1- TRA PIRELLONI GAUDENTI E ROTTAMATORI CHE SGUAZZANO TRA LE ARAGOSTE, CICCIONI DA 30 MILA EURO AL MESE (NOSTRI) CHE SI VANTANO DI “NON FAR LA SPESA DA VENT’ANNI” 2- CI SONO DUE LEADER POPULISTI CHE, SE SOLO AVESSERO L’ACCORTEZZA DI TACERE DA QUI ALLE ELEZIONI, ALLE PROSSIME POLITICHE RISCHIANO DAVVERO DI FAR SALTARE IL BANCO. GRILLO E DI PIETRO, QUELLI DELLA FAMOSA “ANTIPOLITICA”, RINGRAZIANO LO SFASCIO ALTRUI E SI PREPARANO A SFASCIARE IL PARLAMENTO. ROBA CHE SE SOLO MODIFICANO IL PORCELLUM DI UN MILLIMETRO, NELLA PROSSIMA ESTATE IL PREDICATORE DI SANT’ILARIO E TONINO ‘O ZAPPATORE SI RITROVANO DRITTI DRITTI A PALAZZO CHIGI. CON TANTI SALUTI AL RIGOR MONTIS E ALLE AMMUCCHIATE CENTRISTE DI PIERFURBY CASINI

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- SUICIDIO DI MASSA
Ciccioni da 30 mila euro al mese (nostri) che si vantano di "non far la spesa da vent'anni". Pirelloni gaudenti sui cui conti bancari "non risultano spese personali", come annota la Finanza. Rottamatori alla finocchiona che sguazzano tra le aragoste, per la gioia della Corte dei conti.

Ci sono due leader populisti che, se solo avessero l'accortezza di tacere da qui alle elezioni, alle prossime Politiche rischiano davvero di far saltare il banco. Grillo e Di Pietro, quelli della famosa "antipolitica", ringraziano lo sfascio altrui e si preparano ad andare in doppia cifra, come direbbero su Sky calcio. Roba che se solo modificano il Porcellum di un millimetro, nella prossima estate il predicatore di Sant'Ilario e Tonino ‘o zappatore si ritrovano dritti dritti a Palazzo Chigi. Con tanti saluti al Rigor Montis e alle ammucchiate centriste di Pier Furby Casini.

2- I NUOVI MOSTRI DELLA PISANA

Il Miliardario ridens salva la Poverini e pensa a "un'investitura di Montezemolo" (ipotesi del Corriere, p. 14), ma la coppia Batman-Taormina promette sfracelli. Repubblica squaderna i verbali di Francone Fiorito, 170 chili di eleganza ciociara: "La Polverini era stata avvertita". Così si rubava alla Regione.

Ecco le rivelazioni di Fiorito ai pm. "Ad ogni consigliere spettavano 100mila euro. Ero perseguitato da Lidia Nobili. Voleva sempre soldi, più di quanti gliene spettassero. Ormai era diventata un caso umano. Tra stipendio base, indennità e diaria arrivo a 31 mila euro al mese. Netti? Sì, netti. Poi c'erano i 21 mila che percepivo per il funzionamento del gruppo" (Repubblica, pp. 2-3).

Idem sul Corriere: "Tutte le accuse di Fiorito: ‘Ecco la lettera che informò la Polverini. Così il presidente Abruzzese spartiva i soldi. Si era perso il senso della misura. Tutti volevano denaro" (p. 2). "Lo show di Francone in tv: mi crocifiggono per un panino. Gli 81 euro alla Gs? Sarà stata la segretaria. Io non faccio spesa da oltre vent'anni" (Messaggero, p. 3). E se ne vanta pure.

"Scatta il blitz della Finanza. Alla Regione tremano tutti. I magistrati vogliono capire se il ‘sistema Fiorito' coinvolge anche gli altri partiti" (Stampa, p. 7). Impareggiabile Carlo Verdone: "Altro che torta, hanno svuotato la pasticceria" (Stampa, p. 8). E ha ragione da vendere l'ex ministro Galan: "Forza Italia ormai è come il Satyricon. In effetti bastava guardarli in faccia..." (Repubblica, p. 6).

Risultato? Come spiega Adalberto Signore sul Giornale di Paolino Berluschino, "Il Cav preoccupato dal Lazio. In dubbio il suo ritorno in tv. Berlusconi striglia i suoi: questa volta le Procure non c'entrano, la colpa è solo nostra. E congela la campagna mediatica. Il rischio: sperperare la rimonta nei sondaggi" (p. 9). Rimonta? Un po' triste il titolo di Libero: "Silvio dà il via alle pulizie con un occhio alle Politiche" (p. 6).

3- MA FACCE RIDE!
La Poverini non molla: "Sono stata tradita dal sistema. Io mai con le mani nel sacco" (Repubblica, p. 6).

4- AGENZIA MASTIKAZZI
"Nessuno presiede, si ferma il Senato" (Corriere, p. 17). Visti i timonieri, da Skifani alla Maga Mauro, non è neppure una cattiva notizia. Ma ieri Skifani aveva da fare: "Subito una legge per tutelare gli animali" (Corriere, p. 29). Questi pensano sempre a se stessi.

5- AGENZIA VIAGGI "LA CELESTE"
Il giornale diretto da Eziolo Mauro, per la par condicio geografica, si procura anche il rapporto della Finanza alla procura di Milano che indaga sulla Sanitopoli lombarda in salsa ciellina. "Le vacanze gratis di Formigoni. ‘Dai conti del governatore nessun rimborso a Daccò'. E in sei anni solo 1.500 euro spesi in viaggi".

