1- COMUNIONE & DISSOLUZIONE PER FORMINCHIONI. VOLEVI FARE LE SCARPE AL BANANA, MA IL BANANA TI STA SPIACCICANDO COME UN FICO MATURO. BASTA LEGGERE “IL GIORNALE” 2- IL MAGO DALEMIX PARLA ORMAI COME UN BOSS DELLA SACRA CORONA: “SE C’È QUALCUNO CHE PENSA CHE IO SIA ORMAI UN CANE MORTO, BEH, CREDO CHE PROPRIO IN TERMINI DI CONSENSI REALI, NEL PARTITO E NEL PAESE, SI STIA SBAGLIANDO. E SE NE ACCORGERÀ” 3- POVERO AIRONE PASSERA, CHE GLI TOCCA LEGGERE OGNI GIORNO SULLA SUA CREATURINA BERLUSCONIANA. “ALITALIA 700 NUOVI ESUBERI. ORA È FINITA” (AI FRANCESI) 3- CAPUTI MI HAI? IL CALTA-MESSAGGERO PORTA PENE (ECCO A COSA SERVONO I GIORNALI)

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - A CHE PUNTO E' LA FARSA...
Consigli regionali che tremano come foglie per quattro note spese. Assessori che pagano per avere i voti della mafia. E' in queste due immagini tristissime il fallimento definitivo di una classe digerente che pensava di aver dato vita a nuove repubbliche. Ma qualcuno ha mai visto un De Michelis o un Martelli fare una squallida nota spese? Ma che diamine, la politica aveva una sua dignità e nel Psi giravano solo contanti.

E che dire della vecchia, cara, Diccì, che il suo punto più basso nel rapporto di forza con la mafia fu quando chiamò i boss della camorra per far liberare l'assessore Ciro Cirillo? Cioè, li convocò come quattro camerieri, mica li pagò tremando. E i voti? I voti si compravano? Ma stiamo scherzando? "A noi in Sicilia la mafia ce li dava pure gratis", ride un avanzo di garofano impenitente. E dopo aver ristabilito un minimo di proporzioni, caliamoci nella monnezza quotidiana.

2 - COMUNIONE & DISSOLUZIONE...
Ciao ciao, Forminchioni. Volevi fare le scarpe al Banana, ma il Banana ti sta spiaccicando come un fico troppo maturo. Basta leggere il Giornale intestato a suo fratello: "Pdl e Carroccio verso l'intesa sulla candidatura di Maroni. La Lombardia può rappresentare il laboratorio per le future alleanze nazionali e per una ricomposizione che pare inevitabile" (Giornale, p. 11). Su Repubblica, "Berlusconi sacrifica il Celeste. ‘Al Pirellone meglio se va Bobo" (p. 11).

Lacrime di coccodrillo su Libero: "Formigoni resta solo: troppi traditori" (p. 8). O troppi roditori? Forse lo scopriremo presto. Intanto continuano i calci dell'asino al governatore floreale. Oggi lo racconta il Corriere: "Ha creduto di essere diventato il capo'. E adesso Cl vuole il divorzio dal Celeste. Nel movimento tanti si vantano di lavorare perché non nasca una lista con il suo nome" (p. 13)

E ormai tutto fa brodo per azzannare il grande benefattore di sanità sussidiata, centri commerciali e cooperative rosse e bianche. "Il Celeste favorì la Compagnia delle Opere. Nuova indagine sulla giunta Formigoni. L'accusa: ‘mazzette per una discarica' (Cetriolo Quotidiano, p. 2). "Tangenti per una discarica'. Nuova tegola sul Pirellone. Indagati per corruzione i vertici della Compagnia delle Opere di Bergamo. ‘Agirono da mediatori'" (Stampa, p. 9). "E l'imprenditore Locatelli disse: ‘Formiga mi ha dato via libera'. Così nella discarica finì di tutto, amianto compreso, e anche nel sottofondo stradale della Brebemi" (Messaggero, p. 9).

