CORTOCIRCUITO A LUCI ROSSE PER LE FEMMINISTE AMERICANE! – LA BIOGRAFIA DI CANDIDA ROYALLE, EX ATTRICE HARD CHE NEL 1984 HA FONDATO LA PRIMA CASA DI PRODUZIONE DI PORNO PER DONNE, RIACCENDE IL DIBATTITO TRA LE FEMMINISTE AMERICANE: DA UN LATO, C’E’ CHI CONSIDERA IL PORNO UNA “FORMA DI VIOLENZA TRA LE DONNE”, DALL’ALTRO, CHI PENSA CHE SI POSSA FARE DEL PORNO "ETICO"– LA STESSA ROYALLE, MORTA NEL 2015 A 64 ANNI, HA DOVUTO COMBATTERE FEROCEMENTE CON PARTE DEL MOVIMENTO PROPRIO PER GLI STESSI MOTIVI…

Estratto dell’articolo Elena Tebano per il “Corriere della Sera”

biografia candida royalle

 

Un libro appena pubblicato dalla storica di Harvard Jane Kamensky dà finalmente il riconoscimento che si merita a Candida Royalle, attrice, regista e produttrice americana morta nel 2015 a 64 anni. Royalle, il cui archivio è conservato nella prestigiosa università americana, è colei che nel 1984 ha fondato Femme Productions, la prima casa di produzione che ha fatto porno per donne.

 

Royalle era stata una pornostar negli Anni 70 e poi era passata dall’altra parte della macchina da presa, insoddisfatta per la direzione sempre più «violenta» che stava prendendo il settore. La sua biografia, ricostruita da Kamensky in Candida Royalle and the Sexual Revolution: A History From Below, è anche la parabola del difficile rapporto del femminismo con il mondo della pornografia.

 

candida royalle 4

Negli Anni 80 Royalle ha combattuto ferocemente la parte del movimento femminista che vedeva nel porno una forma di violenza contro le donne. […]. E il conflitto tra femministe anti porno e femministe pro-sesso è tutt’altro che risolto: dura anche oggi ed è una delle grandi faglie che fratturano il movimento delle donne. L’industria pornografica nel suo complesso fa ancora troppo poco per rispettare le donne (quelle che ci lavorano e quelle che ne fruiscono).

 

 Ma oggi ci sono molte epigone di Candida Royalle, a cominciare dalla regista femminista svedese Erika Lust, convinte che un porno etico, in cui le donne non siano meri oggetti funzionali agli uomini, sia possibile. […]

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