pio e amedeo belli ciao

IL CINEMA DEI GIUSTI “BELLI CIAO” CON PIO E AMEDEO, DIRETTO E SCRITTO DA GENNARO NUNZIANTE, PRODOTTO DA LORENZO MIELI PER “THE APARTMENT”, NON È ASSOLUTAMENTE IL FILM CAFONE CHE PENSATE O CHE, MAGARI, SPERAVATE CHE FOSSE. ANZI. E’ OPERAZIONE SOFISTICATA E POPOLARE – NUNZIANTE HA LAVORATO SULLA COMICITÀ CAFONISSIMA DEI DUE COMICI FOGGIANI, E HA CERCATO DI TOGLIERE LORO OGNI SCORRETTEZZA E VOLGARITÀ. NON IL SOLITO FILM DEL TERRONE CHE VA A NORD, MA QUALCOSA DI PIÙ PROFONDO - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

pio e amedeo belli ciao 2

Primo film del nuovo anno, il 2022, o forse ultimo del vecchio, il 2021, “Belli Ciao” con Pio e Amedeo, diretto e scritto da Gennaro Nunziante, prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment, non è assolutamente il film cafone che pensate o che, magari, speravate che fosse. Anzi. E’ operazione sofisticata e popolare. Ma anche divertente.

 

pio e amedeo belli ciao 7

Perché Nunziante, già regista e sceneggiatore di tutti i film di Checco Zalone, escluso l’ultimo “Tolo Tolo”, ha lavorato sulla comicità di pancia, cafonissima dei due comici foggiani di grande successo televisivo, e ha cercato di farli ragionare come due attori di commedia, di togliere loro ogni scorrettezza e volgarità che ne facevano i campioni di un certo tipo di comicità.

 

pio e amedeo belli ciao

Si permette così di non far battute sui personaggi gay, di trattare le donne con rispetto, di togliere le parolacce e di non farne due macchiette eccessive del profondo sud. E cosa c’è di più profondo sud di Foggia? Ma non solo questo. Perché il film, come mi ha spiegato lo stesso regista, nasce dall’inizio della pandemia, da quando i tanti meridionali che stavano a Milano per motivi di studio o di lavoro, sono dovuti rincasare di corsa al sud per non rimanere chiusi nella Zona Rossa e proprio la Milano che avevano tanto sognato, la Milano degli apericena, ha deciso di rimandarli a casa.

pio e amedeo belli ciao 8

 

Ma così facendo, ci mostra il film di Nunziante con Pio e Amedeo, ha finalmente riaperto il sud ai suoi abitanti, dopo anni e anni di fuga dalla Puglia verso Milano, come al tempo dei terruncielli milanesi al cientoperciento, facendoci capire quanto fossero più ricchi i tanti paesini del meridione rispetto al ricco Nord di Salvini&Fontana&Moratti. Insomma, un film politico, cioè un film comico-politico.

 

pio e amedeo belli ciao 1

I due amici di Sant’Agata di Puglia, la città di Tony Santagata, che avrebbe dovuto fare un cammeo nel film, si dividono. Il biondo Pio va a Milano diventando milanese e Amedeo rimane al paese rimanendo terrone. Quando Pio, ormai adulto e milanesizzato ritornerà, si scontrerà con Amedeo, farà pace con lui, con la promessa di lavoro e capitali da spostare nel paese, e inizierà un processo interessante di trasformazione dei due. Quindi.

 

pio e amedeo belli ciao 2

Non il solito film del terrone che va a Nord, ma qualcosa di più profondo. Il terrone che è andato a Nord e torna al Sud riscoprendo il Sud perché alla fine capisce quanto fosse sballato il sogno lombardo. Perché al Nord non c’è più il lavoro promesso. Ma solo miseria e contratti di merda. Unico film che affronta, pur in maniera comica, un argomento di grande interesse e di grande attualità cercando di evitare qualsiasi demagogia, “Belli ciao” cerca anche di dividere il più possibile il corpo comico di Pio&Amedeo facendone due corpi comici funzionanti da attori.

 

pio e amedeo belli ciao

E devo dire che Pio, nel suo voler fare il milanese con fidanzata e lavoro un po’ truffaldino che avrà le gambe corte è molto divertente, come è divertente Amedeo che non ha più bisogno della spalla per fare battute. Inoltre il film è pieno di notevoli figure di contorno, da Gegia come mamma di Pio che fa il suo ingresso clamoroso nella casa giardino del figlio apiazza Gae Aulenti, era stata schiaffata in una rsa, a Saverio Raimondo come collaboratore di Pio, a Francesco Scimemi come cassiere al supermercato.

saverio raimondo belli ciao

 

Ma Nunziante, che ricordiamo come autore comico di programmi fondamentali e divertentissimi della tv privata pugliese, “Filomena Cozza Depurada”, “Il polpo”, “Teledurazzo”, inventore di mille gag di Toti e Tata e ovviamente di Checco Zalone, non perde mai il controllo della costruzione del suo film e del percorso che cerca di far fare a Pio e Amedeo.

 

PIO E AMEDEO - BELLI CIAO

Da una parte c’è un discorso chiaro che spiega la fuga dal Nord e la fine del sogno della Milano di oggi, da un’altra c’è il tentativo di far crescere due comici di grandissima popolarità ma spesso non controllati verso un nuovo tipo di commedia non più scorretta. E gli slalom sulle situazioni a rischio che affrontano nel film non si contano. Meno scatenato, meno trash, ma più cinema. E commedia, che funziona dall’inizio alla fine. E’ così. In sala dal 1 gennaio.

belli ciao pio e amedeo belli ciao 3pio e amedeo belli ciao 4pio e amedeo belli ciao 6PIO E AMEDEO - BELLI CIAO

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO