fellini milo masina

LA CARTOMANTE DI FELLINI - SPERIMENTATORE DI LSD, FEDERICO ERA UN MAGO BIANCO, VEDEVA OLTRE LE PERSONE, GIULIETTA MASINA NO. FELLINI AMAVA LE DONNE, GIULIETTA SOLO LUI. FELLINI LA TRADIVA. GIULIETTA SOFFRIVA. BEVEVA. LO INSULTAVA. SI ERA INNAMORATO DELLA CARDINALE, SANDRA MILO PER LUI ERA UNA DONNA-TOTEM. MASINA FU GELOSA DI FRANCESCA DELLERA E DI ANNA MAGNANI. E POI C'ERA ANNA GIOVANNINI, LA FARMACISTA, DETTA LA PACIOCCA…

la cartomante di fellini marina ceratto boratto

Ilaria Ravarino per “il Messaggero”

 

«Sono pentita. Forse non dovevo scriverlo». Si rigira il suo libro tra le mani, Marina Ceratto Boratto, con lo sguardo fisso all' uomo in copertina: Federico Fellini, il genio e l' amico, come recita il sottotitolo del volume pubblicato a maggio e su cui, adesso, ha qualche dubbio. Per tutti il Maestro, per i collaboratori il Faro, per Marina che lo conobbe a 16 anni grazie alla madre, la bellissima Caterina Boratto, la Signora Misteriosa di 8 e mezzo Fellini fu qualcosa di più.

 

Un padre, una guida. Un sensitivo. «Federico era un mago bianco», dice Boratto inseguendo l' ombra di un ricordo nella sua bella casa ai Parioli, a Roma, lei che di Fellini fu la cartomante (questo il titolo del volume: La cartomante di Fellini).

 

federico fellini e marina ceratto boratto

Fellini «vedeva oltre le persone», Giulietta Masina no. Fellini amava le donne, Giulietta solo lui. Fellini, scrive Boratto, la tradiva. Giulietta soffriva. Beveva. Lo insultava. Nell' anno del centenario della sua nascita, è un' immagine di rottura quella che di Fellini emerge dalle 470 pagine del libro di Boratto, per anni alla corte di un genio che lei stessa descrive satiro e dominatore, tormentato dai fantasmi e narciso. Sperimentatore di Lsd.

Pessimo cuoco. Superstizioso. Ma affascinante «come un dio».

 

Perché è pentita?

marina ceratto boratto

«Per quello che ho scritto su Giulietta. Spero che si capisca che il rapporto tra loro, anche se travagliato, aveva qualcosa di sacro e misterioso. Quando facevo le carte a Federico mi chiedeva sempre di fare un giro anche per lei. Era preoccupato che non la facessero lavorare, ne era ossessionato. Per lui era come una madre e una figlia. Invece era la moglie».

 

La tradiva?

«Voleva essere libero di vivere le esperienze erotiche di un adolescente in ritardo anagrafico. Giulietta era mortificata e ferita dalle bugie che le raccontava, ma sapeva che non l' avrebbe mai lasciata. Fellini poteva essere molto crudele. Con le donne era disinibito: le pacche sul sedere erano una consuetudine tollerata».

 

Ha conosciuto le sue donne?

FEDERICO FELLINI E GIULIETTA MASINA CON GIUSEPPE AMATO

«Si era innamorato della Cardinale, aveva un' ossessione per la sua segretaria di edizione, la Viperetta.

Sandrocchia, Sandra Milo, per lui era una donna-totem. Masina fu gelosa di Francesca Dellera e di Anna Magnani. E poi c' era Anna Giovannini, la farmacista, detta la Paciocca. Un giorno entrai nel suo negozio e lo sorpresi con lei. Lui mi disse: hai visto che hai dei poteri magici?

 

 

Marina Ceratto Boratto

E mi volle come cartomante. Anna era diversa da Giulietta: in casa sua non trovavi nemmeno un cespo di insalata, doveva cucinare tutto lui. Faceva delle frittate inimmaginabili, indigeribili. Invece, quando con mamma andavamo a trovare i Fellini a Fregene, Giulietta viveva in cucina».

Fellini con Anna Giovannini

 

Le piaceva?

 

«Sì. Una volta successe un casino con Tognazzi. Ugo, che era una persona molto positiva, decise di mettersi a cucinare a casa loro. Giulietta odiava le intromissioni. Ma lui iniziò a spadellare, usando tonnellate di panna. Osò mettere in discussione la pasta e fagioli di Giulietta. Pensava di creare atmosfera, finì che i coniugi Fellini lo piantarono in asso lasciando Fregene».