3 - IL CANE MORTO NON E' IL MAGO DALEMIX...
"Bersani rottama D'Alema". Gode a tutta prima il Cetriolo Quotidiano. "Il segretario del Pd: ‘Non chiederò a Massimo di ricandidarsi'. L'ex premier: ‘Non spetta a lui decidere. Infatti mi ero rivolto al partito'. Dopo l'addio di Veltroni esplode la guerra fra il leader e il suo ex sponsor. Nuove firme false tra le 700 dell'appello dalemiano. E c'è anche un caso Bindi". Renzi sfotte: "Sto aiutando Pier Luigi". Il suo vice: "I rottamatori sono loro, li aspettiamo uno a uno sulla riva del fiume".

In estasi anche il Giornale: "Pd in mille pezzi: Bersani scarica D'Alema" (p. 13). Sul Corriere, "L'ex leader: ‘Siamo in piena battaglia. Volevo sostenere di nuovo il segretario, ma c'è chi pensa che debba andarmene..." (p. 11). Certo è che ha ragione il Messaggero, quando osserva che alla vigilia delle primarie, "rompere il fronte è un rischio per il segretario" (p.7).

Poi passa la Repubblica degli Illuminati e ci regala un'intervista al Mago del Copasir, che parla come un boss di periferia: "Se c'è qualcuno che pensa che io sia ormai un cane morto, beh, credo che proprio in termini di consensi reali, nel partito e nel Paese, si stia sbagliando. E se ne accorgerà" (p. 3).

4 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Aveva detto che si preparava ad abbassare la pressione fiscale, ci ha rifilato la solita manovra di tagli e nuove tasse. Il Rigor Montis è davvero un politico consumato. Consumato e che consuma. Un'intera nazione. Il tocco di classe, poi, è la violazione del tanto strombazzato Statuto del contribuente, con l'inculata retroattiva sulle detrazioni. Bell'esempio di Stato di diritto.

Per la gioia di chi ha già portato il grosso in Svizzera o in Olanda, il Corriere delle banche titola giulivo: "Così cambiano le tasse" (p.1). "Più Iva e meno Irpef, ecco le nuove tasse. Confermata la retroattività al 2012 delle detrazioni, salve le pensioni di invalidità. Il redditometro sarà pronto a fine anno" (p. 2). Poi, le marchette a costruttori e inquinatori seriali: "Cantieri veloci, via il silenzio-rifiuto. Meno tutele per le zone vincolate" (p.5).

Per fortuna che sulla Stampa c'è ancora qualcuno che fa delle domande. "Monti: ‘Tasse più alte? Chiedete a Grilli'. Alessandro Barbera osa chiedere al Monti Trilateral: "Presidente Monti, la riforma delle detrazioni fiscali equivale a un incremento delle tasse?". E il simpaticone risponde: "O lei ha sbagliato conferenza stampa o noi abbiamo sbagliato delegazione. Il ministro Grilli non è presente: la qualità della risposta che può darle è superiore a quella che potrei darle io" (Stampa, p. 3).
Su Repubblica, i frutti maestosi della riforma intestata al povero Biagi: "Precari under 35 raddoppiati in 8 anni e la laurea vale come il diploma tecnico" (p. 16).

5 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE...
"Più fonti rinnovabili e meno Co2. Ecco la svolta verde del governo. Il piano energetico nazionale punta anche a ridurre i consumi" (Stampa, p. 5).

6 - MA FACCE RIDE!...
Titolo a tutta prima pagina del Giornale: "La casta dei politici ricondanna Sallusti. -10 al carcere per il direttore". Nel resto delle redazioni italiane, migliaia di giornalisti invidiosissimi.

7 - CAPITANI CORAGGIOSI, MA UN PO' INCAPACI...
Povero AirOne Passera, che gli tocca leggere ogni giorno sulla sua creaturina berlusconiana. "Alitalia lasciata a terra dai capitani coraggiosi. 700 nuovi esuberi per tagliare 30 milioni. Ma finirà ai francesi. In 4.200 sono stati in cassa dal 2008. Ora è finita" (CQ, p. 8). "Rosso da un milione al giorno. Patrimonio bruciato, tagli, a terra la cordata dei patrioti" (Repubblica, p. 25). Certo che questo Rocco Sabelli, tanto caro all'ex banchiere comasco, ha proprio fatto un gran lavoro.

