
BOWIE, DA ROCKSTAR IMBOTTITA DI DROGA A SOBRIO INVESTITORE, BRAVISSIMO A FARE SOLDI – HA LASCIATO UNA FORTUNA STIMATA INTORNO AI 135 MILIONI DI STERLINE, INCLUSE PROPRIETÀ DI LUSSO E DIRITTI D’AUTORE. MOLTI DEI SOLDI SONO STATI DEPOSITATI SU CONTO SVIZZERO PRESSO HSBC. AVEVA LA RESIDENZA IN SVIZZERA DA METÀ ANNI ’70
Ruth Sunderland e Tom Leonard per “Daily Mail”
Era il febbraio 1994 e ad un tavolo del ristorante londinese “Ivy”, tra accademici ed esperti d’arte della rivista “Modern Painters”, sedeva un tipo magrissimo ed elegante, parecchio nervoso, a disagio, e completamente solo. Eppure Bowie conosceva bene le riviste d’arte e poteva permettersi tranquillamente di comprare quadri.
the boltons casa bowie a londra
Voleva costruire un museo di qualità con pezzi di Damien Hirst, Tintoretto e Rubens. La sua collezione era importante e di enorme valore, sarà ereditata dalla moglie Iman (già a capo di in impero cosmetico di 20 milioni di sterline) e dai figli Duncan, 44 anni, e Lexi, 15.
La fortuna lasciata da Bowie è stimata intorno ai 135 milioni di sterline, incluse proprietà di lusso e diritti d’autore. Molti dei soldi sono stati depositati su conto svizzero presso HSBC. Ha la residenza in Svizzera da metà anni ’70. Oltre a diventare imprenditore di internet, ha inventato il Bowie Bond, trasformandosi in pratica da rockstar imbottita di droga a sobrio investitore, bravissimo a fare soldi.
Perché? Disse che provenendo dalla “working class”, i soldi non gli sembravano mai abbastanza. Fu un cambiamento drastico, di certo non fu parsimonioso nel suo periodo più edonista, quando non si curava affatto della sua situazione finanziaria, e i soldi se li mangiarono manager e addetti ai lavori, groupie, spacciatori e cartomanti.
la casa svizzera di bowie
impero vacanze di david bowie
Lui e Angie furono sfrattati, il figlio fu mandato dai nonni. Bowie in pratica lavorava per il manager, tale Defries, infatti nel contratto risultava “un impiegato”. Quando lo mollò e fino al 1982, dovette comunque dargli una grande percentuali di diritti sulle canzoni. Questa scoperta lo turbò psicologicamente, fu una lezione a spese proprie. Da quel momento prese totale controllo sui suoi incassi e istituì la sua società “Isolar Enterprises”, facendosi consigliare dal discretissimo Bill Zysblat, già al lavoro per Sting, Rolling Stones e U2.
isola di mustique
le proprieta di bowie nel mondo
Bowie era diventato saggio e scaltro. Ricontrattò con Emi: 17 milioni di dollari per il disco “Let’s Dance”, che poi vendette sette milioni di copie. Successivamente i bond che inventò (in puro stile Wall Street ci guadagnò solo lui) gli fruttarono molto, e con i soldi ricavati si ricomprò i diritti ceduti da giovane scapestrato all’ex manager Defries. Alla fine ottenne il 100% dei diritti e gran parte delle royalties.
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Nel 2000 creò la banca on line “Bowiebanc”, con la faccia sulla carta di credito. Successivamente nacque il provider “BowieNet”. A parte gli enormi incassi dei tour (120 milioni di sterline per “Glass Spider”, 41 milioni di sterline per “The Reality”), Bowie ha diversificato gli investimenti: attico a Manhattan in una ex fabbrica di dolci da quasi tre milioni di sterline (oggi ne costa oltre sette), vari appartamenti a Soho, comprati e rivenduti sempre con profitto, villona con ettari di terreno vicino Woodstock, casa a Londra, nella ricca zona chiamata “The Boltons”, magione in Svizzera e resort per le vacanze sull’isola di Mustique, venduto per oltre tre milioni di sterline. E la fortuna continuerà a crescere, visto il successo dell’ultimo disco “Blackstar”.