50% di azioni senza diritto di voto) nella holding Rb1, partecipata dalla famiglia Hazan (31%), che a sua volta controlla il veicolo portoghese Unibas degli stessi Hazan, che ha il 73% di Finelco (il restante 19,8% è sempre degli imprenditori). Questo deal si somma all'acquisizione in dirittura d'arrivo dell'80% di R101, l'emittente controllata da Mondadori .

 

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A regime, quindi, il Biscione avrà una potenza di fuoco di quasi 10 milioni di ascoltatori, il 28-30% del totale delle radio italiane. Un bacino che vale almeno 100 milioni di pubblicità, 80 milioni garantiti da Finelco. Un colosso che spaventa gli altri competitor (la leader di mercato, Rtl 102.5, la diretta rivale Rds e pure il gruppo L'Espresso, forte di un bacino complessivo di oltre 8 milioni di ascoltatori). Anche se potrà essere solo l'Antitrust, nel caso, a intervenire. Ai più la mossa di Mediaset   è parsa però difensiva: visto che Premium fatica a decollare, meglio concentrarsi su un settore tradizionale che da gennaio sta vivendo una seconda giovinezza.

 

Gli introiti pubblicitari a fine luglio sono balzati del 9,2% a 209 milioni, con la prospettiva di chiudere l'anno a 360 milioni. Una soglia importante che riporterebbe il settore ai valori del 2012, ma lontano anni luce dal picco raggiunto nel 2010 di ben 470 milioni. Peccato, però, che Finelco non brilli per profittabilità. Dal 2011 al 2014 ha perso 26 milioni e pure quest'anno è atteso un rosso di 2,5 milioni (un 'utile risicato di 37 mila euro è previsto nel 2017). Inoltre la società ha un debito significativo, 34 milioni, che va ristrutturato dopo che a fine 2014 non sono stati rispettati alcuni covenants.

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Così gli Hazan devono usare la scure: sono previsti 6,5 milioni di tagli. La via di fuga potrebbe essere la quotazione sull'Aim (advisor Emintad) che non pare facile, numeri alla mano, da far digerire agli investitori. Anche se ora la presenza di Mediaset   potrebbe rassicurare il mercato. E le banche.

 

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