TEMPO DEL CAZZO - MA COME E’ GANZO SCIARE D’ESTATE A CORTINA!
Massimo Spampani per il "Corriere della Sera"
Si ricomincia! A Cortina si torna a sciare. Quasi a luglio, cosa del tutto eccezionale, quando ormai è tempo di escursioni sui sentieri e di pic-nic. Invece no. Riaprono le funivie e le seggiovie di Ra Valles, sulla Tofana. Perché l'inverno e la primavera sono stati così abbondanti nelle precipitazioni nevose che non c'è problema a riaprire le piste. Eppure Cortina non è una stazione per lo sci estivo.
Non dispone di ghiacciai come lo Stelvio, Cervinia, il Tonale o la Val Senales. Là sulla Tofana, dove ancora si potrà scodinzolare con gli sci, in questa stagione ci dovrebbero essere ghiaioni, fiori di montagna, escursionisti sui sentieri. E invece ci sono i gatti delle nevi a preparare le piste che riapriranno sabato.
La notizia era nell'aria. Si vede dal fondovalle quanta neve c'è in quota. «Dov'è più abbondante, perché accumulata dal vento e dalle valanghe, ci sono 5 metri di neve - dice l'ingegner Mario Vascellari, presidente della società degli impianti di Ra Valles -. Siamo stati previdenti: quando a fine aprile abbiamo chiuso gli impianti, consapevoli che questa sarebbe stata un'annata eccezionale, abbiamo provveduto a battere la neve in modo da renderla compatta perché resistesse a lungo». E così è stato. Bisognerà riaprire gli armadi, mettere mano a giacche a vento, pantaloni e guanti, togliere dalle sacche sci e scarponi, perché i tornelli di funivie e seggiovie torneranno a girare.
«Dopo oltre una settimana di sopralluoghi e prime battiture della pista per valutare le possibilità , la società ha potuto dare con soddisfazione il via libera al progetto, novità dell'estate 2013 - aggiunge il caposervizio -. Gli orari saranno concentrati nelle ore mattutine, consentendo anche di ammirare i colori e le suggestioni delle prime luci del giorno».
E infatti si potrà salire con la funivia fin dalle 6,30 e si potrà sciare dalle 7 fino alle 10. Dipenderà un po' dall'andamento climatico. Non ci sono problemi legati allo spessore della neve, il limite dell'orario è dato dalla trasformazione del manto nevoso che in questa stagione quando fa caldo «molla».
Le piste del Bus de Tofana, a Ra Valles, sono comprese tra i 2.500 e i 2.800 metri di altitudine, quote nemmeno tanto elevate se paragonate ai 3.500 metri del Plateau Rosa a Cervinia. Si raggiungono con i due tronchi della funivia Freccia nel Cielo che parte nei pressi dello Stadio del Ghiaccio di Cortina. E dopo lo sci è previsto il brunch presso il Rifugio Ra Valles: tutto compreso nel prezzo dello skipass che è di 45 euro per gli adulti e di 25 euro fino a 14 anni e per gli Sci club.
A supporto del progetto ovviamente ci sono anche i rifugi: «Siamo contenti quando possiamo offrire delle novità ai nostri ospiti e riteniamo che quella dello sci estivo sia un'opportunità per proporre novità gastronomiche» dicono i gestori. Ci sono un paio di precedenti di riapertura estiva: uno degli anni '70 e l'altro nel 2001, quando rimise gli sci ai piedi anche Kristian Ghedina.
C'è anche un'altra novità sulla battaglia per conservare la neve nelle Dolomiti: dopo quatto anni di discussioni, nell'eterna contesa tra Veneto e Trentino per l'utilizzo del ghiacciaio della Marmolada, per quest'estate si è raggiunto l'accordo di coprire sperimentalmente 2.500 metri quadrati del ghiacciaio con un telo di «tessuto-non tessuto». Servirà a proteggerlo dallo scioglimento durante l'estate come avviene per il ghiacciaio del Presena sopra il Tonale e per ghiacciai svizzeri e austriaci.
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