inarritu redgrave ratti ventimiglia

AVVISATE VANESSA REDGRAVE E INARRITU: E’ ALLARME SCABBIA A VENTIMIGLIA! MENTRE A CANNES I DIVI DELLA KERMESSE FANNO PROPAGANDA ALL'APERTURA INDISCRIMINATA DELLE FRONTIERE A POCHI CHILOMETRI DI DISTANZA, I CLANDESTINI VIVONO TRA I RIFIUTI. A UNO DI LORO I TOPI HANNO MANGIATO LA FACCIA…

INARRITUINARRITU

Francesco Borgonovo per la Verità

 

Tra Cannes e Ventimiglia ci sono poco più di 70 chilometri. Una distanza che si copre in circa un' ora e venti minuti, qualcosa di meno se si dispone di un' auto veloce. E di sicuro i veicoli potenti e lussuosi non mancano alle stelle e stelline che in queste ore affollano la Croisette in occasione dello storico festival del cinema.

 

Dunque sarebbe piuttosto semplice e persino confortevole, per i divi, accomodarsi sui sedili posteriori di una spaziosa berlina e farsi accompagnare dall' autista appena oltre il confine, affinché possano gustare una specialità tipica italiana: l' accoglienza senza limiti. La stessa accoglienza per cui, tra un acquazzone di flash e l' altro, si dilettano a fare propaganda. Già, perché le dichiarazioni strappalacrime a favore delle frontiere aperte sono l' accessorio di cui i Vip non possono fare a meno, e figuratevi se sono disposti a perdersi l' occasione di esternare in favore di red carpet.

 

 

Dalle cronache apprendiamo estasiati, per esempio, che alla veneranda età di 80 anni, la sfavillante Vanessa Redgrave ha scoperto l' esistenza degli immigrati, e ha inteso informare il mondo della sua straordinaria illuminazione. Mercoledì la gran signora della settima arte ha presentato la pellicola che costituisce il suo esordio alla regia.

 

vanessa redgravevanessa redgrave

Un documentario intitolato Sea Sorrow che racconta - pensate un po' - la straziante odissea dei profughi. Immagini della «Giungla di Calais», interviste ai volontari delle Ong, insomma tutto l' armamentario di buoni sentimenti richiesto in questi casi.

 

Ancora di meglio ha fatto il regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu. Da tempo, forse lo ricorderete, sta brigando per far trasportare in piazza del Duomo a Milano il relitto del barcone naufragato al largo della Sicilia nel 2015 (fu un disastro in cui perirono centinaia e centinaia di immigrati). Di questa vicenda e di tutte le orride speculazioni politiche e mediatiche abbiamo già raccontato diffusamente nei mesi passati.

 

 alejandro gonzalez INARRITU alejandro gonzalez INARRITU

Ci limitiamo a un accenno perché, a quanto pare, il cineasta non ha abbandonato il progetto. Avrebbe voluto completarlo in tempo per la visita di papa Francesco in Lombardia (avvenuta a fine marzo), ma non ce l' ha fatta. Tuttavia, Iñárritu non demorde: «È un' operazione complicata», ha detto ieri a Repubblica, «ma spero ancora che ci riusciremo». Nel frattempo, il nostro ha pensato bene di realizzare un' altra installazione chiamata Carne y Arena (carne e sabbia): 6 minuti e mezzo in cui, grazie all' ausilio della realtà virtuale, viene ricostruito l' esodo dei migranti dal Messico agli Stati Uniti, attraverso il deserto. Di nuovo, trattasi di uno spot all' accoglienza oltre che di un attacco a Donald Trump («È incredibile la sua capacità di accumulare e capitalizzare l' odio», ha detto sempre ieri il regista ).

 

Tale installazione si potrà ammirare, dal 7 giugno al 15 gennaio, alla Fondazione Prada di Milano, in attesa che arrivi anche il famigerato barcone. Il pubblico di Cannes, però, ha già potuto goderne in anteprima. E ha potuto ascoltare anche le stucchevoli dichiarazioni di Iñárritu, il quale spiega di avere imparato dai migranti «la speranza» e di considerarli «un' opportunità».

 

Ora, immaginiamo che la fila per accedere all' installazione del regista messicano sia piuttosto lunga. Ed ecco il nostro suggerimento: se qualche star vuole apprezzare le bellezze dell' accoglienza senza limiti, può farlo dal vero, senza bisogno della realtà virtuale.

 

Lo stesso Iñárritu potrebbe spostarsi dalla Croisette e dirigersi, appunto, a Ventimiglia.

Lì potrà rendersi conto di quali siano i frutti dei discorsi buonisti che gli piacciono tanto. Potrà vedere come sono costretti a vivere gli stranieri (e gli autoctoni) in un Paese in cui l' immigrazione di massa non ha freni.

 

VENTIMIGLIA RATTIVENTIMIGLIA RATTI

in balia dei topiNella città ligure, da parecchio tempo, gli immigrati vivono accampati in condizioni pietose, supportati dagli attivisti de sinistra chiamati No Borders. Sono stati proprio costoro a spiegare che nella zona imperversa una simpatica malattia chiamata scabbia.

 

A Ventimiglia, hanno scritto gli antagonisti su Facebook, i migranti «dormono in mezzo alla spazzatura la quale fa aumentare la possibilità di ritrovarsi a convivere con piccioni e ratti (ad un migrante è stata mangiata la faccia da questi ultimi)». Un altro straniero, poi, è stato soccorso dai volontari poiché aveva «una profonda ferita sanguinante: ci ha raccontato di aver bevuto molto la sera precedente e di essersi dimenticato cosa era successo».

 

Questa è la situazione: i clandestini vivono in strada, si ubriacano, vengono aggrediti dai ratti. Molti di loro, aggiungono i No Borders (di certo non sospettabili di odiare gli stranieri) hanno la scabbia. Non stupisce, dato che bevono l' acqua dello stesso fiume in cui si lavano e si svuotano l' intestino. Ecco che cosa succede veramente quanto un Paese viene invaso da una marea umana incontrollata. Chissà, magari negli accoglienti locali della Fondazione Prada l' amico Iñárritu potrebbe portare anche qualche scabbioso. Così, tanto per fare un po' di neorealismo.

VANESSA REDGRAVE SUL SET DI THE SECRET SCRIPTUREVANESSA REDGRAVE SUL SET DI THE SECRET SCRIPTURE

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…