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LA FRUSTA SFRECCIÒ COME UN LAMPO NERO. IL PRIMO COLPO FU SUI TESTICOLI. LUI SI INARCÒ DI PIACERE: “GRAZIE PADRONA” - WELCOME AD ALBANY, NEW YORK CITY, L’UNICO CASTELLO BDSM RIMASTO AL MONDO, DOVE I CLIENTI (NE HA OSPITATI 6 MILA) ARRIVANO PER GODERE DELLE PRATICHE SADOMASO 

da www.thedailybeast.com

 

schiava fetishschiava fetish

Ancor prima che la frusta schioccasse, le dita dello schiavo si erano chiuse in un pugno. Aveva una maschera che copriva totalmente il viso, il mento poggiato su un collare che gli stringeva il collo, era incatenato al tavolo, con le braccia e le gambe allargate, la bocca spalancata. La frusta sfrecciò come un lampo nero. Il primo colpo fu sui testicoli. Lui si inarcò di piacere: «Grazie padrona». Era come se il suo corpo avesse preso vita, come se l’energia si fosse trasferita dalla dominatrice al sottomesso. Una cosa che poteva provare solo nello scantinato della casa di Albany, New York.

 

La frusta cantò di nuovo: «Grazie padrona». La Mistress Couple, 28 anni, ha colpito lì dove aveva ferito la volta precedente, poi ha carezzato i genitali del suo schiavo. Al piano di sopra la casa è normale: un salotto, un tavolo, un pianoforte, una stanza con bagno, e una collezione di bottiglie vuote, per lo più di vino francese, che negli anni sono state aperte da “Master R”, il fondatore di “La Domaine Esemar”, l’unico castello BDSM rimasto al mondo, un business legale in attività dal 1993, dove i clienti arrivano per godere delle pratiche sadomaso.

schiava al dungeons di new yorkschiava al dungeons di new york

 

“Master R” ora ha 65 anni e ha passato la frusta a “Mistress Couple”, che è a capo del castello e addestra le altre padrone che ci lavorano. Vive a tempo pieno a “La Domaine”, insieme a una decina di schiavi. Negli anni ‘80 “Master R” dava lezioni alla “National Gallery” e a “Yale” sulla cultura folk americana, poi nel 1991 incontrò una donna che si faceva chiamare “Mistress Collette”, e insieme coronarono il sogno di aprire lo chateau in stile bondage.

 

pratiche bdsmpratiche bdsm

L’ultimo legittimo, “Le Chateau” in Portogallo, chiuse negli anni ’80. Dagli anni ’70 non ne era rimasto nemmeno uno negli Stati Uniti. Chi faceva parte della scena fetish, operava privatamente. Così, nel novembre 1993, “La Domaine Esemar” aprì ufficialmente, dotato di ogni attrezzatura e giocattoli fetish: toletta della masturbazione, maschere anti-gas, un “Wall of Fame” dei vibratori, una cabina per il “crossdressing”, catene che scendono dal soffitto, imbracature e fruste, specchi, la sedia chiamata “Vlad the Impaler”, coltelli di varia lunghezza, roba in pelle, aggeggi per la respirazione, morsetti, manette, parrucche, croci, cera, una scatola di legno con due buchi (uno per il pene, l’altro per i testicoli) per i feticisti spaccapalle, tavoli rotanti, bisturi, la crudele gabbia dove dormono gli schiavi.

nello scantinato la domainenello scantinato la domaine

 

In 21 anni “La Domaine” ha avuto 6.000 clienti provenienti da 25 diversi paesi, e oltre 500 coppie. Le coppie generalmente stanno un week end, si dedicano all’esplorazione sessuale, e discutono del BDSM come stile di vita. Il cliente singolo può affittare un master che dia lezioni personalizzate. Paga ma non fa sesso, per non varcare la linea della prostituzione. Le coppie invece possono fare sesso.

 

nella gabbia del dungeonnella gabbia del dungeon

Quando il castello indice un party, si invitano solo amici stretti e il sesso è permesso. E’ a una di queste feste che si presentò la “Mistress Couple”, nel 2010, che racconta: «Fino ad allora non sapevo nemmeno di poter avere orgasmi. Ero totalmente inesperta». Come prima esperienza fu sculacciata da 30 persone. Divenne poi schiava fissa di “Master R” e “Mistress Collette”. Quando si allontanava dal posto, seguiva il protocollo: doveva chiedere il permesso di “giocare” con altri o di tornare al castello. Questione di dedizione e lealtà.

 

lo schiavo destinylo schiavo destiny

E’ normale che a “La Domaine” si entri come schiavo e si diventi dominatore. I clienti che frequentano assiduamente il castello, hanno il permesso di viverci. E’ il caso dello schiavo “Destiny”, adottato nella casa da un anno, dopo 4 anni di frequentazione. E’ un 64enne addestratore di animali, che racconta: «Ho imparato quanto sia profonda una relazione BDSM. Ho scoperto che non devo sopprimere i miei sentimenti, non devo sempre costringermi ad essere un carattere forte».

le domain esemar   mistressle domain esemar mistress

 

A “La Domaine” la sottomissione non è sinonimo di debolezza. Schiavi e dominatori sono ugualmente importanti. Qui si tengono i corsi per sperimentare entrambi i ruoli. Si apprendono le tecniche bondage per 200 dollari al mese, il corso dura fino a 18 mesi.

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