
ADDAVENÌ IL GRILLACCIO! - BUTTAFUOCO IN DIFESA DI GRILLO CONTRO LA CLASSIFICA DI “REPORTER SANS FRONTIERES”: “E' LIBERTÀ DI STAMPA CHIUDERE LE PORTE DELL’INDUSTRIA EDITORIALE A CHIUNQUE NON CORRISPONDA ALLA SCALETTA DI “CHE TEMPO CHE FA” E AI DESIDERATA DELL'AGENTE BEPPE CASCHETTO?”
Pietrangelo Buttafuoco per “il Foglio”
Mai così minacciata la "libertà di stampa". Questo è l' allarme. E la colpa è tutta di Beppe Grillo. Secondo la classifica annuale di Reporters sans Frontières l' Italia scala venticinque posizioni, dal 77° posto arriva al 52°, in una situazione difficile, grave, molto grave e giù di lì e si lamenta il danno derivato da "responsabili politici come Beppe Grillo che non esitano a comunicare pubblicamente l' identità dei giornalisti che danno loro fastidio".
Il bue che dice cornuto all' asino, questo è il senso di questo report perché, al netto delle sesquipedali sciocchezze dei Cinque stelle - dalla democrazia diretta a quell' incubo della piattaforma Rousseau - resta appesa una semplice obiezione. Eccola, anzi, eccole.
Sono più di una e sono in forma di domande: è forse libertà di stampa che le testate - sia i grandi giornali, sia i telegiornali del servizio pubblico - siano chiusi nel fortino della narrazione ufficiale, del conformismo obbligatorio e della sudditanza al pensiero unico e perciò estranei alla realtà e refrattari a un minino di pluralismo?
E' libertà di stampa chiudere le porte dell' industria editoriale a chiunque non corrisponda alla scaletta di Che Tempo Che Fa e ai desiderata di Beppe Caschetto, agente delle star? Libertà di stampa è, infine, non potere dire manco pio su certe questioni di politica estera, col rischio di essere solo e sempre criminalizzati? E' libertà di stampa - ne ha scritto ieri su La Verità, Mario Giordano - mettere in castigo l' alunna di una scuola solo per avere espresso sul giornalino di classe una sua opinione, non sufficientemente laica, in tema di aborto? Addavenì il Grillaccio.