il ritratto del duca

IL CINEMA DEI GIUSTI - SVEGLIATE I SESSANTA E QUALCOSA: “IL RITRATTO DEL DUCA” DI ROGER MICHELL È IL LORO FILM - È UNA COMMEDIA DELIZIOSA, BENISSIMO SCRITTA, DIRETTA, INTERPRETATA CHE ALLA FINE CI RIPORTA A PARLARE DELLA DISASTROSA INGHILTERRA DI OGGI, DELLA PREPOTENZA, IERI COME OGGI, DELLA CLASSE DOMINANTE VERSO STRANIERI E MENO ABBIENTI. NE VIENE FUORI UNO DI QUEI PICCOLI FILM PERFETTI INGLESI PIENI DI BATTUTE E DI SOTTIGLIEZZE DI RECITAZIONE DOVE TUTTO FUNZIONA - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

jim broadbent e helen mirren il ritratto del duca

 

Svegliate i sessanta-settanta-anche ottantenni, ovviamente vaccinati, che questo è il loro film. E che non si confondano con The Batman, mi raccomando. E si deve ammettere che il cinema inglese, per un certo tipo di commedia intelligente, è una sicurezza.

 

Questo “Il ritratto del Duca” di Roger Michell, il regista di “Notting Hill”, presentato a Venezia fuori concorso a settembre, con due protagonisti meravigliosi come Jim Broadbent e Helen Mirren nei ruoli di Kempton Bunton e sua moglie Dorothy, una vecchia coppia di Newcastle che si arrangia in un’Inghilterra pre-Beatles, reazionaria e bacchettona, è una commedia deliziosa, benissimo scritta, diretta, interpretata che alla fine ci riporta inevitabilmente a parlare della disastrosa Inghilterra di oggi.

roger michell a venezia

 

Il vecchio Kempton Bunton, tassista e all’occasione panettiere, pieno di sensi di colpa per la morte della figlia, si è buttato a testa bassa nella lotta per non far pagare il canone della BBC agli anziani e ai veterani di guerra, anzi di due guerre. Finisce anche qualche giorno in galera per difendere le sue idee.

jim broadbent e helen mirren il ritratto del duca

 

Più estroso che rivoluzionario, come lo definisce il regista, oggi si direbbe attivista, non è affatto seguito nelle sue follie dalla moglie Dorothy, ma è visto con simpatia dal figlio Jacky. Con l’acquisto da parte del governo inglese del ritratto del Duca di Wellington, The Duke, di Francisco Goya per 140 mila sterline, trova più che giusto rapire il quadro dalla National Gallery di Londra e chiederne un riscatto per una giusta causa, quella di liberare dal canone vecchi e veterani.

il ritratto del duca

 

Dopo averlo riportato al museo, affronta un processo nel quale si dichiara non colpevole di furto, aiutato dal mondano avvocato Hutchisnon, marito dell’attrice Peggy Ashcroft. Michell fa un preciso ritratto dell’Inghilterra povera di provincia dei primissimi anni ’60 e della già più attiva e luccicante Londra, ma anche della prepotenza, ieri come oggi, della classe dominante inglese verso stranieri e meno abbienti.

 

jim broadbent e helen mirren il ritratto del duca

E inserisce i suoi due protagonisti in una storia vera costruita però secondo i toni da commedia alla “I soliti ignoti”. Ne viene fuori uno di quei piccoli film perfetti inglesi pieni di battute e di sottigliezze di recitazione dove tutto funziona. Jim Broadbent e Helen Mirren sono uno spettacolo. Dal 4 marzo in sala.

 

helen mirren jim broadbent il ritratto del duca

 

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…