bolle

LE MILLE BOLLE (ROBERTO) BLU – “OGGI FINALMENTE BALLO DA SOLO, LIBERO” – L’ETOILE DEI DUE MONDI SI CONFESSA A 'GRAZIA' A POCHI GIORNI DAL SUO RITORNO SU RAI1: “CHI VUOLE LA DANZA IN UNA NICCHIA PER POCHI ELETTI NON LA AMA. IL MIO OBIETTIVO È PORTARE LA GRANDE DANZA A TUTTI” – E POI LE LEZIONI ALL’ACCADEMIA, LE PUBBLICITA’ (“MA MAI DI SALAMI E LAVATRICI”) – VIDEO

roberto bolle (4)

Comunicato

Roberto Bolle, 43 anni, étoile del Teatro La Scala di Milano dal 2004, è l’unico ballerino al mondo a essere diventato personaggio trasversale, dai teatri ai fumetti alla televisione che lo ha consacrato simbolo della danza.

 

A pochi giorni dal suo ritorno su Rai Uno, il 1° gennaio, con lo show “Danza con me”, posa per Grazia e racconta i segreti del suo successo.

bolle

 

«L’Accademia è un ambiente che impone disciplina e correttezza. La mattina uscivo prestissimo. Trascorrevo lì l’intera giornata, cena inclusa. Finite le lezioni aspettavo l’apertura della mensa, quindi di corsa a casa a fare i compiti, e poi a dormire. Chiamavo i miei ogni sera. Ecco una cosa che ricordo bene: la cabina telefonica all’interno dell’Accademia», confida al magazine diretto da Silvia Grilli.

 

«Ripensando a tutto questo, posso dire quanto si siano sacrificati i miei genitori per me. […] Per loro che rinunciavano alle vacanze per lavorare, per dare un futuro a noi figli, i viaggi sono stati il regalo più bello. Londra, Parigi, ma anche Berlino, San Pietroburgo, New York, città che non avevano mai visto nella vita».

roberto bolle melissa hamilton

 

Ha danzato nei maggiori teatri del mondo, ma anche al Festival di Sanremo, ha fatto pubblicità («mai di salami o lavatrici»), ha ballato a sorpresa il tango in Galleria Vittorio Emanuele: «La danza è un linguaggio universale che può parlare a chiunque perché va dritto al cuore. Chi vuole la danza in una nicchia per pochi eletti non la ama. Il mio obiettivo è portare la grande danza a tutti. Ogni mio progetto, ogni passo va in questa direzione».

 

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E a Grazia che gli chiede con chi balli oggi risponde:  «Finalmente da solo, libero, a godermi chi sono diventato».

ROBERTO BOLLE

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