 

Lo facevano spesso?

federico fellini giulietta masina

«Fellini dava delle buche clamorose. Alle cene arrivava sempre in ritardo. A volte si negava al telefono: lo chiamavi e faceva la voce della governante. Oppure imitava Giulietta e diceva che non era in casa. Altre volte era adorabile, nemmeno aprivi bocca e già indovinava che giornata avevi avuto. Era sensitivo».

 

Com' era il suo quadro astrale?

«Capricorno in Saturno. Molto malinconico, ma dotato di una personalità fortissima».

 

Lo ha mai visto arrabbiato?

«Una volta su un set chiese una spada e gli portarono una scimitarra. Si arrabbiò parecchio».

 

federico fellini e gustavo rol

Ha mai mentito facendogli le carte?

«Non potevo. Anche lui le sapeva leggere. Gli dissi che non sarebbe mai riuscito a girare Il viaggio di Mastorna. Il problema con le carte è che non è detto che gli altri ti credano. Feci i tarocchi anche a Pasolini: gli dissi che vedevo una grande minaccia per lui nascosta nella notte».

 

intervista federico fellini 3

Perché Fellini era attratto dall' occulto?

«Era superstizioso. Quando poteva passava sempre in via Lutezia, la strada in cui aveva incontrato Giulietta. Pensava gli portasse fortuna. Quando ha cambiato l' ufficio a Roma, ha fatto fare il giro delle sette chiese ai furgoni con tutti i mobili.

 

sandra milo giulietta masina federico fellini

Per Giulietta degli spiriti girò l' Italia, conoscendo maghi, medium e sensitivi. Quando nel 1963 provò l' Lsd, sotto la guida di uno psicoterapeuta, disse di aver parlato per delle ore con gli spiriti. Ma non ricordava nulla».

 

Con i soldi che rapporto aveva?

«Era generosissimo, Giulietta più concreta. Gli dava una paghetta giornaliera che lui disperdeva quasi immediatamente».

 

Ma Giulietta lo tradiva?

federico fellini giulietta masina sandra milo

«Aveva questo amico, Salvato Cappelli, che era più presente di Federico. Fellini si rilassava con i massaggi e la sauna, Salvato faceva le flessioni in giardino nella loro villa a Fregene. Ma non credo ci sia mai stato molto fra loro».

 

E lei con Fellini è mai stata?

ANNA MAGNANI FELLINI

«No. Diffidavo profondamente. Ero tra rapimento, estasi e blocco. C' erano 27 anni fra noi: poteva essere mio padre. Mi corteggiò Alberto Sordi, un altro gigante. Mi fece un po' di corte, mandandomi a casa scatole di cioccolatini, sempre più piccole man mano che lo respingevo. Era un po' come nei suoi film».

 

Fellini aveva amici?

sandra milo federico fellini giulietta masina agli oscar 1963

«Mastroianni. Fu lui a ricomporre l' incidente diplomatico tra Giulietta e Ugo. Lo dipingono tutti come un dandy, ma veniva da una fame nerissima, un' infanzia terribile.

Per questo il lavoro è diventato centrale nella sua vita. Per Federico era indispensabile. Anche a livello emotivo. Si completavano l' un l' altro. La mamma di Marcello veniva spesso sul set».

 

Era così terribile, Fellini?

«Era una persona straordinaria, ma spiazzante. Quanto lo sentivi vicino, era invece lontanissimo.

sandra milo fellini

 

Quando lo pensavi lontano ti chiamava. Dovevi abituarti ai suoi cambiamenti, velocissimi. Poteva stare un mese senza telefonarti, e poi imputava a te il fatto. È difficile accettare che sia stato, anche e soprattutto, un uomo».

 

Ha secondo lei un erede?

federico fellini giulietta masina

«No. Ci sono dei registi bravissimi come Paolo Sorrentino, che ha subito molto l' influenza di Federico. Ma lui è Paolo Sorrentino. Federico era un mare, un lago, un tramonto. Era tutto».

