massimo ciavarro

“COME FU ESSERE UN SEX SYMBOL? MA CHE NE SO. STAVO SEMPRE CHIUSO A CASA” – AMORI, DOLORI E BOLLORI DI MASSIMO CIAVARRO: "CON MOANA SONO STATO SOLO UNA SERA. NEL SUO LIBRO MI DIEDE VOTO 6 DATO CHE NON M’ERO TOLTO I BOXER – NICOLE KIDMAN? PRIVA DI OGNI SEX APPEAL. MARGHERITA BUY? STRESSATISSIMA COME OGGI" – E POI I FOTOROMANZI, IL BUEN RETIRO IN CAMPAGNA CON ELEONORA GIORGI ("AVEVAMO UN PROGETTO"), IL NO A MUCCINO E LA VITA ASCETICA: “MIO FIGLIO PAOLO E CLIZIA INCORVAIA SONO TERRORIZZATI QUANDO MI LASCIANO MIO NIPOTE….” – VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Candida Morvillo per corriere.it

 

 

massimo ciavarro sapore di mare

«Mi fa strano parlare con una giornalista. È un secolo che non faccio interviste».

Per questo l’ho cercata: per sapere dov’è e che fa Massimo Ciavarro, il biondino che negli anni ’70 e ’80 faceva impazzire le donne. «Dove sono non glielo dico, se no, mi prende in giro».

Io? Mai.

«In un Ashram nelle Marche».

E che ci fa in un Ashram?

«Vita ascetica, pratico yoga, cure ayurvediche, convivo con chi c’è. Ogni tanto, vengo qui per qualche giorno: è la mia fuga da questo mondo impazzito e folle. Abbiamo di colpo le persone maciullate alle porte di casa, il Covid, la crisi economica, energetica. E già c’erano il consumismo, i social… Poi, io meno sto a contatto con la gente e meglio mi sento».

 

(...)

Come finì a zappare la star dei fotoromanzi, il biondino di «Sapore di Mare 2»?

massimo ciavarro

«È più strano che sia finito nei fotoromanzi e al cinema piuttosto che, dopo, mi sia ritirato in campagna. Fin da piccolo andavo sempre con papà in un campo che aveva fuori Roma. Ma papà morì prestissimo: io avevo 13 anni. E prima di morire mi disse la frase che mi ha rovinato: Massimo, questa è forse l’ultima volta che ti vedo, prenditi cura di tua mamma e delle tue due sorelle. Mi ha lasciato ‘sto fardello a 13 anni. Presi in mano la sua attività, lui era commerciante: acquistava in tutta Europa e vendeva in Italia. Ma succede che tutto quello che compravo dovevo pagarlo e tutto quello che vendevo non mi veniva pagato. Così, quando a 14 anni mi offrirono un fotoromanzo, accettai».

 

Grand Hotel le dava cinque milioni di lire al mese.

massimo ciavarro antonella interlenghi grand hotel

«Erano tanti: ma i fotoromanzi andavano forte perché non c’era nient’altro, non c’erano fiction, social, niente. Poi da lì, arrivò il cinema. Ma non mi è mai piaciuto essere attore. Per recitare, devi essere narcisista, egoriferito, esibizionista. Io sono l’esatto contrario. Certo, non potevo sputare su una fortuna economica, ma il cinema mi metteva ansia e stress, appena ho potuto, ho fatto cose che mi somigliavano di più: l’azienda agricola, il produttore di tre film e di tre documentari, e oggi un’attività turistica a Lampedusa, dove organizzo pure, da 14 anni, un festival di cinema, Vento del Nord, con Laura Delli Colli».

 

 

(...)

Suo figlio Paolo, conduttore tv, ha conosciuto al Grande Fratello l’influencer Clizia Incorvaia e hanno un maschietto.

«Gabriele ha un anno, è bellissimo, anche se stando tanto a Lampedusa, non è che l’ho stravisto. Ma domenica, Clizia non c’era, Paolo doveva giocare a tennis e mi ha chiesto: lo tieni? L’ho preso. Il bimbo era un po’ sconcertato, Paolo terrorizzato che gli dessi cose che non gli vanno date. Infatti, gli ho dato una pallina da tennis e Paolo è uscito dal campo infuriato dicendo che era sporca di terra».

