1- “IL FATTO” VI SPIEGA CHE COS’È LA LIBERTÀ DI STAMPA IN ITALIA PUBBLICANDO LA TABELLA DEI “CONTRIBUTI” DI FINMECCANICA AI GIORNALI. “IN UN FOGLIETTO CONSEGNATO DA BORGOGNI AI MAGISTRATI, LE PUBBLICITÀ DEL GRUPPO PUBBLICO. COMPRESI GLI SPOT DI AUTOPROMOZIONE”. APPREZZATE COME I SOLDI SIANO SGANCIATI DALLE TIRATURE. MA SOPRATTUTTO COME DIMINUISCANO TRA IL 2010 E IL 2011, NON SOLO PER COLPA DELLA CRISI, MA PER COME ALCUNI QUOTIDIANI OSANO OCCUPARSI DELL’INCHIESTA SUI FONDI NERI 2- DALEMIX SEMPRE IN QUOTA: DOPO I VOLI GRATIS, DECOLLA ITALBROKER-FINMECCANICA 3- MARPIONNE IN FUGA E I MONOSILLABI EMESSI DAI MINISTRI ELSA FORNERO E PASSERA 4- DE GENNARO ASSOLTO IN RAMPA DI LANCIO PER UNA BELLA POLTRONA IN FINMECCANICA 5- CONTINUA IL SUCCESSO DELLA SOAP ”T’ADORIAM MONTI DIVINO” (I FATTI SEPARATI DALLA BAVA)

A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1- MANGIATOIA DI STATO...
"Finmeccanica, il governo preme: "Serve una soluzione rapida". Guarguaglini nega le dimissioni. Casini: mazzette? Caso lunare". Intanto Giulietto Tremendino, dopo aver negato di conoscere Lorenzo Cola, ritrova la memoria da gran professore: "Tremonti dai pm: "Vidi Cola una volta in ufficio da Andreotti" (Corriere, p. 14). Dopo di che lo sanno anche i muri che Finmeccanica era un pascolo su cui vigilava (si ride) Gianni Letta e che il coraggioso statista della Valtellina se n'è sempre tenuto alla larga.

Salvo che all'ultima tornata di nomine, dove grazie allo scandalo Bisi Bisignani che indeboliva l'Eminenza Azzurrina, ha fatto felice Bobo Maroni piazzando una marchetta alla Lega Nord con la nomina di Giuseppe Orsi come amministratore delegato. La Stampa esalta il ruolo del Monti Mario l'Arrotino: "Finmeccanica, interviene Monti", titola a tutta prima. Dentro, Francesco Grignetti racconta "il sistema": "Fatture false da 800 mila euro. Servivano per i fondi neri. Il commercialista Iannilli ammette illeciti in favore di Selex" (p. 11).

Sul Cetriolo Quotidiano, Marco Travaglio si dedica ai tanti "Innocenti a loro insaputa" della banda che guida(va?) Finmeccanica. "Alle confessioni di Tommaso Di Lernia, il bancomat di Finmeccanica, sulla mazzetta di 200 mila euro consegnata nella sede Udc al tesoriere Pino Naro perché Casini e Cesa erano fuori, l'onorevole Roberto Rao, braccio destro di Piercasinando, replica: "Affermazioni ridicole: Casini non ha un ufficio al partito". Alibi granitico, che però dimostra al massimo che Di Lernia sbagliò indirizzo" (p.1).

2- SILENZIO, PAGA FINMECCANICA...
Il Cetriolo Quotidiano vi spiega che cos'è la libertà di stampa in Italia pubblicando la tabella dei "contributi" di Finmeccanica ai giornali. "In un foglietto consegnato da Borgogni ai magistrati, le pubblicità del gruppo pubblico. Compresi gli spot di autopromozione" (p.4). Apprezzate come i soldi siano sganciati dalle tirature. Ma soprattutto come diminuiscano tra il 2010 e il 2011, non solo per colpa della crisi, ma per come alcuni quotidiani osano occuparsi dell'inchiesta sui fondi neri.

Sul Secolo X12, che in un anno ha visto la pubblicità di Finmeccanica crollare da 60 mila a 5.950 euro, potete leggere anche le intercettazioni da cui si vede come Borgogni e un suo collega di nome "Simone" la pensavano su un noto giornale della Capitale (p.3 e non P3, fare attenzione).

