belfast 2021festaroma

IL CINEMA DEI GIUSTI - È PIUTTOSTO BELLO "BELFAST", OPERA PIÙ PERSONALE DI MEMORIE IN BIANCO E NERO, CON QUALCHE ACCENNO DI COLORE, SCRITTA E DIRETTA DA KENNETH BRANAGH DOPO I SUOI SUCCESSI NELLA RISCRITTURA LIVE DEI CLASSICI DISNEY E DOPO LE SFORTUNE DEL KOLOSSAL "ASSASSINIO SUL NILO" ANCORA IN SALA - NON SARÀ MIKE LEIGH O KEN LOACH, FORSE LORO UN FILM COSÌ, UN PO’ NOSTALGICO E ZUCCHEROSO, NON LO AVREBBERO MAI GIRATO, MA GRAZIE A QUEL PO' DI ZUCCHERO È CANDIDATO A BEN SETTE OSCAR -  IN GENERALE, GLI HA FATTO BENE LA CURA DISNEY E LA CURA DA VECCHIA HOLLYWOOD - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

kenneth branagh e jude hill belfast

Sì.  È piuttosto bello "Belfast", opera più personale di memorie in bianco e nero, con qualche accenno di colore, scritta e diretta da Kenneth Branagh dopo i suoi successi nella riscrittura live dei classici Disney e dopo le sfortune del kolossal "Assassinio sul Nilo" ancora in sala.

 

jamie dornan belfast

Non sarà Mike Leigh o Ken Loach, è  evidente, e forse loro un film così, un po' nostalgico e zuccheroso, non lo avrebbero mai girato, ma grazie a quel po' di zucchero il film è candidato a ben sette Oscar, tre dei quali sono proprietà del solo Branagh, film-regia-sceneggiatura originale. Bel colpo.

 

jamie dornan belfast

E, in generale, devo dire che gli ha fatto bene la cura Disney e la cura da vecchia Hollywood. Pensiamo solo a come dirige il piccolo protagonista biondo Jude Hill nel ruolo di Buddy, o a come risolve qualsiasi tragedia con toni favolistici, anche se un po' di zucchero deve essergli rimasto fra le dita.

 

belfast il film di kenneth branagh

E infatti quan e là esagera non poco, con l'offerta ai suoi attori pur strepitosi, come Ciaran Hinds e Judi Dench nel ruolo dei nonni di Buddy, entrambi candidati all'Oscar, ma anche alla mamma di Caitriona Balfe, bravissima, di momenti di grande recitazione strappacore e strappanomination. Ma nel gioco, almeno per un po' ci caschiamo volentieri, anche perché questi intensi momenti di recitazione compensano una certa leggerezza di sceneggiatura.

 

jude hill belfast

Malgrado un'ambientazione cosi forte, la Belfast povera del 1966 con i protestanti che vogliono cacciare i cattolici, che sono spesso i loro vicini, malgrado una bella idea scenografica di quartiere dove si muove il piccolo Buddy tra casa dei suoi e casa dei nonni, scuola e cortile, non c'è una grande storia da raccontare. Il padre, Jamie Dornan, che lavora in Inghilterra, vorrebbe portarli lì al sicuro.

belfast

 

Ma Buddy non vuole lasciare i nonni e poi c'è una bimbetta, Catherine, che progetta di portare sulla luna. Inoltre che vita da poveri irlandesi avrebbero in Inghilterra? Anche se tutte le scene col nonno Ciaran Hinds sono divertenti e commoventi, adoro anche quando Buddy va al cinema a vedere Raquel Welch in "Un milione di anni fa" di Din Chaffey a colori, e i colori si specchiano negli occhiali della nonna, o vede due grandi western della nostra infanzia come "L'uomo che uccise Liberty Valance" di John Ford e "Mezzogiorno di fuoco" di Fred Zinneman, che sembrano adattissimi alla situazione di guerra civile e di scelte morali di allora e di oggi. Insomma, non fate troppo i cinefili snob. Non è più quel tempo. In sala da giovedì 24 febbraio.

belfast. belfast belfast. belfast 1

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