princess di roberto de paolis

IL CINEMA DEI GIUSTI – MAGARI NON È IL PERIODO MIGLIORE PER RACCONTARE STORIE DEDICATE ALLE PROSTITUTE NIGERIANE DI OSTIA, MA CI AVEVA MOLTO COLPITI A VENEZIA IL SECONDO FILM SCRITTO, DIRETTO E PRODOTTO DA ROBERTO DE PAOLIS, "PRINCESS" – DELICATO, RIUSCITO, INNOVATIVO, FUNZIONA COME RITRATTO COMMOVENTE DELLA VITA DELLE PROSTITUTE E DELLA PROTAGONISTA, SORTA DI CABIRIA MODERNA, CON TANTO DI PARRUCCHE COLORATE... – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

princess di roberto de paolis 5

Magari non è il periodo migliore per raccontare storie dedicate alle prostitute nigeriane di Ostia, anche se vorrei proprio sapere quale sarebbe il periodo politico migliore per parlare delle prostitute nigeriane di Ostia. Ci aveva molto colpiti a Venezia, dove aveva inaugurato la sezione "Orizzonti", il secondo film scritto, diretto e prodotto da Roberto De Paolis, "Princess", che forse non era stato troppo capito dalla giuria. Magari perché siamo un paese fortemente cattolico, dove ancora esiste l’idea de “La grazia di Dio” e del vivere in grazia di Dio.

 

princess di roberto de paolis 6

Come insegnava il frate di “Le notti di Cabiria” di Federico Fellini, che riconosce la grazia di Dio nella prostituta Cabiria (“L’importante è vivere sempre in grazia di Dio. Chi vive in grazia di Dio è contento…”). Ma l’idea della grazia di Dio, più che di Fellini, era del suo sceneggiatore, Pier Paolo Pasolini, che la riproporrà pochi anni dopo in “Accattone”. Sarà la grazia di Dio a salvare la vita a Cabiria.

 

Tanti anni dopo, eterni figli di Fellini e Pasolini, ritorniamo in qualche modo, pensata o meno che sia, alla grazia di Dio di Cabiria, anche se mediata dalla cultura spiritistica nigeriana (cosa che non sarebbe spiaciuta a Pasolini), in questo delicato, riuscito, innovativo “Princess”, che già ci aveva dato un bel film sull’amore tra due emarginati moderni come “Cuori puri”.

princess di roberto de paolis 4

 

Esattamente come in Cabiria, anche qui abbiamo una protagonista, Princess interpretata da una strepitosa e verissima nigeriana, Glory Kevin, che di “lavoro”, come dice lei, fa la prostituta nei boschi di Ostia e che si serve di una sorta di grazia magica per non sentire nulla dell’orrore di quello che fa o di quello che subisce.

 

princess di roberto de paolis 7

E, come in Cabiria, la struttura del racconto, una sorta di “picaresco moderno” come lo definiva Arbasino, verrà modulato dai tanti bozzetti di vita segnati dagli incontri con i suoi clienti/amanti più o meno mercenari. I maschi.

 

Ce n’è una bella selezione, camionisti che vogliono solo toccarle il culo, il vecchio romano che si fa fare un pompino mentre lei lo deruba, il ricco con macchina importante sciroccato e divertito di Maurizio Lombardi, bravissimo, che riprende un po’ dell’Amedeo Nazzari di Cabiria, il tassista napoletano Sasà Striano, il borghese Corrado Sassi, fino a incontrare l’uomo normale, Lino Musella, che in Cabiria era il più ambiguo François Perier, con cui sogna di avere una vita normale come quella di tutti.

 

princess di roberto de paolis 9

A differenza del film di Fellini, che aveva una morale in fondo cattolica, qui la grazia si può perdere solo guardando in faccia la realtà e scivolando nella vita senza protezioni magiche diventando così parte di un buio, la notte.

 

Costruito da De Paolis senza mai perdere un attimo lo sguardo sulla sua protagonista, un po’ alla Dardenne, il film funziona perfettamente come ritratto documentato e commovente della vita delle prostitute nigeriane e della protagonista Princess, sorta di Cabiria moderna, con tanto di parrucche colorate e sempre diverse che ne accentuano, come per la Masina, la forza un po’ clownesca con la quale si muove come in un mondo primordiale.

 

roberto de paolis

De Paolis non sembra però interessato al ritratto sociologico della realtà della suburra romana, quanto al percorso appunto picaresco o fiabesco della sua eroina. Mentre scioglie qua e là nella scena animali morti e animali vivi, che segnano punti importanti della storia come fosse più un horror che un’avventura post-pasoliniana. Bravissimi tutti i maschi, che sono tutti attori, e ancor più brave le ragazze, tutte nigeriane. E tutte vere, a cominciare da Glory Kevin. In sala da oggi.

glory kevin roberto de paolis princess di roberto de paolis 1princess di roberto de paolis 2princess di roberto de paolis 10princess di roberto de paolis 3maurizio lombardi glory kevin lino musella

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…