CHISSA' CHE HA PENSATO TIM BURTON, IL NEO-FIDANZATO DI MONICA BELLUCCI, QUANDO L'HA VISTA INDOSSARE LE "CIABATTINE" IN CASA - È L'ATTRICE A RIVELARE CHE NEL TINELLO DISMETTE I TACCHI E LASCIA RIPOSARE I CALCAGNI - PER LEI, 59 ANNI, COMUNQUE "L'INCONTRO CON TIM BURTON È STATO SPECIALE, È UN'ANIMA BELLISSIMA E SONO MOLTO FELICE" - "UN UOMO CHE MI HA EMOZIONATA AL DI FUORI DEL CINEMA? NE INCONTRERO' PRESTO UNO, CIOÈ..."
Estratto dell'articolo di Elvira Serra per "Sette - il Corriere della Sera"
monica bellucci tim burton foto di bacco (6)
Monica Bellucci ha la voce argentina mentre si scusa e chiede di posticipare l’intervista: è arrivata da poche ore a Città di Castello e c’è una tribù di cugine e parenti che le vuole far festa; solo a pranzo saranno una trentina. Ci risentiamo nel tardo pomeriggio, è più pacata, sempre felice di questa improvvisata che l’ha riportata alle origini, nella città dov’è nata, nel Paese che considera «casa», assieme ormai alla Francia.
È fresca della partecipazione alla Festa del Cinema di Roma, dove ha presentato Diabolik - Chi sei?, dei Manetti Bros, e Maria Callas: lettere e memorie, il documentario sul tour teatrale durato tre anni nel quale ha interpretato la Divina. Su quel tappeto rosso hanno colpito tutti le immagini di felicità piena e di tenerezza con le quali lei e il compagno Tim Burton hanno presentato il loro amore agli occhi del pubblico: se l’attrice italiana è apparsa nella sua piena fioritura, il regista statunitense non ha trattenuto una gioia cristallina.
Monica, glielo chiedo subito così ci togliamo il pensiero. Cosa ci può dire di questo amore?
«È sempre difficile parlare di un incontro privato. Posso dire solo che per me è un incontro umano speciale: Tim è un’anima bellissima e sono molto felice».
A 40 anni è diventata madre, a 50 Bond Girl. A 60 cosa vuole fare? Magari sposarsi di nuovo?
«Manca ancora un anno! L’importante per me è continuare a stare bene e fare cose che mi piacciono e mi stimolano. Ha dimenticato, per esempio, che a 45 anni sono diventata madre per la seconda volta e a 55 anni ho fatto teatro per la prima volta, con Maria Callas».
tim burton monica bellucci copertina paris match
Estremizzando il discorso di Pierfrancesco Favino a Venezia, lei, non greca, non avrebbe dovuto interpretare quel ruolo.
«Posso dire che anche Napoleone, adesso, è stato interpretato da un attore non francese (Joaquin Phoenix; ndr): il cinema non ha parametri. Però è un pensiero più che legittimo talvolta vedere un ruolo italiano importante e dispiacersi se non lo ha interpretato un italiano.
Anch’io per Maria Callas in principio ho pensato che forse sarebbe stato meglio se l’avesse interpretata un’attrice greca. Una delle prime rappresentazioni l’abbiamo fatta proprio nell’antico Odeon di Erode Attico ad Atene, perché era importante per noi avere il benestare del mondo greco prima di partire con la tournée internazionale». [...]
Ormai le capita sempre più spesso di lavorare con registe donne. Qual è la differenza con gli uomini?
«Essere una regista a Hollywood non è sempre facile e Catherine Hardwicke ha dimostrato di essere molto forte in un mondo complicato, raccontando tanti universi diversi. Ho appena finto di girare anche il nuovo film di Marjane Satrapi, pure con lei un’esperienza molto bella. Ecco, le donne certe volte riescono a raggiungere argomenti molto intimi che solo loro possono raccontare. Un esempio clamoroso è Il piacere è tutto mio». [...]
E lei che rapporto ha con il tempo che passa?
«Io sono come tutti. Mi dico che fare la guerra con qualcosa che è troppo più potente di noi è inutile. Ognuno ha il suo modo di far fronte al tempo che passa, ma già quando dici che il tempo sta passando sei fortunata. Io mi sveglio e sto bene e le mie figlie stanno bene e penso che questa sia la cosa più importante». [...]
Lei ha più di una casa, in diversi Paesi. Che cosa non manca mai in ognuna?
«In casa mia non mancano mai la pasta, il parmigiano, l’olio, le mozzarelle, prosciutto crudo e cotto, le cose che posso utilizzare per preparare la cena in un secondo quando rientro tardi».
monica bellucci agents secrets
Nella sua cucina a Parigi c’è la foto di Sophia Loren. L’ha mai incontrata?
«Per caso due volte, di sfuggita. Ma non ho bisogno di parlarle, è talmente meravigliosa, è già nel mio immaginario».
Lei è la sua erede naturale: è l’italiana più famosa nel mondo.
«È sempre molto difficile poter fare una descrizione di sé stessi, oggi c’è un modo di vivere l’immagine che è diversa dal passato. Io ho passione per quello che faccio, ma più diventi adulta e più acquisti distanza dalle cose. Mi piace il mio lavoro e ho voglia di vivere la mia vita: questa sono io». [...]
monica bellucci il patto dei lupi
C’è un ruolo che le sarebbe piaciuto interpretare?
«No, però ho sognato di diventare attrice guardando le nostre grandissime Anna Magnani e Giulietta Masina, Gina Lollobrigida e Sophia Loren. Poi ho scoperto le attrici francesi e americane, ma la mia voglia di cinema è venuta con quei film bellissimi che conosciamo tutti».
Qual è l’ultimo film italiano che ha visto?
«Io capitano di Matteo Garrone, un film stupendo, un colpo al cuore».
Lei sembra perfetta. Ma anche in casa sta con i tacchi?
«Ma no, ho delle belle ciabattine. E alla mattina accompagno mia figlia a scuola con gli stivalini bassi». [...]
Si è mai emozionata a lavorare con attori che lei considerava «grandi»?
«È successo quando ero molto giovane, per esempio in Under Suspicion, con Gene Hackman e Morgan Freeman, che per me erano due mostri sacri».
samuel le bihan monica bellucci il patto dei lupi
[...] Un uomo che l’ha emozionata incontrare, al di fuori del cinema?
«Ne incontrerò presto uno che mi incuriosisce molto: Renzo Piano».
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