meme sull abbronzatura di carlo conti - 2

A FURIA DI LAMPADE, A CARLO CONTI SI E’ CARBONIZZATO PURE IL CERVELLO - L’ABBRONZATISSIMO CONDUTTORE FA CAPIRE DI ESSERE COME UNA LUCERTOLA: “FINO A DIECI MINUTI FA ERO AL SOLE, MI PIACE. E NON HO LA FASE DEL ROSSO, COME VOI UMANI. LO SO CHE BISOGNA PROTEGGERSI, EH. MIA MOGLIE AL MARE INSEGUE ME E MIO FIGLIO CON LA CREMA” – “MI DANNO DEL DEMOCRISTIANO? NON VEDO IL PROBLEMA. SONO ARRIVATO ALL’APICE DELLA MIA CARRIERA. SA COSA DOVREBBERO OFFRIRMI? LA PENSIONE. MA ANCORA PER DUE ANNI RESTO IN RAI. DIRETTORE ARTISTICO ANCORA NEL 2026 POI CHISSÀ CHE SUCCEDERÀ NEL 2027” – IL VELENO SU DE MARTINO: “PIU’ BELLOCCIO CHE PIACIONE”

Silvia Fumarola per “la Repubblica” - Estratti

 

(...)

carlo conti

Oltre due ore di chiacchierata, mai un sussulto, una critica, un veleno.

Battuta pronta, nell’ironia mescola giudizio e affetto. Compirà 64 anni il 13 marzo, certo non cambia più.

 

Reduce da un Festival di Sanremo trionfale, è pronto a tornare in tv il 22 marzo su Rai 1 con un varietà, Ne vedremo delle belle , in cui ha rimesso insieme dieci showgirl del passato che si sfidano. «Non un talent show ma uno show talent. È un esperimento». Si evince, un esperimento un po’ sadico.

 

È pronta la statua equestre dopo i risultati del Festival?

«Non scherziamo. Mi hanno fatto piacere gli attestati di stima per il mio carattere e il mio modo di fare».

 

Ha rivisto qualche serata?

«No, non mi rivedo mai. Ma ho trovato su Instagram diverse cose che mi hanno fatto molto ridere. Scherzavano sulla velocità. Non è che ho messo il turbo, è il mio ritmo, ma all’Ariston faceva più effetto».

 

 

(…)

carlo conti senato

Prima di Sanremo il senatore Maurizio Gasparri gliene ha dette di tutti i colori.

«E dopo?».

 

Silenzio. Non ha mai avuto la tentazione di replicare?

«Io rispondo con i fatti».

Si arrabbierà qualche volta.

«Non c’è niente che mi faccia arrabbiare. Solo la mancanza di rispetto. Vivo e lascio vivere».

 

Se le pestano un piede?

«Mi sposto. Penso che non l’abbiano fatto apposta. Anche con il mio figliolo non mi arrabbio. O raramente. Con mia moglie Francesca non litighiamo mai. Il detto: “L’amore non è bello se non è litigarello” non fa per me, il mio è: “Chi si somiglia si piglia”».

 

È vero che era un seduttore seriale e alla fine Antonella Clerici le disse: vai da Francesca con l’anello?

LUCIO CORSI CARLO CONTI TOPO GIGIO - FOTO LAPRESSE

«Verissimo. Quel giorno ho detto basta alla vecchia vita... Lo so che s’invaghivano di me perché facevo spettacolo, mica per altro. Guardi, ho capito come funzionava quando ho iniziato a mettere i dischi nei locali. Una volta un amico, uscivamo con due ragazze, mi fa: “Allora?”. “Non sono innamorato di lei. Amo Francesca ” ».

 

Poi cambiamo argomento che sembra la posta del cuore. Ma se era innamorato e ricambiato, perché ha aspettato tanto?

«Ero single e mi davo da fare. Mi sono divertito. Meglio prima che dopo, no? Fino a Francesca non avevo mai convissuto. Non c’era un doppio spazzolino».

 

Perché è fissato con l’abbronzatura?

«Fino a dieci minuti fa ero al sole, mi piace. E non ho la fase del rosso, come voi umani. Lo so che bisogna proteggersi, eh. Mia moglie al mare insegue me e Matteo con la crema».

roberto benigni e carlo conti 1

 

Dal posto fisso in banca alla radio, poi la tv. Se suo figlio facesse la stessa scelta che gli direbbe?

«“Se sei felice, vai”. Ma potrebbe succedere il contrario, che dalla radio voglia andare in banca. Se hai la fortuna di fare della tua passione un lavoro, hai svoltato. Io ce l’ho avuta. Non posso arrabbiarmi se salta un ospite».

 

(...)

È vero che Berlusconi l’ha corteggiata?

«Lo incontrai nello studio di Vespa a Porta a porta. Mi fece i complimenti e disse una cosa tipo: “Lei non lascerà mai la Rai?”. “No, ci sto bene”. Davvero, niente di più».

 

Ci sta bene nonostante la politica che mette becco e i problemi?

carlo conti

«Credo che il pubblico mi veda lì, abbini la mia faccia a quel marchio, come un giocatore che ha la maglia stampata sulla pelle. Mi sembrerebbe di tradire. Quest’anno festeggio i 40 anni dal primo contrattino, ho fatto tutta la gavetta, rubrichette, quiz, prime serate. Su questo Sanremo non ho avuto mezza indicazione da nessuno. L’ad Giampaolo Rossi chiamava solo per chiedere: “Hai bisogno di qualcosa?”».

 

E se arrivassero offerte da canali oltre il tasto 7 del telecomando?

«Sono arrivato all’apice della mia carriera. Sa cosa dovrebbero offrirmi? La pensione. Smetto e faccio l’ospite ogni tanto. Ma ancora per due anni resto in Rai. Direttore artistico ancora nel 2026 poi chissà che succederà nel 2027».

 

Come vede Stefano De Martino?

«Colma dei vuoti generazionali. Cresce, ascolta i consigli degli autori e ha una sua personalità».

 

Piacione, non crede?

«Più belloccio che piacione. È tante cose, ma è bravo. Fa benissimo quello che fa: largo ai giovani».

 

carlo conti piange 1

Va a votare?

«Negli ultimi anni, non sempre. Non è una cosa positiva, lo so».

 

Segue la politica?

carlo conti

«Non troppo. Sono cresciuto con altre figure e ideali, anche in contrasto tra di loro. Mi è capitato di rivedere a Tribuna politica Berlinguer e Almirante, lontani ma forti. Ora mi pare tutto omologato».

 

Le piace la premier Meloni?

«Trovo positivo che ci sia una donna al governo. Non contano solo i generali ma i vari colonnelli. Mi interessano i diritti, il rispetto delle persone indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dalle preferenze sessuali».

 

Si infastidisce quando la definiscono democristiano?

«Non mi interessa. Se è inteso come democratico e cristiano, non vedo il problema. Era peggio se dicevano che sono ladro».

carlo conti terza serata sanremo 2025 foto lapresse carlo conticarlo conti 1meme sull abbronzatura di carlo conti 1meme sull abbronzatura di carlo conti 2meme sull abbronzatura di carlo conti 5meme sull abbronzatura di carlo conti 3meme sull abbronzatura di carlo conti 4carlo conti abbronzatocarlo conti 2carlo conti 3carlo conti piange 3

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…