oldani federer

OLDANI WILD WEST: “ADORO QUANDO DICONO CHE CUCINO COME UNA DONNA" – PARLA LO CHEF STELLATO FINITO IN UNA POLEMICA PER AVER DETTO CHE IL CUOCO NON È UN MESTIERE DA DONNA: “UNA FAKE NEWS, COSTRUITA SU UNA REALTÀ. I NUMERI DICONO CHE LE CHEF FINO A QUALCHE TEMPO FA SI POTEVANO CONTARE SULLE DITA DI UNA MANO. ORA NON È PIÙ COSÌ” – LE QUOTE ROSA? NON SONO CONTRO MA…” – IL VIDEO CON FEDERER

 

Alessia Ripani per la Repubblica

 

oldani federer

L' armonia di una ricetta perfetta è data dall' equilibrio degli ingredienti. E così, nelle cose del mondo come in quelle della cucina, «se manca la donna, manca tutto». «Non ha senso parlare di un sopra o un sotto - dice lo chef stellato Davide Oldani - serve parità e collaborazione. Uomini e donne sono diversi, inutile negarlo. Ma solo insieme possono veramente creare il meglio per la società».

 

Oldani si ritrova unico uomo tra le ospiti chiamate a far sentire la loro voce sul palco di She' s Talk, il progetto di Mercedes dedicato all' universo femminile che parte con una domanda: «Come bilanciare vita e lavoro?».

 

Ci sono la giornalista e scrittrice Camilla Baresani, la presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi, la direttrice della Fondazione Laureus Italia onlus Daria Braga e l' attrice e giornalista Antonella Ferrari, che affrontando con coraggio la Sla, «è un esempio lampante della potenza delle donne». Loro a descrivere com' è difficile farsi largo e riuscire a realizzarsi pienamente nel proprio ambiente, e lui che a un certo punto raggiunge la postazione show cooking.

 

Stavolta ai fornelli c' è lei, un uomo. C' è un messaggio in questa scelta?

oldani federer

«No, non sono qui per cucinare ma per confrontarmi con ciò che è diverso da me, ed è questo che serve quando si affronta il tema del ruolo della donna e delle opportunità che gli vengono o meno negate. Quando parliamo di donne, del "problema delle donne" spesso si finisce per esasperarlo, alzando i toni e cercando lo scontro per creare conflitto. Abbiamo bisogno di parità, non di gerarchie, nonostante sia convinto che valgano molto più degli uomini. Le donne sono le uniche a dare la vita, cosa c' è di più straordinario?».

Lei ha anche dedicato all' argomento uno dei suoi libri. Le D' Onne lo sanno, il titolo che parte dal nome del suo ristorante, il D' O di Cornaredo, Milano. Ritratti di amiche di successo, da Cristiana Capotondi, alla Pina, a Federica Pellegrini. Donne che nulla hanno a che fare con la ristorazione.

«Sì, perché sono affascinato da ciò che non conoscono. E ho scelto le donne anche perché uno dei complimenti più belli che ricevo è "hai un palato da donna", o "fai una cucina da donna". Mi emoziono ogni volta. Credo che l' immagine riesca a restituire raffinatezza, delicatezza ed eleganza. È sublime».

 

Con quante donne lavora?

«Quattro donne fanno parte del mio staff, si occupano di pubbliche relazioni e rapporti con i clienti, comunicazione, amministrazione».

 

Nessuna in cucina.

intervista davide oldani

«Non è colpa mia se su 150 curriculum che arrivano a settimana, uno solo è di una donna».

Tempo fa è finito in una grossa polemica per aver detto quello dello chef non è un mestiere da donna, troppo duro.

«Una fake news, costruita su una realtà. I numeri dicono che fino a qualche tempo fa le chef si potevano contare sulle dita di una mano. Ora non è più così. Degli studenti dell' alberghiero statale vicino al mio ristorante, 60 sono ragazzi, 40 ragazze. Le cose stanno cambiando. Nelle cucine tristellate che ho frequentato ho visto in loro la stessa grinta e determinazione dei colleghi maschi. Quello in cui riescono meglio, però, è il tatto, dote preziosa».

 

Dunque inutile parlare di quote rosa?

«Non sono per le imposizioni. Non dico che sono contrario, ci mancherebbe, ma quello che conta è la meritocrazia. Altrimenti si finisce per fare un danno alle donne stesse, scegliendole in base a logiche che nulla hanno a che fare con il talento e le capacità. Un modo per mortificarne il ruolo».

davide oldani

 

E chi cucina a casa sua?

«Chi arriva prima si mette ai fornelli».

Parliamo di # MeToo. Lo chef Mario Batali, ormai ex socio di Bastianich, è finito nella bufera, accusato di molestie.

«Le molestie sono molestie, punto. Ho letto della 35enne che ha abusato di un ragazzino di 15.Non esiste uomo o donna, vanno denunciate e condannate, sempre».

lo chef davide oldani (1)cristina nonino e davide oldanigiuseppe sigurta,massimo gianolli, davide oldani, arturo artomDavide Oldanidavide oldani e evelina rolandidavide oldanidavide oldani chefmichele stanca natasha stefanenko e davide oldanidavide oldani050 evelina rolandi;davide oldani alf 2328I TRE CHEF LA MANTIA VISSANI OLDANI davide oldanisaturnino oldanidavide oldaniyoox and toiletpaper party davide oldani valentina fontana ph meschinayoox and toiletpaper party emanuele farneti davide oldani ph meschinaDAVIDE OLDANI E GUALTIERO MARCHESIyoox and toiletpaper party davide oldani evelina rolandi ph carmine contelo chef davide oldani (2)

 

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…