L'aspetto più allucinante, scrivono le Fiamme gialle, è che "in entrambi i conti bancari del Presidente non risultano uscite relative a spese personali di qualsiasi naturale" (Repubblica, pp. 10-11). Dal voto di povertà al vivere a costo zero. Ma che cos'è? La decrescita felice o lo scrocco come religione?

6- E IL CETRIOLO QUOTIDIANO ROTTAMA MATTEUCCIO
Il giornale della ditta Padellaro&Travaglio sgonfia le gomme al camper del Rottamatore. "La sprecopoli renziana. Cene, viaggi, fiori, pasticcini: 5 anno a spese della Provincia di Firenze. La Corte dei conti passa al setaccio quattro anni di delibere: 70 mila euro per missione in Usa". Alla voce 'rappresentanza istituzionale' e' stato inserito di tutto, aragoste comprese" (p. 7, Davide Vecchi).

7- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
"Recessione anche nel 2013. Il Pil 2012 scende del 2,4%. Monti: l'anno prossimo -0,2%, ma comincerà la ripresa. Il premier: si vede la luce, nessun aumento delle tasse. Debito pubblico, via libera alla vendita dei beni dello Stato" (Stampa, p. 1) "Sul salva-spread della Bce c'è il rischio boomerang. Draghi in ansia per le condizioni troppo pesanti dello scudo. Se Roma e Madrid dovranno fare interventi troppo duri il rischio è una pioggia di vendite" (Stampa, p. 2).

Gode Libero: "Conti in disordine. Adesso i professori ammettono il bluff: Pil a -2,4 nel 2012. Previsioni riviste al ribasso. Monti: "Vendite del patrimonio pubblico per 1 punto di Pil. Nel 2013 saremo in pareggio" (p. 12). Intanto arriva finalmente qualche dato sul vero euro-progetto per l'Italietta del Rigor Montis: la cinesizzazione progressiva. "Roma, si lavora a ritmi cinesi con stipendi tra i più bassi d'Europa. Sottopagati i maestri e gli ingegneri italiani. Solo un pugno di ore, appena 68, separa la nostra capitale da Shanghai" (Repubblica, p. 36).

8- MEDIO-SBANCA, QUANTO COSTA AIUTARE I SOLITI NOTI
Mentre Gerardo Braggiotti si scalda a bordo campo, Nego Nagel prende tempo e gli ex compagni di Unipol vincono una green card nel Salotto Marcio. "Mediobanca pronta a ridurre le quote strategiche. Generali, Telecom e Rcs pesano sugli utili. Nagel: ‘Tra qualche mese progetto ad hoc'.

Unipol resta fuori da piazzetta Cuccia ma si accomoda nel salotto del Corriere" (Repubblica, p. 34). "Mediobanca, l'utile c'è ma cala del 78%. Nagel: ridurremo le partecipazioni. Ma tra i soci affiorano i malumori sull'ad". Il berluschino d'Algeria, Ben Ammar, prova a fare il pompiere: "Uniti con i manager, a Rcs serve un editore, non tanti editori" (Stampa, p. 25). Titolo shock sul Messaggero di Calta-riccone: "Mediobanca svaluta. Taglio da 573 milioni" (p. 23).

9- CORRIERINO A BOCCONI
Solidarietà al cronista finanziario Sergio Bocconi. Guardate come gli hanno titolato il pezzo di giornata sui padroncini: "Nuovo piano Mediobanca, cedola salva. L'utile a 81 milioni. Ben Ammar: Nagel resterà a lungo. Groupama non esce" (p. 42).

10- LINGOTTI IN FUGA
"Fiat prepara un piano in due mosse. Cassa integrazione prima, poi i modelli" (Repubblica, p. 35). Ma dalle colonne del Corriere imbazolito arriva un piccolo dispiacere per il Furbetto in pulloverino. "Perché la Fiat non mostra risultati interessanti come altri marchi? Mi auguro che i vertici dell'azienda dicano al governo come intendono competere con i concorrenti che stanno ottenendo margini''. Parole di AirOne Passera da San Paolo del Brasile, dove ha incontrato i manager locali del Lingotto (p. 1). Ma al signor ministro dello Sviluppo gli hanno delocalizzato il coraggio?

11- FREE MARCHETT
"Fiori e geometrie per donne double-face. Prada traduce in abiti le emozioni femminili. Da Emporio Armani il vestito diventa make-up. Giallo, arancio e turchese per la bohemienne di Scervino. Da Max Mara ancora fantasie e sfumature ispirate all'Africa". La Stampa di Torino prepara l'autunno caldo per le mogli dei cassintegrati (p. 20)

12- ULTIME DA UN POST-PAESE
"Giustizia malata. Stanno per arrestare il direttore del Giornale. Sallusti condannato a 14 mesi di galera per un articolo che non ha scritto: il 26 verdetto della Cassazione. La colpa? Non dei giudici, ma dei politici che non hanno mai cambiato una legge antidemocratica" (Giornale, p. 1). Il pezzo letteralmente incriminato riguardava una toga torinese.

Mai toccare i magistrati, in Italia: con loro si perde sempre. Si danno ragione tra loro e si assegnano pure ricchi risarcimenti. E il nostro paesello è l'unica sedicente democrazia dove i giornalisti possono finire in galera per un articolo sbagliato, o anche semplicemente sgradito a Lorsignori.

PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO colinward@autistici.org
"www.criticalmess.noblogs.org"

 

 

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