FONDAZIONE AN: “I FATTI RICHIAMATI NELL’ARTICOLO DI VALERIA PACELLI CONCERNONO SITUAZIONI DI CIRCA UN ANNO FA, AMPIAMENTE DIBATTUTI” - GREGORIO GITTI: “LA MIA CANDIDATURA NON È STATA IMPOSTA DA BAZOLI” - FINI LO SA CHE UN CORALLO È PER SEMPRE? - LA CANDIDATURA DI GRASSO È IL PREMIO PER IL COMPORTAMENTO TENUTO NELL'AFFARE "MANCINO-NAPOLITANO"? - LA D'AMICO CHE FA LE PULCI A BERLUSCONI, SA CHE L'EDITORE CHE LA PAGA È UN CERTO MURDOCH?...

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Gli scriventi proff. avv.ti Antonino Cataudella e Giovanni Doria, legali della Fondazione Alleanza Nazionale, evidenziano a codesta Spett.le Redazione, che in relazione all'articolo apparso ieri su "Il Fatto Quotidiano" a firma della dott.ssa Valeria Pacelli, e riportato sul sito DAGOSPIA, sono state già richieste le seguenti precisazioni.

I fatti richiamati nell'articolo della dott.ssa Valeria Pacelli concernono situazioni e accadimenti di circa un anno fa, ampiamente dibattuti tra tutte le parti interessate, ed in relazione ai quali è stato già da tempo analiticamente e documentalmente dimostrato, nell'ambito di una serie di procedimenti civili dinanzi al Tribunale di Roma e alla Corte di Appello di Roma, che ciò che nell'articolo si indica come i <<26 milioni scomparsi>>, riguarda, in realtà, una serie di spese risultanti dalla contabilità ufficiale - e da qui ritratte dagli ispettori designati dal Presidente del Tribunale di Roma nel febbraio 2012 -, operate, tra l'altro, per stipendi e TFR, canoni di locazione, interessi passivi, restituzione contributi elettorali e transazioni con alcuni creditori, ed erogate, per circa l'80%, dall'organo di gestione in carica fino al mese di ottobre 2010.

Occorre segnalare, inoltre, a codesta Spett.le Redazione, che, nell'ambito dei suindicati procedimenti, è stato da tempo documentalmente dimostrato che le <<parcelle>> pagate ad alcuni avvocati, indicate dagli ispettori designati dal Presidente del Tribunale di Roma, concernevano prestazioni professionali rese da quei professionisti nell'interesse del Partito AN ovvero del Gruppo AN; e, ancora, che il pagamento di somme dovute ad una <<ex collaboratrice della Federazione di Roma>> - anch'esso indicato dai predetti ispettori -, è stato operato dall'Associazione AN in data 29 luglio 2011, quando, ancora, la Fondazione AN non era stata costituita.

In ragione di quanto sopra, si invita codesta Spett.le Redazione - anche ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 8 l. n. 47/1948 - a considerare, ai fini di una compiuta informazione, le precisazioni di cui sopra.
Cordialmente
Prof. avv. Antonino Cataudella
Prof. avv. Giovanni Doria

Lettera 2
Caro D'Agostino,
sono un Suo lettore perché sul Suo sito trovo analisi solitamente bene informate.
Fino ad ora ho lasciato correre a proposito del "tormentone" da Lei preferito, per altro in buona compagnia di altri mezzi di comunicazione, circa i miei rapporti familiari.
Poiché Lei è bene informato, non ho bisogno di ricordarLe che nella mia vita non mi sono limitato a sposarmi ed a formare una famiglia.

Ne! "pastone" pubblicato in data 13 gennaio u.s. sotto il titolo "5. L 'ex dominus del Corriere Abramo Bazoli, scalzato da Cariplo Guzzetti e abbandonato da Mucchetti, tenta di recuperare: piazza il genero Gitti con Monti" non solo vengo esclusivamente identificato in forza di un mio rapporto familiare, in violazione di quello che i giudici italiani qualificano come il diritto all'identità personale, ma, di più, si legge che la mia candidatura alle prossime elezioni politiche sarebbe stata imposta a Mario Monti da "Abramo Bazoli". La notizia, ovviamente, è falsa, e per ciò lesiva ulteriormente della mia reputazione.

Infatti ê stato Mario Monti, al quale mi lega una stima personale credo reciproca, a chiedermi di impegnarmi. Mi trovo dunque costretto a diffidarLa dall'utilizzare elementi impropri di identificazione personale, nonché ad evitare per il prossimo futuro di giocare con eccessiva leggerezza con la reputazione altrui.
Con la più viva cordialità.
Gregorio Gitti

Lettera 3
Caro Dago, dei professori universitari ci si potrà fidare? a giudicare dei fatti sembrerebbe proprio di no. Fornero, Monti, Coco.
Buoni solo a rifilare "pacchi".
Marannui

Lettera 4
Poveraccio quel sessantenne di Fini alla disperata ricerca di una verginità politica che non ha mai avuto: non sa che un Corallo è per sempre. Specialmente quando lo hai infilato nel didietro.
Little Tonno

