1- “TUTTI IGNORANO CHE LA VIRILITÀ È UNA ELABORAZIONE IN FIERI, CHE NON SI È UN UOMO UNA VOLTA PER SEMPRE E CHE IL FATTO DI APPARTENERE AL GENERE MASCHILE NON È UNA GARANZIA A VITA, ANZI, SE UN MASCHIO SMETTE DI PORSI DI FRONTE ALLA PROPRIA VIRILITÀ COME ENTITÀ IN CONTINUA MOBILITAZIONE REVISIONATA DALL’AUTOCONTROLLO PER ELIMINARE VIRTÙ O MODE O MODI TRASFORMATISI IN TIC E NEL TIC-TAC DI UN OROLOGIO CHE SI CREDEVA AL QUARZO E INVECE È GIÀ UNA PENDOLA A CUCÙ, È GIÀ UNA DONNA, COL PENDENTE MA DI FATTO DONNA, PERCHÉ SOLO LE DONNE RESTANO DONNE COME NASCONO E NON POSSONO ESSERE PIÙ FEMMINILI DI QUANTO NON SIANO PER IMMENSO DONO NATURALE… MEGLIO CASTRARSI CHE VIVERE CON QUATTRO PALLE” (PAROLA DI BUSI)

SOLO I COGLIONI NON SE LI TENGONO STRETTI (POSCRITTO A "SOLO GLI INFREQUENTABILI COGLIONI SI INVENTANO IL MISANTROPO SCOGLIONATO")
Aldo Busi per Dagospia

Ps - avrei potuto aggiungere che mi accade... mi accadeva... la stessa cosa con le persone di sesso maschile, da cui potrei... avrei potuto... essere attratto, e questo sorvolando sul fatto che io agli uomini non sono mai piaciuto nemmeno da giovane: i veri uomini o se ne stanno alla larga da me o più si avvicinano, più perdono virilità e meno mi attraggono come maschi da sesso, perché un uomo è sexy sempre, un maschio poco e niente anche una volta sola, perché un uomo è sempre un uomo di potere anche se è un eremita e non ha un centesimo, un maschio è sempre un coglione spossessato del necessario anche se siede in Parlamento e possiede trigliardi;

contrariamente a quanto afferma sant'Agostino, va benissimo "l'autonomia del pene", a condizione che su tutto il resto, anche sulle conseguenze del pene autonomo, ci sia una presa di coscienza e responsabilità civili totali autonomi dal pene, parte che un uomo non scambia mai per il tutto;

tutti ignorano che la virilità è una elaborazione in fieri, che non si è un uomo una volta per sempre e che il fatto di appartenere al genere maschile non è una garanzia a vita, anzi, se un maschio smette di porsi di fronte alla propria virilità come entità in continua mobilitazione revisionata dall'autocontrollo per eliminare virtù o mode o modi trasformatisi in tic e nel tic-tac di un orologio che si credeva al quarzo e invece è già una pendola a cucù, è già una donna, col pendente ma di fatto donna, perché solo le donne restano donne come nascono e non possono essere più femminili di quanto non siano per immenso dono naturale,

sicché ho notato che più un uomo si avvicina a me, più serra le vele e tira i remi in barca della propria virilità delegando a me il fatto di essere maschio per il fatto di essere l'uomo che elabora la virilità "anche per conto dell'altro" che man mano si disfa degli ormeggi della propria di virilità come se fossero l'odiata zavorra che non gli permetteva di vivere finalmente in balia di una libertà senza remora e senza rotta, ovvio che me ne ritragga disgustato o semplicemente stufo, perché io non sono quello dei ruoli con le scie ben disposte una per parte, uno fa sempre il bambino e l'altro fa sempre l'adulto, uno spende sempre e l'altro sgobba e guadagna, uno è "passivo" e l'altro è "attivo", uno è romantico e l'altro è cinico, uno è poeta e l'altro prosatore, tu l'intimità e io la società, tu il riposo del guerriero e io il guerriero, e un maschio che non sia uomo non è neppure femminile e quindi desiderabile come una donna, è solo donnesco, il mascherone cascante di una parafrasi genetica, lo sanno bene le mogli che quando dicono a mezza voce del marito che "ormai è come tra fratelli" dicono solo una mezza verità, perché la verità è che ormai è come tra sorelle;

per esempio, anche in una coppia di uomini la qualità precipua di un uomo è provvedere alle proprie risorse di sostentamento visto che è l'oggetto primo della produzione e dell'economia e della politica, è rendersi conto dei suoi costi che, se non se li sgrava da sé, spetteranno all'altro, e siccome a me non sono mai interessati i mantenuti perché mi ricordano le donnine di vita oltretutto di una volta, ovvio che l'uccello mi va giù e non si risolleva più, perché due sono già una coppia alla seconda scopata in casa, non è necessario un registro delle unioni civili per sancire i costi in detersivo, in lavatrice, in collaboratrice domestica, in luce, acqua, gas, in lenzuola, copridivano, asciugamani, accappatoio, caffè, torta allo zabaglione, malvasia di una sveltina presa per le lunghe.

Posso aiutare qualcuno di tutto cuore e a lungo e con parecchio impegno economico da parte mia, ma niente sesso, per favore, o sono filantropo o mi tira, non mi si chieda poi di portare anche quest'altra soma per sentirsi assolti da ogni dovere compartecipativo in economia e in dialettica e in senso civico e in iniziativa politica, in una parola, in virilità nei miei e altrui confronti.

Non fanno in tempo a togliersi l'impermeabile tipo spia-che-viene-dal-freddo che sotto scoprono il grembiule della casalinga che va a sistemarsi al calduccio. La mia vita di relazione da troncare al più presto è stata un inverno su cui dovevo alitare col mio fiato per farlo estate, gli altri ad abbandonarsi al sonno più sereno e riposante come compreso nel pacchetto, io con gli occhi sbarrati a vigilare per entrambi. Meglio castrarsi che vivere con quattro palle, parola.

Aldo Busi

 

busi coglionialdo busi02 lapBUSI Storia BUSI Storia busi aldo rai2Busi e Costanzo 1996cuc19 aldo busipavarotti21 aldo busi

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…