“SANREMO È LO STATO PONTIFICIO DELLA TV: ECUMENICO E POLITICAMENTE CORRETTO” – PIERO CHIAMBRETTI: “AMADEUS CON MATTARELLA SI È GUADAGNATO IL PARADISO QUALORA UN GIORNO DOVESSE LASCIARE L'ARISTON. IL MIO ERRORE PIÙ GRANDE? NON FARE IL BIS DEL FESTIVAL DEL 1997. QUANDO LA RAI ME LO OFFRÌ DISSI CHE SANREMO È COME IL MILITARE: SI FA UNA VOLTA SOLA" – IL FIDANZAMENTO CON LA VIOLINISTA DELL'ORCHESTRA DEL FESTIVAL ELENA MAJONI E IL FILM FLOP, LA SINISTRA CHE VOLEVA CANDIDARLO (“MA IO NON VOTO PIU’”) E IL CONTENZIOSO CON LA MADRE DELLA FIGLIA...
Estratto dell’articolo di Andrea Scarpa per “il Messaggero”
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A Sanremo nel 1997 per condurre il Festival si vestì da angelo: quando sarà, cosa pensa di meritare?
«Non lo so. Spero solo che nell'Aldilà non ci siano i virus e non ci sia bisogno del green pass».
Che ne pensa del Festival di Amadeus?
«Ho visto poco, ma ho letto le cronache. E il Festival dice che la tv generalista è viva e lotta assieme a noi. Sanremo è lo stato pontificio della tv ed è ecumenico, democratico e politicamente corretto. E poi Amadeus con Mattarella ha chiuso il cerchio magico, cosa che gli farà guadagnare il paradiso qualora un giorno dovesse lasciare l'Ariston».
Lo lascerà mai?
«Non credo che mollerà presto».
Per lei è una storia chiusa?
«L'ho fatto in tutte le salse: con Mike Bongiorno, con Pippo Baudo e con Raffaella Carrà. Non credo ci sia più bisogno di me».
Il suo errore più grande?
«Non fare il bis del Festival del 1997, quello con Mike e Valeria Marini. Quando la Rai me lo offrì dissi che Sanremo è come il militare: si fa una volta sola».
Quell'anno si fidanzò con la violinista dell'orchestra del Festival, Elena Majoni, che due anni dopo la lasciò ispirando il suo primo e unico film da regista e attore, "Ogni lasciato è perso", un flop clamoroso. Rita Rusic, che glielo produsse nel 2000, oggi dice che lei doveva continuare a fare cinema: perché ha mollato?
«Perché ho capito che non fa per me, anche se mi ha insegnato come fare meglio la tv e curare ogni dettaglio».
È vero che dopo quell'insuccesso si rifugiò in Messico?
MIKE BONGIORNO VALERIA MARINI PIERO CHIAMBRETTI
«Sì. Dopo essere andato al cinema la tv non mi voleva più, così andai da alcuni amici che avevano un resort in Messico. Volevo starci un anno ma dopo qualche mese mi chiamò Raffaella Carrà per arruolarmi nella giuria di qualità di Sanremo».
In passato le hanno chiesto di impegnarsi in politica più di una volta: è mai stato sul punto di accettare?
«Quelle offerte mi arrivavano dalla sinistra italiana durante gli anni di Rai3, la cosiddetta Telekabul di Sandro Curzi, ma non ho mai creduto ai politici. E siccome da tempo ormai si vota come se si partecipasse al Grande Fratello, non voto proprio più».
Nel 2002 fece un'intervista in cui diceva di aver avuto tantissime donne: vent'anni dopo come sta messo?
«Oggi sono pochissime, quasi nessuna. Sono in aspettativa. Mi fido di quello che dice Vittorio Sgarbi: la donna ideale esiste, l'importante è non incontrarla».
PIERO CHIAMBRETTI VALERIA MARINI
Con la madre di sua figlia ha un contenzioso legato agli alimenti da versare: a che punto siete?
«È una questione molto complicata, c'è un minore di mezzo e non ne posso parlare, ma se esiste una giustizia quella soddisferà tutti».
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