3- VOLA SU TUTTO IL MAGO DALEMIX...
"Scandali, D'Alema sempre in quota: dopo i voli gratis, decolla Italbroker" (Giornale, p. 10) Mentre a Roma la procura chiede l'archiviazione - come ti sbagli - sul caso Rothkopf, "per l'ex premier ecco un altro imbarazzo: i due milioni pagati a Finmeccanica da una società guidata da un suo amico". Gian Marco Chiocci racconta che "i rapporti tra Italbroker e la holding della difesa risalgono a ben prima dell'era Guarguaglini. Precisamente al 1994, quando vince un appalto nei settori infortuni, trasporti e vita.

Da allora il contratto è automaticamente rinnovato, senza gare. Il presidente della Italbroker che lavora con le più importanti istituzioni si chiama Franco Lazzarini, amico di vecchia data di D'Alema e del Pd Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, col quale ha convissuto sotto lo stesso tetto utilizzando pure un'auto dell'amico allorché venne beccato contromano in autostrada. Qualche anno prima, col solito amico al ministero dei Trasporti, l'assicuratore ottiene una consulenza per il brokeraggio delle Ferrovie". Lazzarini "nega la mazzetta a Borgogni e ammette solo di aver dato una mano alla fondazione di Burlando, Maestrale".

4- T'ADORIAM MONTI DIVINO (LE OPINIONI SEPARATE DALLA BAVA)...
"Mario qui praticamente sei a casa tua", le parole con cui lo accoglie Herman Van Rompuy possono definire la giornata. La prima di Monti in Europa, in veste di presidente del Consiglio, è un'accoglienza che più calorosa non poteva essere. Sia il presidente del Consiglio europeo che il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso, spendono elogi sulla persona, sul nuovo premier, ma anche sullo studioso, sull'accademico, sull'uomo di cui rimarcano "il talento", la "visione", che non solo rappresenta l'Italia ma che può dare consigli agli altri membri della Ue per uscire dalla crisi dell'euro".

Attacco corrosivo (della dentiera) del pezzo intitolato "Il professore al debutto: confermo per il 2013 il pareggio di bilancio", godibile sul Corriere della Sera (p.3 e non P3, fare attenzione). Pezzo pressoché in fotocopia quello firmato da Marco Zatterin per la Stampa (p. 3) e contrabbandato dal desk della "Busiarda" come "Retroscena".

Non sempre il giornalista è solo il mestiere più bello del mondo.

5- THE PALE KING (CONTROLLI FORMALI E NOIA)...
"I ministri chiedono più tempo. Giarda: "Dobbiamo studiare" (Repubblica, p. 4). "Monti rassicura l'Ue: "Obiettivi confermati, ma bisogna valutare l'effetto recessione" (p. 6). Questi sembrano usciti dalla testa di David Foster Wallace.

6- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
"Caccia a 30 miliardi in due anni, pressione per una mini-patrimoniale. Spesa per interessi e sovrastima del gettito da evasione fiscale le altre due emergenze" (Repubblica, p. 6). "La sanità. Troppi ricoveri, esami e medicine. Gli sprechi in corsia costano 15 miliardi" (Repubblica, p. 9).

Tira l'acqua al proprio mulino Illustrato Fiat, che sermoneggia così: "Solo un giovane su 10 entra in azienda con tutte le garanzie. Il Contratto unico punta ad eliminare almeno in parte l'enorme massa di lavoratori precari" (Stampa, p. 9). Lo scrive Tonia Mastrobuoni, figlia di Pio Mastrobuoni, ex potente portavoce di Giulio Andreotti.

7- COME TI CONCIO IL DITO MEDIO DI BOSSI...
"Dalle quote latte a Roma Capitale: stanno smontando il sistema Lega. Debutto anti Carroccio per l'esecutivo Monti: cancella il ministero del Federalismo, istituisce quello della Coesione e chiede agli allevatori del Nord di pagare le multe Ue" (Giornale, p. 15).

La Stampa di Mariopio Calabresi dedica una falsa apertura di prima pagina a Napo Presidente Capo: "Immigrati, Napolitano: "Chi nasce qui deve essere italiano". Benissimo, era ora. Poi passa il Pd e riesce a farci sorridere: "Una legge entro Natale".

8- SILENZIO, ABRAMO BAZOLI CERCA FUORI IL NUOVO PASSERA...
Per il Giornale, Nane Bazoli cerca il colpo grosso fuori casa e all'elenco dei candidati si aggiungono Lorenzo Bini Smaghi (l'ex nobilastro della Bce) e Massimo Della Ragione, di Goldman Sachs (p. 25).

Sul Corriere delle banche azioniste, si registra quanto segue: "Intesa, stretta sul manager esterno. Il consiglio della banca prende atto delle dimissioni di Passera (NOTIZIONE, eh?). Torna in corsa Vittorio Grilli. Benessia: soluzione corale. Enoc: cerchiamo il meglio sul mercato" (p. 35). Speriamo che questo "meglio sul mercato" poi accetti.

