NO ZALONE NO PARTY – MEDUSA ARCHIVIA UN 2014 CON UTILE E FATTURATO IN CALO – PESA L’ASSENZA DI UN VERO BLOCKBUSTER COME FU “SOLE A CATINELLE” NEL 2013 – QUOTA DI MERCATO IN FLESSIONE AL 7%

giampaolo letta premiatogiampaolo letta premiato

di Andrea Montanari  per “Milano Finanza

 

Inutile o quasi, in termini economici, avere vinto un Oscar - con La grande bellezza di Paolo Sorrentino - se poi non si hanno campioni d'incasso come Sole a catinelle. Lo certificano i numeri del bilancio di Medusa Film, la società cinematografica controllata da Mediaset che ha chiuso il 2014 con un calo del giro d'affari di oltre 40 milioni, anche per il minor successo di alcune delle pellicole lanciate l'anno scorso. In particolare, la società presieduta da Carlo Rossella e guidata dal vice presidente e ad Giampaolo Letta ha archiviato lo scorso esercizio con un fatturato di 109 milioni (-28% rispetto al 2013), un risultato operativo di 32,2 milioni (-18,3%) e un utile di 23 milioni (-21,8%).

 

 A pesare sui risultati sono stati i minori ricavi cinematografici (17,7 milioni, -52%), legati in larga parte all'assenza di veri blockbuster (film di grande incasso) della forza di Sole a catinelle di Checco Zalone (record storico d'incassi nel 2013, 51,9 milioni che da solo è valso l'8,5% del mercato italiano nel suo complesso) ma anche la consistente diminuzione del fatturato relativo alla vendita dei diritti televisivi (87,4 milioni, -17,5%). E la mancanza di una pellicola da Guinness ha fatto perdere quote di mercato a Mediaset  che è scesa dal 13,5 al 7,2%, anche perché lo scorso anno il film della scuderia del Biscione più visto nelle sale cinematografiche è stato quello di Aldo Giovanni&Giacomo, Il ricco, il povero e il maggiordomo, che ha incassato 13,1 milioni.

serena autieri carlo rossellaserena autieri carlo rossella

 

Va detto però a onor del vero che se l'Oscar attribuito a La grande bellezza non ha garantito un grande fatturato a Medusa, la sua messa in onda su Canale5, in prima assoluta, nel marzo 2014 portò ascolti record (8,86 milioni di telespettatori, il 36,11% di share) che hanno garantito elevati introiti pubblicitari al gruppo Mediaset.

 

L'andamento dell'azienda guidata da Letta va poi inquadrata in un contesto di mercato alquanto difficile, visto che l'Italia da anni registra cali rilevanti sul fronte delle presenze al cinema. Il box office l'anno scorso ha registrato incassi totali per 575 milioni (-7,1%) con un calo dei biglietti venduti da 97,4 a 91,5 milioni. Tra le cause di questa flessione la presenza di numero inferiore di blockbuster nel corso della stagione, lo scarso risultato (-3,5%) del periodo natalizio e l'ampliamento dei new media (pay tv, web).

f Sole a catinelle b ab b cfb d fd d abd ed f Sole a catinelle b ab b cfb d fd d abd ed

 

Medusa, sul fronte televisivo, ha visto calare il giro d'affari ma ha visto aumentare il peso di Sky, la grande rivale di Meidaset  Premium, in qualità di cliente: la pay tv ha garantito ricavi per 20,3 milioni (+58,6%). Infine, nel primo bimestre di quest'anno, a fronte di un incremento del 7% del box office (10,2 milioni), Medusa ha incassato 6,8 milioni perdendo ulteriormente quote di mercato (7° posto assoluto con il 4,5% rispetto al 5° del febbraio 2014). «Il numero di film che si prevede di distribuire nel 2015 sarà inferiore a quello del 2014 e questo farebbe ritenere che la quota di mercato possa essere inferiore al 7,2%», dicono i manager della società. Perciò si confida nel nuovo film di Zalone previsto per il prossimo Natale, che potrebbe portare la quota di mercato al 10%. (riproduzione riservata)

“il ricco, il povero e il maggiordomo” di aldo giovanni e giacomo 6“il ricco, il povero e il maggiordomo” di aldo giovanni e giacomo 6“il ricco, il povero e il maggiordomo” di aldo giovanni e giacomo“il ricco, il povero e il maggiordomo” di aldo giovanni e giacomo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...