cannes 2019

LA CANNES DEI GIUSTI - CHE FINE HA FATTO TARANTINO? FREMAUX DICE CHE NON È ANCORA FINITO E SPERA DI AGGIUNGERLO IN CORSA. MA DOPO AVER RINUNCIATO A ''ROMA'' PER FARE GUERRA A NETFLIX, E QUEST'ANNO A ''THE IRISHMAN'' DI SCORSESE, NON PUÒ PERMETTERSI DI LASCIARE QUENTIN A VENEZIA O TORONTO - UNICO ITALIANO IN CONCORSO? BELLOCCHIO (PIÙ PIERO MARCELLO PROBABILMENTE NELLA QUINZAINE). NON MANCANO JARMUSCH, BELLOCCHIO, LOACH, ALMODOVAR, DARDENEN, DOLAN, JOON-HO, DESPLECHIN, L'INGUARDABILE MALICK E GLI OTTIMI HERZOG E WINDING REFN

Marco Giusti per Dagospia

 

the dead dont die apre cannes 2019

Fermi tutti. Va bene che a Cannes ci siano i nuovi film di Jim Jarmusch, Marco Bellocchio, Ken Loach, Pedro Almodovar, i fratelli Dardenne, Xavier Dolan, Bong Joon-ho. Passi per i tanti francesi sempre presenti, Arnaud Desplechin, l'esordiente Ladj Ly, Celine Sciamma. Bene per le tante ragazze registe in concorso, da Justine Triet a Jessica Hausner. Meno bene per l'ormai invedibile Terrence Malick. Benissimo per Werner Herzog, Nicholas Winding Refn e Abel Ferrara fuori concorso. Per il premio alla carriera a Alain Delon. Per il manifesto con la foto di Agnes Varda.

 

terrence malick a hidden life

Ma il nuovo film di Quentin Tarantino, C'era una volta a Hollywood, il film più atteso dell'anno, che fine ha fatto? Thierry Fremaux dice che non è ancora del tutto finito, che spera di aggiungerlo in corsa, ma certo senza Tarantino non sarà la stessa cosa. E il film rischia di scivolare verso Venezia e Toronto. Già dallo scorso anno hanno perso i film Netflix, con tanto di Roma di Alfonso Cuaron, e quest'anno si perdono anche The Irishman di Martin Scorsese, ma non possono correre il rischio di privarsi di Tarantino.

matthias e maxim di xavier dolan

 

È scomparso anche il secondo tempo di Mektoub My Love di Abdellativ Kechiche e ci dispiace. Bene anzi benissimo per Il traditore di Marco Bellocchio con Pier Francesco Favino come Buscetta, il solo film italiano in concorso quest'anno. Ma non c'era molto altro da poter scegliere, a parte il Martin Eden di Pietro Marcello che finirà probabilmente nella Quinzaine diretta quest'anno dall'italiano Paolo Moretti, già pupillo di Marco Muller a Venezia.

 

lea seydoux in oh mercy

Più che contento che gli zombi da ridere di Jim Jarmusch in The Dead Don't Die, per Dolor y Gloria di Pedro Almodovar, che uscirà a maggio anche in Italia, per Atlantique di Mati Diop, Parasite di Bong Joon-ho, il regista di The Host e Okia, per il nuovo film ultrapolitico di Ken Loach e del suo sceneggiatore Paul Laverty, Sorry We Missed You, per i nuovi venuti a Cannes, come Ira Sachs che si presenta con Frankie, tutto girato in Portogallo, a Sintra, interpretato da Isabelle Huppert, Marisa Tomei e Brendan Gleeson. Xavier Dolan torna in Quebec e ai suoi temi più consueti cpn Matthia er Maxime, storia d'amore tra due migliori amici con la Anne Dorval di Mommy. Lea Seydoux la troviamo nel film di Armaud Desplechin, Roubaix, Adele Exachopoulos in Sibyl di Justine Triet. Tutto bene e più o meno come previsto. Ma Tarantino?

frankieTHIERRY FREMAUX CANNEScannes 2019once upon a time in hollywood 8leonardo dicaprio quentin tarantinoonce upon a time in hollywood 7leonardo dicaprio quentin tarantinojeanne di bruno dumont

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