
IL RAMOSCELLO D’ULIVO NON FUNZIONA – MALGRADO CHE “IL GIORNALE” E “LIBERO” DEGLI ANGELUCCI INFILZINO URBANO CAIRO OGNI SANTO GIORNO, IL “CORRIERE” INTERVISTA SALLUSTI: ‘’FINORA MELONI NON HA FATTO GRANCHÉ, È VERO. MA HA BISOGNO DI DIECI ANNI - VITTORIO FELTRI? I SUOI RAPPORTI CON ME SONO PESSIMI, I MIEI CON LUI SONO OTTIMI – RENZI? BERLUSCONI LO CONSIDERAVA IL SUO FIGLIO POLITICO - NON ERA UNA BUFALA IL CASO BOFFO: ERA STATO DAVVERO CONDANNATO PER MOLESTIE TELEFONICHE, INFATTI NON CI HA MAI QUERELATI’’ - CHI LO RAFFIGURA COME UNO STATISTA O COME UN EVASORE FISCALE O COME UN GRANDE IMPRENDITORE O COME UN PUTTANIERE VEDE SOLO UN ASPETTO: BERLUSCONI ERA TUTTE QUESTE COSE INSIEME, E MOLTO DI PIÙ...” - RISULTATO DI TANTA GRAZIA? IL GIORNO DOPO L'INTERVISTA, CIOE' OGGI, IL GIORNALE DI SALLUSTI SPARA UN ALTRO SILURO CONTRO CAIRO...
Articolo di Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera” - Estratti
GIORGIA MELONI ALESSANDRO SALLUSTI
Lei ha scritto un libro con Giorgia Meloni. Cosa ne pensa davvero?
«Che è una novità. Non le interessa durare; vuole cambiare il Paese. Finora non ha fatto granché, è vero. Ma ha bisogno di dieci anni. Le si chiede conto di una storia da cui è stata generata: una genealogia culturale, non fisica. Però ai politici del Pd non viene mai chiesto conto della tradizione diversamente ma altrettanto illiberale e antidemocratica da cui vengono».
Che editore era Silvio Berlusconi?
«Ideale. Il clima delle riunioni con lui era talmente colloquiale che una volta Confalonieri gridò, in milanese: “Uè bagàj”, ehi ragazzi, “quando entra il presidente del Consiglio ci si alza in piedi!”. Solo una volta mi ha fatto una richiesta, con un tono di voce ultimativo, che non era il suo: “Dovete pubblicare un articolo per chiedere scusa a Fini!”.
VITTORIO FELTRI - ALESSANDRO SALLUSTI
Con Feltri decidemmo di non pubblicare nulla. Poco dopo Berlusconi richiamò, a bassa voce: “Mi sono allontanato un attimo dalla riunione. Non penserete mica di fare questa sciocchezza? Ho dovuto dirvelo per dargli soddisfazione...”».
Qual è il suo giudizio su di lui?
«Berlusconi è stato unico. Chi lo raffigura come uno statista o come un evasore fiscale o come un grande imprenditore o come un puttaniere vede solo un aspetto: Berlusconi era tutte queste cose insieme, e molto di più. Mi ha raccontato sua figlia Marina che quando lo fecero Cavaliere portò tutti a Roma. La cerimonia era all’Eur, ma prima volle andare al Quirinale. La figlia bambina chiese: papà, che ci facciamo qui? E lui: “Un giorno questa sarà la nostra casa”».
Lei nel libro racconta che il sindaco Pd di Predappio le affidò un messaggio per Berlusconi.
«Voleva trasformare la casa del fascio in un grande centro studi sul fascismo. Berlusconi ci pensò qualche mese. Poi mi disse che non si poteva fare. La sinistra l’avrebbe usato contro di lui».
Come sono davvero i suoi rapporti con Vittorio Feltri?
«I suoi con me sono pessimi, i miei con lui sono ottimi».
Com’è possibile?
«Io ringrazio il destino di aver giocato con Maradona: perché il Feltri degli anni 90 e dei primi anni 2000 era il Maradona del giornalismo. Ma un Maradona sovrappeso di venti chili non può giocare. L’età ora lo costringe a bordocampo. E lui lancia improperi contro quelli che in campo ci stanno ancora».
Nel libro lei racconta molte cose, ma non il caso Boffo. Lo rifarebbe?
«Sì. Non era una bufala: Boffo era stato davvero condannato per molestie telefoniche, infatti non ci ha mai querelati. Non mi piace distruggere le persone. Ma c’era una guerra civile mediatica, pro o contro Berlusconi. Molti erano contro. Non noi».
silvio berlusconi matteo renzi
Di Renzi cosa pensa?
«L’ho stimato, mi ha deluso. Non ci trovo nulla di scandaloso se si fa pagare per le sue conferenze; ma un ex premier non fa un libro contro la premier in carica. Pensare che Berlusconi lo apprezzava moltissimo, lo considerava il suo figlio politico».
Addirittura?
«Una volta mi mostrò un appunto. Era il progetto dell’alleanza tra due partiti: Forza Silvio, cui attribuiva il 16%, e Forza Renzi, che quotava al 26. Sognava di governare l’Italia con lui. Gli dissi che era impossibile. Rispose che le cose possibili lo annoiavano, perché le sanno fare tutti».
alessandro sallusti daniela santanche
Cosa le è rimasto della storia con Daniela Santanché?
«Non rinnego le donne della mia vita. Né Daniela, né le mie due mogli. Ora sono felice con la mia compagna».
"Il Giornale" contro Cairo
Dino Boffo
giorgia meloni con antonio e giampaolo angelucci festa 80 anni il tempo
ALESSANDRO SALLUSTI - LA VERSIONE DI GIORGIA
SILVIO BERLUSCONI ALESSANDRO SALLUSTI
alessandro sallusti antonio angelucci silvio berlusconi
ALESSANDRO SALLUSTI - GIORGIA MELONI - MARCO TRAVAGLIO - MEME BY DAGOSPIA
los angelucci del rione sanita vignetta by macondo
patrizia groppelli alessandro sallusti 1
patrizia groppelli alessandro sallusti 2
ALESSANDRO SALLUSTI - NICOLA PORRO - VITTORIO FELTRI - 2010 - FOTO LAPRESSE
ALESSANDRO SALLUSTI - VITTORIO FELTRI