ciao 2020

AMADEUS-MORANDI? I “VIP” CHE SI UBRIACANO? MACCHÈ: L’UNICO VERO CAPODANNO ITALIANO IN TV ERA QUELLO RUSSO! – SU “CHANNEL ONE” È ANDATA IN ONDA “CIAO 2020”, UNA SPASSOSA TRASMISSIONE-PARODIA TUTTA IN ITALIANO (SI FA PER DIRE): IL FORMAT? UNA SPECIE DI SANREMO ANNI ’80, CON IL CONDUTTORE GIOVANNI URGANTI (IVAN URGANT) CHE PRESENTA CANTANTI COME “QUATTRO PUTANE”, “CREMA DE LA SODA”, “ARTI E ASTI”. IL TUTTO CON SOTTOTITOLI IN CIRILLICO PER CAPIRCI QUALCOSA… – VIDEO

 

 

Da www.sentireascoltare.com

 

ivan urgant ciao 2020

Un ora di show pensata in italiano maccheronico con canzoni, cantanti, presentatore e format inventati di sana pianta

 

Lo streaming è andato inevitabilmente virale su YouTube. Si tratta di un Festival Musicale di Capodanno andato in onda il 30 dicembre su un late show satirico russo ed ispirato alle gare canore italiane degli anni ’80.

 

ciao 2020 4

Il motivo di tanto successo è senz’altro legato alla lingua: l’intera trasmissione, tra canzoni e stacchetti, format e battute, è stata scritta e presentata in italiano, certo, un italiano maccheronico quanto si vuole ma italiano è, tanto che per l’intera durata del programma l’audience russa ha avuto a disposizione i sottotitoli in cirillico per capirci qualcosa.

 

ciao 2020 1

Il conduttore del programma, Ivan Urgant (qui nei panni del presentatore Giovanni Urganti) e il suo staff hanno pensato a tutto: il format della gara canora è una sorta di Sanremo e per i partecipanti sono stati trovati spassosi nomi di fantasia che vale la pena elencare: Julia Ziverti, Giorgio Criddi, Niletto Niletti e Claudia Cocca, La Soldinetta (?) e Vittorio Isaia, Giovanni Dorni, Arti e Asti (!), Piccolo Grandi (!!), Jony, Crema de la Soda, La Dora, Alessandro Pallini, Gigi, Quattro Putane, Ornella Buzzi, Enrico Carlacci, Stasi Primo Classi (!!!) e Dava.

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Poi abbiamo le canzoni, tutte hit locali – vedi ??????? ?????? di Artik & Asti – tradotte e riarrangiate secondo un gusto “italiano”. Come leggiamo nella presentazione dello show, questo è uno «spettacolo di canzone all’italiana presentato in modo simile ad uno show russo». Uno modo per prendersi gioco degli stereotipi italici da esportazione e delle modalità arcaiche di fare televisione in Russia.

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