Lettera 5
caro dago,
è possibile che la candidatura sicura del buon grasso sia il premio conseguente al comportamento da lui tenuto nell'affare "mancino-regiorgio"? non trovi una strana analogia con il premio dato a suo tempo al rampante dipietro per le sue inchieste?
ah saperlo.....
ciao bruna

Lettera 6
Caro Dago, chi è riuscito ad ascoltare per almeno 10 minuti Bersani su Canale 5 a "Italia domanda", non può, alla Lubrano, non essersi posto spontaneamente una domanda:"Ma se questo è un leader, non era forse meglio che quei dannati Maia avessero azzeccato la profezia?"
Saluti
Gino Celoria

Lettera 7
Caro Dago nel delirio di parole a vuoto di questi giorni, spicca quanto dichiarato dal ministro Terzi: saremo a fianco della Francia nel Mali africano. Che sotto sotto il furbo Terzi abbia in mente di chiedere alla Francia di essere al nostro fianco nei Mali italiani ?
Ghelpag

Lettera 8
Dago darling, mi sorge una certezza: Sa Majesté (et sa grandeur) Francois IV vuol candidarsi al prossimo premio Nobel per la pace. E l'Italietta, come al solito serva di molti padroni, s'é subito inginocchiata davanti all'augusto inquilino del Palais de l'Elysée. I Franceschi re di Francia si fermano ufficialmente al II (uno dei figli della grandissima Caterina de Medici). De facto però - "grandeur oblige" - ci fu un Francesco III (Mitterand) e ora un IV (Hollande).
Natalie Paav

Lettera 9
Caro Dago,
Ma, la D'amico che fa le pulci a Berlusconi, sa che l'editore che la paga è un certo Murdoch ? E se le insinuazioni contro il Cavaliere valgono uno sputtanamento, perché la bella Ilaria s'incazzò come una biscia quando qualcuno insinuò che "amoreggiava" con la bellissima Monica Bellucci ?
Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 10
Sig. Dago,
negli ultimi tempi Befera, riprendendo un'espressione pronunciata del capo dello stato, ripete spesso che il redditometro serve per colpire i casi di "spudorata evasione fiscale". Benissimo, facciamo finta di credere che con questo redditometro verranno scovati i medi e i grandi evasori. Però speriamo che il direttore generale dell'agenzia delle entrate intervenga fattivamente (di parole inutili se sono già sentite troppe) presso gli uffici finanziari territoriali per far sì che finalmente cessi anche l'emissione di spudorati accertamenti.
Mario

Lettera 11
Ieri sera, a Porta a Porta , Casini ha fatto la figura del gigante ,dello statista di livello internazionale : aveva di fronte il cosiddetto segretario del PdL Alfano, uno che ha la autorevolezza del pulcino Pio; da scompisciarsi dalle risate pensare che è il candidato premier del PDL,addirittura sarebbe meglio Gasparri nel ruolo.
Sanranieri

Lettera 12
Ai grandi esperti di geopolitica, intelligence o alti studi militari, occorrono ore per spiegare ed anni per capire. Roberto D'Agostino con Tre parole: MALI-MORTACCI VOSTRI!, vi spiga la totale idiozia dei governi Europei ed Usa nell'affrontare il terrorismo islamico. Gli idioti, avevano Tunisia, Libia ed Egitto che facevano argine.
Hanno fatto saltare i capi di stato delle tre nazioni ed ora il terrorismo ci arriverà in casa.
Come sempre, sei un grande.
vittorio Pietrosanti

Lettera 13
Santoro in Servizio Pubblico ha rivalutato Vespa e altri giornalisti attaccati per essere troppo indulgenti con le domande verso il Banana .Travaglio poi ha superato anche Fede , il primo dopo che B. ha pianto per 20min. che il Premier non ha potere e non ha fatto un solo decreto legge Santoro non ha saputo o voluto dire a B. che in 3 anni ne ha fatti 32 , Travaglio invece ha avuto un assist fantastico da B. lei ha scritto 30 libri su di me ,poi ha letto le 10. condanne x diffamazione e nemmeno una riguardava il Banana , bastava dire al B."allora i 30 libri su di lei erano verità assoluta "I due sperano che Berlusconi viva a lungo altrimenti argomenti e audience poca .
Bellani Loris

Lettera 14
Il grande Monti passerà alla piccola storia italiana come l'uomo "tassametro" inteso come quello che si occupa solo di tasse, aumentando quelle esistenti e inventandone di nuove e poi, con lo splendido strumento del redditometro, misurerà il grado di povertà fatto raggiungere agli itagliani. Scopriamo però che l'amato (dalle banche e Vaticano)
premier si sta guadagnando anche una discreta fama di "portasfiga"; visita lo stabilimento Fiat di Melfi e dopo poche settimane chiude per due anni (ma riaprirà?) le frequentazioni con la Merkel hanno portato male ai tedeschi, che vedono da vicino i primi segnali della crisi che sta distruggendo mezza europa...
saluti
FB

 

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