Sul Sole 24 Ore, "Bazoli al rush finale sul vertice Intesa: sondato anche Grilli. Le fondazioni insistono sul ticket interno Morelli-Miccichè" (p. 1 del secondo dorso). Interessante, anche se titolato a cazzo, l'approfondimento di Marigia Mangano sul dopo Airone: "I dossier caldi: da Rcs ad Alitalia. Il successore di Passera e la complementarietà con il presidente sulle quote strategiche".

9- MA FACCE RIDE!/1...
Silvio Berlusconi in tribunale a Milano: "Le mie ospiti sono vittime dei pm" (Repubblica, p. 16).

10- LOMBROSIANI PER SEMPRE...
Ritagliare e rimirare la foto del capo del partito di maggioranza relativa, onorevole Berlusconi Silvio, mentre si beve il suo ultimo cafferino (della giornata) al tribunale di Milano (Stampa, p. 6). Se ne apprezzino il capello tinto, rifritto e impomatato. E soprattutto, la profonda solitudine da boss.

11- MA FACCE RIDE!/2...
"Meloni: Basta Porcellum, fa eleggere le veline". Questa l'ha detta l'ex ministronza (Repubblica, p. 14). Verso un limite di statura (non oltre 1,60) per le candidate Forrest Gump?

12- TUTTI PAZZI PER FAZIO (FERRUCCIO)...
Altro che ministro di Topo Gigio. L'emissario di don Verzè nel governo del Banana di Hardcore ha un figlio con quote interessanti. Lo scopre Vittorio Malagutti: "Il ministro imprenditore. Mentre Ferruccio Fazio era alla Sanità, la sua Tecnodim ha fatto affari d'oro. Con don Verzè". Il caro e simpatico luminare: "Nessun conflitto d'interessi, avevo affidato l'azienda a mio figlio" (CQ, p. 8). Proprio come Pietro Gambadilegno Lunardi (lo chiamava così Giulio Tremonti).

13- LINGOTTI IN FUGA...
Come previsto da tutti, meno che da quei tre poveracci di Saccon Sacconi, Bonanno Bonanni e Cappuccetto Angeletti, il compagno Marpionne estende il modello Pomigliano dove gli serve. "Fiat, Fiom pronta allo sciopero generale. Marchionne: presto nuovi accordi con i sindacati. Il ministro Fornero: questione delicata" (Repubblica, p. 26). Sì "questione delicata", cara professoressa. Veda di studiarla al più presto.

Sull'intera vicenda, bellissimo pezzo di Giorgio Meletti: "Lo spread Fiat" (CQ, p.1). "Non sfugge l'imbarazzo dei monosillabi emessi dai ministri competenti, Elsa Fornero e Corrado Passera. Di fronte a un gruppo che vuole la politica fuori dal governo e il governo e il sindacato fuori dall'azienda, in che lingua potranno sillabare un discorso di politica industriale?".

14- PAESE REALE...
"Il prof separato alla mensa dei poveri. "A scuola non sanno nulla". Francesco, 47 anni, insegnante di greco e latino al liceo, va a mangiare ogni giorno alla mensa di Sant'Egidio. Ad Alessandra Arachi del Corriere (p. 27) racconta: "I primi tempi ho dormito in auto, mi lavavo alle fontanelle. Ora divido una casa con tre universitari: con quello che guadagno non posso permettermi di più".

Il suo stipendio è di 1630 euro al mese e il giudice - un vero genio della matematica, diciamolo - al momento della separazione ha deciso un assegno di mantenimento di 1250. Ha trovato una stanza in affitto con tre universitari, "ma sotto quel tetto non può portare i suoi figli perché la sua ex moglie non glielo permette".

Secondo voi a questo professore di liceo quanto gli girano i coglioni quando sente parlare di stock option o quote rosa?

15- PAESE SURREALE...
"G8, De Gennaro assolto: non invitò a mentire. La Cassazione cancella la condanna per l'ex capo della polizia", che oggi è soprattutto il capo degli Spioni, in rampa di lancia per una bella poltrona in Finmeccanica. "Il padre di Carlo Giuliani: è la casta degli intoccabili" (Repubblica, p. 22).

 

LORENZO COLAGuarguaglini Mario Monti roberto maronigiulio tremonti big FINMECCANICA etContent asp jpegMASSIMO DALEMA MORICHINI, SEDUTOCLAUDIO BURLANDO manuel barrosoFERRUCCIO FAZIO PIERO GIARDA VITTORIO GRILLI Umberto Bossi e Giorgio NapolitanoBERLUSCONI PRENDE UN CAFFE' IN TRIBUNALE

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...