 

Come fu essere un sex symbol?

«Che ne so… Io stavo sempre chiuso a casa».

massimo ciavarro isabella ferrari mauro di francesco

La volta che usciva?

«Mi riconoscevano. Ma ci ero abituato: venivo da dieci anni di fotoromanzi e, in redazione, arrivavano tonnellate di lettere di fan. Vengo riconosciuto ancora oggi. La metà delle donne mi dice che aveva il mio poster nella cameretta. Faccio parte di quei dinosauri che riconoscono tutti. Oggi, invece, i personaggi nascono e spariscono».

Nei primi film, interpretava sempre il bel ragazzo che faceva innamorare tutte. Era così anche nella vita?

«Il contrario: avevo una fidanzata, stavo sempre con lei, costruivo reti da pesca, cucivo bandiere della Roma. Mi è sempre piaciuto costruire cose. Dopo, ho avuto un paio di anni di vita notturna: i miei anni più schifosi».

Fu allora che ebbe una storia con Moana Pozzi?

«Una storia? Ci sono stato una sola sera. Dopo dieci esami in Giurisprudenza, mi ero iscritto a una scuola di recitazione, la Scaletta, c’erano lei e pure Margherita Buy, già stressatissima come oggi. Moana era timidissima, sensibile, di buona famiglia, ricca. Una volta, stavamo chiacchierando e finimmo a letto».

Moana le diede voto 6.

eleonora giorgi massimo ciavarro

«Così scrisse nel suo libro, dato che non m’ero tolto i boxer».

Con Isabella Ferrari, la Selvaggia di «Sapore di mare» successe mai qualcosa?

«Ma no».

Con Nicole Kidman?

«Era carinissima, ma al di fuori da ogni tentazione. Giravamo Un’australiana a Roma, era giovanissima, una cavallona alta alta, tutta riccia, priva di ogni sex appeal. Quando si chiacchierava col regista Sergio Martino, diceva: io arriverò, io farò un gran carriera… Io e Sergio pensavamo: guarda ‘sta disgraziata. Fra noi, non ci fu niente. E poi stavo già con Eleonora, che mi mettevo a fare il pagliaccio?».

 

Eleonora Giorgi era il sogno erotico del cinema anni ’70 ed è stata sua moglie, negli anni della campagna.

«Avevamo un progetto condiviso: abbiamo costruito case, allevato animali, fatto l’olio, siamo stati bene, è nato Paolo. Preferivamo quello ai film. Poi, Eleonora mi ha lasciato, mi sono fidanzato con una svedese e, quando se n’è andata anche lei, mi sono detto che lì, da solo, rischiavo l’abbrutimento. Intanto, avevo già scoperto Lampedusa».

 

Ora, è fidanzato?

massimo ciavarro

«Ho una persona a cui voglio molto bene. Voler bene è di più dell’amore, che è una cosa un po’ folle, contorta».

In tv, ha confessato d’aver detto «ti amo» per la prima volta a 58 anni.

«È così».

L’ultimo film è Natale a 5 stelle di Marco Risi, del 2018. I copioni arrivano ancora?

«Arrivano. Gabriele Muccino mi voleva nella serie A casa tutti bene, ma, alla fine, lo stress da set non m’interessa. E non si tratta neanche di rifiutare dei soldi: ormai sono pagati bene solo i grandi protagonisti. L’attore lo fai se hai la passione e io non ce l’ho».

 

Che cosa ha voglia di fare nei prossimi anni?

«Vorrei come tutti, tranquillità. Vorrei non lottare contro i mulini a vento. E, per non capire e non vedere tante cose, vorrei essere stupido».

 

 

massimo ciavarro 2ciavarro giorgi 1ciavarro ferrariciavarro ferrari 4Laura Delli Colli e Massimo Ciavarro ciavarro ferrari 3MASSIMO CIAVARRO NICOLE KIDMAN

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…