“CINEPANETTONE ? NO, E’ UN CINEPOLPETTONE!” - IL REGISTA NERI PARENTI STRONCA IL "SUPER VACANZE NATALE" DI DE LAURENTIIS: "È UNA COSA FATTA CON GLI AVANZI "- DE SICA CI METTE IL CARICO: “QUEGLI SPEZZONI SI POSSONO VEDERE GRATIS SU YOUTUBE”- CLAUDIO AMENDOLA: “COL PRIMO 'VACANZE DI NATALE', QUELLO VERO, RACCONTAVAMO UN’ITALIA CHE SAPEVA RIDERE DI SE STESSA. ORA NON C’E’ PIU’ L’ITALIA” - VIDEO
Fulvia Caprara per “la Stampa”
Il primo a sparare a zero, è stato Neri Parenti, autore di un esercito di cinepanettoni doc, da Vacanze di Natale '95 a Colpi di fortuna , del 2013: «Si tratterà, forse, di un cinepolpettone, una cosa fatta con tutto quello che avanza. Se avessero chiesto a me di dirigerlo, non avrei saputo da dove cominciare. Mi dicono che è come un "meglio di", ma non è che uno può ridere per un' ora e mezzo, è una cosa geneticamente impossibile».
Poi gli ha fatto eco Christian De Sica: «Dopo 32 anni di collaborazione Aurelio De Laurentiis non ci ha nemmeno avvertito, poteva almeno dircelo. Il film non l' ho visto, ma mi sembra una sciocchezza, quegli spezzoni si possono vedere gratis su Youtube». Anche Massimo Boldi non ha mai nascosto le sue forti perplessità, evitando però di fare dichiarazioni sotto uscita perché parlare significherebbe solo fare pubblicità a un film avversario.
FERILLI E DE SICA IN VACANZE DI NATALE A CORTINA
Insomma, l' operazione nostalgia di Super Vacanze di Natale , regia di Paolo Ruffini (da oggi in 400 sale), non nasce sotto una buona stella e il neo-regista, alla vigilia dell' uscita, sente il bisogno di scusarsi: «Per educazione e per mia forma mentis, io, dai maestri, sono anche pronto a prendere gli schiaffi. La loro amarezza mi dispiace e mi rammarica tantissimo, ma nei loro confronti posso esternare la grande gratitudine per aver fatto ridere me e tutta l' Italia, e per aver reso la mia adolescenza migliore».
Poteri che, evidentemente, oggi si sono esauriti. Invece di una nuova avventura, quest' anno Luigi e Aurelio De Laurentiis presentano un mosaico di 32 titoli della serie, prodotti nell' arco di 35 anni, interpretati da oltre 200 attori e benedetti da un incasso complessivo pari a 400 milioni di euro: «Volevamo prenderci una pausa, poi mio figlio ha avuto l' idea di celebrare l' anniversario». Una festa diversa dalle precedenti: «I film che facevamo erano costosissimi, girati sempre con tempi di lavorazione molto stretti. Solo per farli arrivare in sala ci vuole un milione e mezzo.
I tempi eroici del cinema italiano sono finiti, gli spazi di uscita sono brevi e quindi recuperare i soldi oggi è ancora più difficile».
La ricetta, nel tempo, è rimasta sempre uguale: «Da 7 a 12 settimane di riprese, 4 o 5 boati di risate per film, 20 brani musicali, tanti comici e attori brillanti. Se esiste una formula dei film di Natale, questi sono elementi».
Stavolta la fase ideativa è iniziata con il montaggio: «Ci siamo trovati davanti a 80 ore e passa di film - spiega Luigi de Laurentiis -, e dovevamo decidere di rimetterli insieme in un modo che piacesse alle nuove generazioni come a quelle dei settantenni».
Il risultato è a rischio overdose. Un tripudio di «vaffa» e di «mortacci tua», aperto, come annuncia Ruffini nelle sue note di regia «con un milanese e un romano che sfrecciano tra le Dolomiti a bordo di una Ferrari scintillante. Il primo grande conflitto della storia. La storia del film, ma forse anche la storia del nostro Paese...».
Poi via al catalogo degli orrori: «La scurrilità, l' esibizione delle grazie femminili, la cafoneria della borghesia che spesso sorpassa la volgarità dell' ignorante, il proletario arricchito che ostenta il denaro con sfacciataggine e tracotanza, la classe dirigente che non perde occasione per mettere le corna alla moglie, le "paparazzate", il cinquantenne che si accompagna con una ragazza che potrebbe essere la figlia...».
CHRISTIAN DE SICA VACANZE DI NATALE 1983
La critica, ammette De Laurentiis, «ci ha messo un po' per guardare questi film con interesse» eppure, secondo Ruffini, «il mondo dei film di Natale è un mondo più bello, dove la leggerezza vince sempre e dove la scorrettezza è meravigliosa. Si tratta di un cinema vero, popolare».
Con Super Vacanze di Natale , conclude il regista in un sussulto epico, «pensiamo di aver realizzato qualcosa di storico». La parola, adesso, passa agli spettatori.
KARINA HUFF AMENDOLADE SICA VACANZE DI NATALEVACANZE DI NATALE A CORTINA neri parentisuper vacanze di natalevacanze-di-natale-a-cortina-cinepanettone-de-sicaCHRISTIAN DE SICA VACANZE DI NATALE 1983