Marina Ceratto Boratto felliniFrancesca Dellera new jpegfull francesca dellera francesca dellera nuda la carne

fellini la dolce vitaFEDERICO FELLINI A VENTI ANNIfederico fellini bacia anita ekbergfederico fellini giulietta masinaGustavo Adolfo Rol e Federico FelliniFlaiano Fellini Ekberg 1960fellini fiammetta profilivalentina cortese, federico fellini e giulietta masinamarcello mastroianni federico felliniGIULIETTA DEGLI SPIRITI FELLINIsteven spielberg federico fellinipier paolo pasolini federico fellinifederico fellini con giulietta masina e anita ekbergfellini masinaAMARCORD - FEDERICO FELLINI AMARCORD - FEDERICO FELLINI giulio andreotti federico fellini

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen donald trump xi jinping cina unione europea stati uniti

FLASH! - COME REAGIRE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE DI TRUMP? PIU’ CHE UNA WEB-TAX SULLE BIG TECH, PER METTERE IN GINOCCHIO IL DAZISTA DELLA CASA BIANCA, FACENDO RITORNARE DI COLPO LE ROTELLE AL LORO POSTO, SAREBBE SUFFICIENTE LA VENDITA DEL 10% DEI TITOLI DEL TESORO AMERICANO IN POSSESSO DI CINA E UNIONE EUROPEA (AL 2024 PECHINO NE DETENEVA 768 MILIARDI, MENTRE I 27 PAESI UE NE HANNO IN PANCIA OLTRE DUEMILA MILIARDI) – DI TALE MOSSA MORTALE, CONFERMATA A DAGOSPIA DA FONTI AUTOREVOLI, NE STANNO DISCUTENDO NELLA MASSIMA RISERVATEZZA GLI EMISSARI DEL DRAGONE DI XI JINPING E GLI SHERPA DEI CAPOCCIONI DI BRUXELLES (COME DICONO A QUARTICCIOLO: ‘’EXTREME EVILS, EXTREME REMEDIES…’’)

donald trump matteo salvini giuseppe conte vladimir putin

DAGOREPORT – ALLEGRIA! RICICCIA L’ALLEANZA DEGLI OPPOSTI POPULISMI: SALVINI E CONTE - SABATO SCORSO, I GEMELLI DIVERSI SI SONO RITROVATI IN PIAZZA A SBANDIERARE LE COMUNI POSIZIONI TRUMPUTINIANE CHE DESTABILIZZANO SIA LA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE L’OPPOSIZIONE - IL LORO RUOLO DI GUASTATORI NEI RISPETTIVI SCHIERAMENTI FA GODERE TRUMP, CHE HA PRESO DUE PICCIONI CON LA SUA FAVA: CONDIZIONA IL GOVERNO MELONI E SPACCA IL PD DI ELLY SCHLEIN – SFANCULATO BEPPE GRILLO, ANNIENTATO LO ZOCCOLO DURO PENTASTELLATO, AL POSTO DELL'ELEVATO", COME "IDEOLOGO", CONTE HA MARCO TRAVAGLIO - IL RUOLO DI CASALINO NEL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE ANTI-RIARMO DI SABATO... - VIDEO 

giorgia meloni donald trump economia recessione dazi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI VOLERÀ FINALMENTE NEGLI STATI UNITI PER IL TANTO AGOGNATO FACCIA A FACCIA CON TRUMP: MA COSA ANDRÀ A FARE? SOPRATTUTTO: QUALE RISULTATO OTTERRÀ? -L’UNICO SPAZIO CHE OGGI HA A DISPOSIZIONE LA THATCHER DELLA GARBATELLA È IL PERIMETRO STABILITO DA KAISER URSULA CON MACRON E MERZ, CHE SI RIASSUME IN TRE PUNTI: DIALOGO, REAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI - L'EVENTUALITA' CHE, DOPO OCCHIONI E MOINE MELONIANE, IL TRUMPONE RINCULI DAL 20% A ZERO DAZI E' DA ESCLUDERE: IL TYCOON BANCAROTTIERE PERDEREBBE LA FACCIA - MA L'UNDERDOG NON PUO' TRATTARE NEMMENO UN DIMEZZAMENTO DELLE TARIFFE RECIPROCHE AL 10% PERCHE' LA NEGOZIAZIONE DEVE PASSARE PER BRUXELLES – LA DUCETTA PUÒ SOLO PROVARE A ESERCITARE UNA MORAL SUASION SUL SUO AMICO TRUMP E FARSI SCATTARE QUALCHE FOTO PER FAR ROSICARE DI INVIDIA MATTEO SALVINI - VIDEO

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…