IL CINEMA DEI GIUSTI - E’ USCITO UN PO’ IN SORDINA “MISÉRICORDE”, DA NOI DIVENTATO CHISSÀ PERCHÉ “L’UOMO NEL BOSCO”, L’ULTIMO FILM DI ALAIN GUIRAUDIE CONSIDERATO DALLE RIVISTE SPECIALIZZATE FRANCESI IL MIGLIOR FILM DELL’ANNO, MA ANCHE FILM DI GRANDISSIMO CULTO QUEER - UN DRAMMA-COMEDY-CRIME CON TANTO OMICIDIO, IN CUI NON MANCANO ECCESSI (OMO)SESSUALI E MISCHIONI DI GENERI DIVERSI. OCCHIO AL PISELLONE ERETTO DI UN VECCHIO CURATO DI PROVINCIA, A LETTO COL GIOVANE PROTAGONISTA - UN FILM MAI BANALE, BENISSIMO SCRITTO, PIENO DI IDEE E ASSOLUTAMENTE DIVERTENTE… - VIDE
Marco Giusti per Dagospia
E’ uscito un po’ in sordina l’ultimo film di Alain Guiraudie, “Miséricorde”, da noi diventato chissà perché “L’uomo nel bosco”, presentato a Cannes lo scorso maggio con grande successo e considerato dalle riviste specializzate francesi, come i Cahiers du Cinéma, il miglior film dell’anno. Ma anche film di grandissimo culto queer.
Come ricorderanno gli spettatori “Lo sconosciuto del lago”, scritto e diretto da Guiraudie qualche anno fa, anche in questo dramma-comedy-crime con tanto omicidio, non mancano eccessi (omo)sessuali e mischioni di generi diversi. Occhio al pisellone eretto di un vecchio curato di provincia, a letto col giovane protagonista. Del resto da tempo il regista insegue un suo originalissimo progetto di cinema ambientato in provincia con scene di sesso, tutte gay, dal vero.
Anche in questo caso siamo nel pieno della oscura provincia francese. Lì si cala, da Toulouse, il giovane Jèrémie di Felix Kysyl, che va a trovare l’uomo che ha sempre amato sul letto di morte a casa della moglie. Ma se il figlio del morto, il rozzo Vincent, Jean-Baptiste Durand, ha solo voglia di menare e di rimandare a casa da dove è venuto il cittadino, la moglie, Catherine Frot, lo accoglie invece con fin troppo affetto. Contrariamente a quello che avremmo fatto quasi tutti, Jérémie decide di stare qualche giorno a casa del defunto ma la cosa non va giù per nulla a Vincent, che lo tormenta svegliandolo in piena notte.
E intanto torna a stringere amicizia con i personaggi del luogo, non proprio etero a dir la verità, compreso il prete e un grosso tipo che va avanti a Pastis. Anche quando ci scapperà il morto, e va detto che era inevitabile, Jérémie verrà corteggiato da tutto il paese. Il prete se lo porta a letto e perfino la vedova, che chiuderà il film accettando che l’innamorato del marito le stringa la mano nella notte. Grande finale per un film mai banale, benissimo scritto, pieno di idee e assolutamente divertente. Già in sala.
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