indiana jones and the dial of destiny

LA CANNES DEI GIUSTI – “INDIANA JONES AND THE DIAL OF DESTINY”, QUINTA E ULTIMA AVVENTURA DELLA SAGA, È UN DISASTRO. E, ALLA FACCIA DEGLI APPLAUSI IN SALA E DEI CINQUE MINUTI DI OVAZIONE DEL PUBBLICO DEDICATI AL SUO PROTAGONISTA, IL MITICO MA OTTANTENNE HARRISON FORD, È STATO MASSACRATO DALLA CRITICA INTERNAZIONALE – “VARIETY” LO DEFINISCE “UN PEZZO DI DRAMMONE NOSTALGICO PIUTTOSTO PRIVO DI GIOIA” – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

indiana jones and the dial of destiny phoebe waller bridge harrison ford 1

 

Ahi! Lo temevamo. Ma che lo hanno portato a fare fino a qua? Spielberg l’ha visto bene che era meglio sfilarsi. E’ così. Alla faccia degli applausi in sala e dei cinque minuti di ovazione del pubblico dedicati al suo protagonista, il mitico ma ottantenne Harrison Ford, “Indiana Jones and The Dial of Destiny” di James Mangold, quinta e ultima avventura di Indiana Jones è stato massacrato dalla critica internazionale. E’ un disastro.

 

indiana jones and the dial of destiny

“Il ringiovanimento e altre manipolazioni CGI del corpo di Harrison Ford servono solo a dimostrare che Dial of Destiny vuole tornare indietro nel tempo invece di fare qualcosa di nuovo”, scrive “The Daily Beast”. Lo massacra anche “Variety”, definendolo “un pezzo di drammone nostalgico doverosamente volenteroso, ma alla fine piuttosto privo di gioia”.

 

E ancora, “È meglio rispetto all'esecrabile Crystal Skull, ma l'esumazione che ha fatto James Mangold del serial d'avventura di Spielberg è sia sdolcinato che inutile “ (“The White Little Lies”). "Dial of Destiny" dimostra che certe reliquie dovrebbero rimanere sepolte” (“The Playlist”).

 

indiana jones and the dial of destiny phoebe waller bridge harrison ford

“Malgrado sia un film grande e roboante non trova mai molta gioia in quello che fa, nonostante la colonna sonora di John Williams spinga continuamente i nostri sentimenti sulla nostalgia e cerchi di convincerci che siamo in una corsa sfrenata” (“The Hollywood Reporter”). “Non è degno della frusta di Indiana Jones”, lo battezza “Vanity Fair”.

 

E su “Indiewire”: "Ieri ci appartiene", dice qualcuno a un certo punto, e quando si tratta di Indiana Jones, ieri lo farà sempre. Il problema è che lo ha già fatto e oggi sembra una completa perdita di tempo”. E su twitter si legge “Se credevate che Disney potesse fare un buon film, siete perduti”. “Avete ucciso un adorato personaggio. Voi orribile fetenti!”.

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