8 - MESSAGGERO PORTA PENE (A COSA SERVONO I GIORNALI)...
Se fossero stati 100 No-Tav o 200 disoccupati, avrebbero avuto una breve in cronaca di Roma. Invece i cento militanti di estrema destra del Movimento sociale per l'Europa che ieri hanno dimostrato nel nuovo palazzo della Provincia di Roma, voluto da Zingaretti per fare un favore a Parnasi, ottengono un bel titolone sul Messaggero di Calta-riccone: "Provincia, occupata la sede. ‘No allo spreco di denaro'. Blitz contro l'edificio che costa 263 milioni di euro". Pezzo con richiamo in prima a firma di Riccardo Tagliapietra (p. 11). Come si dice, la pietra taglia dove vuole il padrone?

Ma con l'arrivo in via del Tritone del duo da ringhio De Paolini-Laurenzi, botte da orbi anche per gli ex soci del Padrone, specie quelli che pensavano di essere più furbetti del Caltagirone Buono e ne hanno in qualche modo tradito la fiducia. Il segugio di razza Massimo Martinelli viene quindi adibito al racconto di una storiaccia di Grandi Stazioni, dove Caltariccone ha giusto qualche "interessenza", come avrebbe detto Enrico Cuccia. "Truffa a Grandi Stazioni sul palazzo d'oro di Venezia. In arrivo la richiesta di rinvio a giudizio per quattro. Un milione e 600mila euro a una società per un'attività non svolta" (Messaggero, p. 14). Tutta una pagina per dire che si tratta di amici di Massimo Caputi, del quale non si ricorda il passato a Siena come fiduciario di Caltagirone, ma il futuro in Prelios al fianco di Tronchetti Dovera.

9 - LINGOTTI IN FUGA...
"La Fiat rassicura i sindacati: non chiuderemo stabilimenti. Squinzi: ‘Ora cose concrete'. Ed è scontro con Marchionne. Crolla il mercato europeo a settembre (-11%). Fiat in picchiata (-18,5%)" (Messaggero, p. 18). Sempre nuovi amici e nuovi ciuccessi per il Furbetto in pulloverino.

10 - RCS: CACCIO I DIPENDENTI, MA NON CACCIO I SOLDI...
Per capire qualcosa su via Solferino e dintorni, se non si è letto Dagospia il giorno prima, tocca andare per "giornali minori". Libero scrive che "Rotelli sarà lo sceriffo del Corriere. Al primo azionista Rcs fuori dal patto di sindacato va la presidenza del Comitato consuntivo", che è quello che certifica la consunzione, ma oggi viene presentato come "un nuovo organismo che vigilerà sul piano industriale. Intanto si parla di 500 tagli" (p. 20).

11 - FREE MARCHETT...
Monteprezzemolo porta i cani sul treno e il Corriere scodinzola felice: "I cani extralarge a trecento all'ora. Su Italo con museruola e tappeto. Via libera agli animali sopra i 10 chili. Ticket ridotto del 70%. Le nuove regole per salire a bordo: prenotazione 24 ore prima e ‘carta d'identità" (p. 26)

12 - ULTIME DA UN POST PAESE...
"Auto blu e 8 finanzieri per la famiglia Papa'. Indagato il generale Poletti, ora voce del servizio segreto civile. La scorta per andare al mare o accompagnare i figli al celcetto. I militari a disposizione del parlamentare pdl sin dal 2001, quando venne ‘trasferito' al ministero della Giustizia" (Corriere, p. 15).

PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO colinward@autistici.org

 

 

BOBO CRAXI GIANNI DE MICHELIS BOBO CRAXI E GIANNI DE MICHELISformigoni berlusconi rullo BERLUSCONI A MILANO CON FORMIGONIPier Luigi Bersani e D AlemaBersani D'alema - Copyright PizziMONTI GRILLI MARIO MONTI E VITTORIO GRILLI jpegalessandro-sallusti-condannatoCORRADO PASSERA Zingaretti Nicola MASSIMO CAPUTIFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE SERGIO MARCHIONNE ROTELLI MONTEZEMOLOil generale PolettiALFONSO PAPA

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…