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CORONA DI BUGIE – LA FURIA DEI REALI BRITANNICI: "FALSITA' SU CARLO E DIANA" - NEL MIRINO NETFLIX E HARRY - ALDO GRASSO: “NON È UNA SERIE SULLA REGINA, MA SULLA CORONA COME ISTITUZIONE, SUI SUOI RITI E SULL'IMMUTABILITÀ DI CONVENZIONI CHE S'INFRANGONO SU UNA SOCIETÀ IN TUMULTUOSO CAMBIAMENTO. L'OSTACOLO PIÙ EVIDENTE DI QUESTA STAGIONE STA NELLA VICINANZA CRONOLOGICA DEI FATTI E DEI PERSONAGGI” - VIDEO

 

1 - «THE CROWN», IL DRAMMA D'EPOCA PIÙ RIUSCITO DEGLI ULTIMI ANNI

Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

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«Trovo sia pericoloso farsi nemici a destra, sinistra e al centro». «No, se si è a proprio agio ad avere nemici». In questo scambio velenoso tra la regina Elisabetta e il nuovo primo ministro Margaret Thatcher sta l' essenza della quarta stagione di The Crown (Netflix): la coabitazione, per la prima volta nella storia britannica, di due donne al potere.

 

E con l' arrivo a corte di Diana Spencer, si completa un triangolo femminile che trasmette alla serie una chiave inedita attraverso cui leggere le trasformazioni della Corona. The Crown è il period drama forse più riuscito degli ultimi anni: grazie al lavoro di Peter Morgan come showrunner, a una scrittura con poche sbavature che migliora di anno in anno, a una fotografia che sa valorizzare ogni dettaglio, la serie si consolida come prodotto e progetto di riflessione sul senso della monarchia più famosa e pop del mondo.

gillian anderson margaret thatcher in the crown

The Crown non è una serie sulla regina Elisabetta (qui ancora interpretata da Olivia Colman, più disinvolta e meno austera), ma sulla Corona come istituzione, sui suoi riti secolari e persino sull' immutabilità di convenzioni che s' infrangono su una società in tumultuoso cambiamento.

 

Le comparse sulla scena di Thatcher (Gillian Anderson) e di Diana (Emma Corrin) sembrano minare certezze e solidità della famiglia reale (spesso ridicolizzata). L' ostacolo più evidente di questa stagione sta nella vicinanza cronologica dei fatti e dei personaggi (con qualche cedimento gossiparo).

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Abbiamo tutti vissuto da vicino la storia tormentata tra Carlo e Diana o i conflitti sociali che hanno caratterizzato l' era Thatcher, motivo per cui certe rappresentazioni risultano eccessivamente caricaturali: come la scena in cui la Lady di Ferro si presenta a una battuta di caccia in tailleur blu e scarpe eleganti durante il temuto soggiorno di Balmoral, mentre la famiglia reale si dedica all' apoteosi del Barbour.

 

2 - THE CROWN. LA FURIA DEI REALI BRITANNICI «BUGIE SU CARLO E DIANA» NEL MIRINO NETFLIX E HARRY

Cristina Marconi per “il Messaggero”

 

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Mentre tutto il Regno Unito torna a rivivere con emozione gli anni di Diana e di Margaret Thatcher nella serie The Crown disponibile da domenica su Netflix, c'è chi con quella ricostruzione patinata, in cui le verità storiche sono talvolta piegate alle esigenze drammaturgiche, non è affatto d'accordo: i diretti interessati. Dai piani alti dei palazzi reali e in particolare da Clarence House, residenza del principe Carlo, sono giunte voci di scontento e accuse di «crudeltà» nei confronti della versione fornita nella quarta serie, decisamente più critica nei confronti dei Windsor rispetto alle precedenti.

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Una fonte vicina al principe di Galles ha riferito al Mail on Sunday che The Crown «riporta a galla cose che sono successe in tempi molto difficili 25 o 30 anni fa senza un pensiero per i sentimenti delle persone», facendo presente che questo «non è né giusto né corretto, visto che così tante delle cose raccontate non corrispondono alla verità».

 

LE ACCUSE La fonte ha definito il programma Netflix «un lavoro da troll con un budget hollywoodiano», soprattutto per quanto riguarda Carlo e Camilla. E un'eco di scontento è arrivata anche da parte di William, che riterrebbe che «i suoi genitori siano stati sfruttati e presentati in un modo falso e semplicistico per fare soldi», mentre Buckingham Palace si era limitata ad osservare in passato che The Crown è una «interpretazione romanzata di eventi storici».

helena bonham carter principessa margaret in the crown

 

A suscitare polemiche anche molto accese come quella del famoso polemista Piers Morgan, che descrive una famiglia reale «incandescente» di rabbia, c'è il fatto che Harry proprio con Netflix abbia firmato un contratto d'oro per produrre documentari, film e programmi per bambini insieme alla moglie Meghan.

 

IL SILENZIO Viste le battaglie che il secondogenito di Diana ha condotto fino ad ora in nome della privacy della sua famiglia, in molti hanno notato come il suo silenzio su The Crown, che già nelle passate serie aveva fatto un ritratto non del tutto lusinghiero della sua famiglia, e la sua collaborazione con Netflix siano particolarmente fuori luogo. Già in passato Peter Morgan, creatore di una serie sulla cui qualità nessuno ha dubbi, aveva detto che «talvolta devi rinunciare all'accuratezza, ma non devi mai rinunciare alla verità».

charles dance in the crown

 

Le licenze poetiche nella serie sono varie, e alcune risultano degne di particolare nota. La prima è la lettera scritta da Lord Mountbatten poco prima di morire in un attentato dell'Ira la mattina del 27 agosto del 1979 in cui consiglia a Carlo di trovare una «ragazza dolce e innocente, con un buon carattere e senza passato». Quel giorno non scrisse niente, ma esistono lettere in cui lo il prozio consiglia al giovane di divertirsi prima di trovare la donna giusta.

 

La seconda inesattezza riguarda la visita della Thatcher a Balmoral: lei non è andata via in anticipo e non è stata una tortura come descritto in un episodio, che riassume così un fatto vero, ossia il disagio che la figlia del droghiere diventata primo ministro proverà sempre nei confronti della regina, nonostante la stima reciproca. Infine Diana arrivò a Balmoral un anno dopo e Elisabetta in quell'occasione non era presente.

matrimonio harry e meghan

 

E anche la scena in cui Filippo esorta Carlo a sposare la giovane Spencer mentre viene scuoiato un cervo è frutto di immaginazione, visto che il consiglio, molto meno perentorio, arrivò ben dopo, quando Diana era ormai al centro dell'attenzione della stampa e la sua posizione andava chiarita davanti al mondo. Di famiglia nobilissima, la ragazza sapeva esattamente come comportarsi e non aveva il problema di dover superare i test della famiglia reale, essendo cresciuta in un ambiente affine.

 

la regina elisabetta alla cerimonia di londra

CAMILLA Le forzature sono particolarmente vistose, secondo gli esperti, nella descrizione del rapporto con Camilla, con cui Carlo ha interrotto i contatti per almeno cinque anni per poi riprenderli nel 1986, quando il matrimonio era oramai irrimediabilmente danneggiato. Ma davanti a un racconto così avvincente, in molti hanno il timore che questa, giusta o sbagliata, è la versione che passerà alla storia.

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